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Parto: le fasi del travaglio

di Anna Capitanio - 05.12.2016 Scrivici

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Come inizia il processo del travaglio che porterà al parto e alla nascita vera e propria. Ecco le fasi del travaglio passo passo

In questo articolo

Fasi del travaglio

Il travaglio ha inizio con la rottura delle acque, la perdita del tappo mucoso e prosegue con contrazioni via via sempre più frequenti e intense che dilatano la cervice fino a portare alla fase espulsiva e al secondamento.
Ecco nel dettaglio quali sono le varie fasi del travaglio.


Nelle ultime epoche della gravidanza la domanda che sempre più spesso la futura mamma si pone è "saprò riconoscere le contrazioni giuste?". Qualunque donna sia già passata da questa esperienza risponderà senza alcun dubbio "Si', quando arriva il momento, te ne accorgi eccome!". Più difficile è spiegare il tipo di dolore che si prova. Molte mamme lo raccontano come un dolore simile a quelli mestruali ma amplificato, altre lo descrivono servendosi della metafora "della cintura che stringe il basso ventre e i reni".

Fase iniziale del travaglio

E' il bambino che dà inizio al processo del travaglio e del parto inviando messaggi chimici alla placenta affinchè inizi a produrre gli enzimi che a loro volta stimolano la produzione degli estrogeni. Le prime avvisaglie sono prodotte da una fase latente detta anche "preparto" in cui sono presenti contrazioni irregolari (dette di Braxton Hicks) e la cervice inizia ad assottigliarsi. Tale fase può protrarsi per alcuni giorni o esaurirsi in poche ore.
In genere la donna viene invitata a vivere questa prima fase del travaglio, durante la quale si perde in genere anche il tappo mucoso, a casa propria, magari facendo un bagno rilassante o un massaggio da parte del partner.
Una volta giunte a circa 4 cm di dilatazione si entra nel travaglio vero e proprio che si divide in tre fasi

Fase attiva del travaglio

Nella prima fase il collo dell'utero si ritrae verso l'interno e si dilata, l'allungamento della cervice innesca la produzione di ossitocina nell'ipofisi e l'ossitocina a sua volta fa sì che le contrazioni divengano più vigorose, ravvicinate e regolari e quindi anche più efficaci alla nascita del bimbo.

Il collo dell'utero si dilata di circa 1 centimetro ogni ora.

Fase espulsiva del travaglio

Nella seconda fase il bambino viene spinto lungo l'egresso pelvico, la dilatazione è ormai intorno agli 8-10 cm e la nascita è imminente, uno dei segni più sicuri è la sensazione di dover svuotare l'intestino insieme ad un fortissimo impulso a spingere (come quando devi fare popò), ma non puoi assecondarlo subito, devi aspettare il via dell'ostetrica pena il rischio di lacerazioni al perineo.

Fase conclusiva del travaglio, il secondamento

Nella terza fase infine la placenta e le membrane vengono espulse. Ovviamente ogni donna avrà una percezione differente delle varie fasi del travaglio, nessuna starà a ragionare in termini di prima seconda e terza fase perchè ognuna di esse lascerà gradualmente il posto all'altra consentendo così alla futura mamma di vivere un'esperienza unica e totalizzante

 

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