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Ilaria d'Amico: in tv a un mese dal parto per non perdere il lavoro

di Emanuela Cerri - 15.04.2010 Scrivici

Ilaria d'Amico torna a condurre il programma Exit, su La7, a solo un mese dal parto. Il suo contratto era a termine e la giornalista aveva paura di perdere il lavoro, ma per adesso lavora da casa

Ilaria d'Amico torna a condurre il programma Exit, su La7, a solo un mese dal parto che l'ha resa mamma di Pietro. Il suo contratto era a termine e la giornalista aveva paura di perdere il lavoro, perciò domani sera la vedremo di nuovo in onda.
Ilaria ha risposto alle domande del Corriere della sera sul rientro a lavoro dopo la maternità. La bella giornalista, come tutte le donne, avrebbe voluto prendersela un po' più comoda — perché tra allattamento e notti insonni è dura — però confessa: «"Exit" è una droga per me. È una mia creatura, l'ho pensata e ideata io. Lontana da lei sto male». Per fortuna questa edizione del programma sarà più leggera per lei. Non un vero talk show, ma servizi e inchieste «che si sono sobbarcati i ragazzi della redazione» mentre «io faccio solo i raccordi».
Di bello c'è che la d'Amico, a differenza della stragrande maggioranza di donne italiane, per ora ce la sta facendo benissimo ad organizzarsi con il lavoro da casa, ma è consapevole di essere privilegiata:
«Per ora riesco a lavorare da casa e ti rendi conto che si può fare benissimo». "È verissimo, lo trovo scandaloso. Questo è un Paese per cui ti devi giustificare rispetto alla maternità. È un'ottusità politica e sociale. Mettere al mondo dei figli, in Italia, è contro il mondo del lavoro. Per fortuna La7 e Sky sono due grandi editori. Quando ho annunciato la mia gravidanza hanno pensato a come aiutarmi". Addirittura Sky, per consentirle le dirette sui Mondiali da giugno, le ha allestito una nursery in redazione. Tutto il contrario di quello che accadde ad Antonella Clerici, con la «Prova del cuoco».

"Scandaloso — riflette la D'Amico —. È avvilente che la Rai, servizio pubblico, si sia comportata così. Sono gesti che andrebbero stigmatizzati molto di più".

Parole sante quelle della scandalizza Ilaria ma lei è fortunata e privilegiata, che dire di quelle donne che per avere un figlio si ritrovano licenziate o messe in condizione di non svolgere più il loro lavoro precedente alla maternità, o quelle che vengono mobbizzate da capi e colleghi e magari si licenziano per disperazione?

Fonte: http://www.corriere.it/

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