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Cesareo di emergenza: le mamme raccontano

di Ingrid Busonera - 03.06.2015 Scrivici

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Capita spesso che il parto che ci eravamo immaginate non vada come speravamo e ci troviamo all'improvviso sotto i ferri per un cesareo d'urgenza. Le mamme di Pianetamamma raccontano

Cesareo d'urgenza

Capita spesso che il parto che ci eravamo immaginate alla fine non va proprio così... noi che sognavamo un travaglio in acqua o provare tutti i metodi dolci per accompagnare nostro figlio alla nascita ci troviamo all'improvviso sotto i ferri per un cesareo d'urgenza. Sensazioni, sentimenti e pensieri delle mamme che ci sono passate direttamente dalla voce delle mamme della community di Pianetamamma.

Quando la gravidanza è fisiologica e niente sembra dare segno che qualcosa andrà storto è ancor più difficile da ammortizzare e l'esperienza di un taglio cesareo deciso all'ultimo minuto, può essere anche traumatica; ma quali sono i sentimenti contrastanti che invadono l'animo in certi momenti? E' più forte l'amarezza o il pensiero che il nostro piccolino deve essere aiutato per nascere?

Post cesareo: tutto quello che devi sapere

La prima a raccontarsi è Anto e Gio, pianetina da poco iscritta al forum, ci racconta di quando è nato il suo Giovanni: "Era cominciato come un travaglio naturale, contrazioni iniziate verso le 5 del mattino il giorno della dpp una ogni 5 minuti. Mi faccio la doccia con calma e vado in ospedale.

Le contrazioni vanno avanti tutta la giornata ma la dilatazione è lenta, quando mi attaccano il monitor (due volte sole in tutta la giornata) mi accorgo che durante la contrazione il battito cardiaco del mio bimbo scende intorno a 90 e comincio a preoccuparmi, mi dicono, però, che quello non è il battito del bimbo ma che è il sensore che si sposta e rileva il mio battito ... vabbè. Arrivano le 8 di sera e cambia il turno di ostetriche e gine,mi riattaccano la terza volta al monitor e mi dicono che se vogliamo dare un'accelerata al parto mi mettono un po' di ossitocina, ci penso un attimo e con mio marito decidiamo per l'ossitocina.



Mi trasferiscono in sala parto e mi attaccano la flebo e il monitor costante, l'ostetrica si accorge subito che qualcosa non va: il battito del bimbo sotto contrazione si abbassa a 90 e va in sofferenza fetale. Subito pensano che questo sia dovuto all'ossitocina e me la staccano, poi può essere dovuto alla posizione che non fa arrivare abbastanza ossigeno al bimbo, allora mi faccio 3 contrazioni in piedi dritta soffrendo da bestia, ma la situazione non cambia.Intanto ero arrivata solo a 5 di dilatazione ed erano le 10 di sera.

Mi dicono allora che il bimbo è in sofferenza e io gli faccio notare che è tutto il giorno che va avanti così!! Mi spavento e, a brutto muso, dico alla gine: "tiratemelo fuori subito!!!!!"Lei mi dice che ci sono ancora margini per aspettare, che i rischi non sono tanti, ma a me non mi frega niente, pretendo il cesareo. Arriviamo al patto che, dopo il cesareo che stavano preparando in sala operatoria (era la notte fra domenica e lunedì e non c'era il personale per farne due insieme) tornava a controllarmi e se non cambiava nulla mi avrebbe fatto il cesareo, e così e stato;alle 00.44 del giorno dopo nasce il mio Giovanni, 3.800 gr x 50 cm.
Il motivo della sofferenza fetale? Giovanni era in rotazione posteriore dell'occipite (se ne sono accorti quando l'hanno tirato fuori) e quindi è andato in sofferenza. Per fortuna il mio topolo non ha avuto conseguenze!!! siamo stati molto fortunati!!!!"

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