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La ripresa dei rapporti sessuali dopo il parto

di Ostetrica Barbara Colombo - 23.12.2016 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Quando si può fare l'amore dopo il parto? I consigli dell'ostetrica su quando riprendere i rapporti sessuali post parto cesareo o naturale

In questo articolo

Rapporti sessuali post parto

La ripresa dei rapporti sessuali post parto è sicuramente uno dei temi su cui vi è più insicurezza da parte delle donne. La paura di infezioni, di dolore, il sangue…insomma molti argomenti che cercheremo di chiarire anche partendo dalle vostre domande sui forum.

Dopo il parto quanto bisogna aspettare per avere rapporti

La soluzione univoca che comprenda tutte le donne non esiste, né nella letteratura scientifica né nella mia esperienza pratica. Ci sono vari aspetti che dobbiamo considerare tra cui il tipo di parto, la situazione fisica dopo il parto e la condizione psicologico-cognitiva della neomamma. Diciamo che la componente principale sulla scelta della ripresa dei rapporti sessuali dopo il parto è sicuramente il fattore psicologico.

Ovvero, va considerato innanzitutto che il parto è stato un grosso sforzo fisico ed emotivo, per non parlare dei primi giorni insieme al bambino dove è stata necessaria una totale riorganizzazione della propria vita. Per questo motivo nessuna donna che io abbia mai incontrata nella mia esperienza ha mai pensato a riprendere i rapporti prima di un mese dal parto, e ne ho incontrate parecchie. Oltre a questo fattore dello sforzo fisico dobbiamo considerare il fatto che l’esperienza del parto può aver lasciato delle cicatrici fisiche e psicologiche nella donna (soprattutto se l’esperienza del parto si discosta molto da ciò che la donna e la coppia avevano desiderato) e che queste cicatrici possono inibire lo stimolo sessuale. Il motivo? Sempre i soliti ormoni.

Il desiderio sessuale è prettamente di tipo ormonale, è il cervello a scatenarlo, ma se in quel momento l’aspetto più importante è curare quelle cicatrici, allora la cascata ormonale che porta all’eccitazione sessuale non viene nemmeno innescata. Non dobbiamo sottovalutare anche la parte maschile della coppia. Nemmeno gli uomini dopo il parto sanno bene cosa fare. Se da un lato il desiderio di tornare ad essere “l’unico uomo” di quella neomamma che si è dedicata per 9 mesi e oltre al bambino li spinge verso la volontà di avere un rapporto sessuale.

Dall’altra troviamo lo sforzo emotivo che li ha coinvolti durante il parto e nel ritorno a casa col bambino, la consapevolezza di dover proteggere quella creatura e di dedicarsi solo a quella. E quindi l’inibizione del desiderio sessuale che potrebbe portare ad una nuova gravidanza.

Rapporti dopo il parto naturale senza punti

Vorrei invece iniziare ad analizzare la componente prettamente fisica della ripresa dei rapporti sessuali partendo dalla situazione più fisiologica possibile: il parto naturale senza punti. In questa tipologia di parto non esistono controindicazioni reali all'inizio dell'attività sessuale già dal giorno successivo al parto. Certo è un pochino estrema come posizione, diciamo che la gran parte delle colleghe e dei ginecologi consiglia comunque di aspettare la visita di controllo ginecologico che viene fissata a 40 giorni dal parto. Perché questo? In realtà il rischio di infezioni non è aumentato, non vi sono punti, ma vi sono sicuramente le lochiazioni o perdite post parto, ovvero le perdite di sangue del post parto.

Avere rapporti sessuali durante le lochiazioni è un po' come averli durante le mestruazioni e questo non fa molto piacere alla coppia, o almeno non sempre. All'interno dei 40 giorni invece il sangue andrà via via scomparendo per lasciare posto alle perdite giallastre e infine a scomparire del tutto. Quello che può succedere alla ripresa dei rapporti sessuali è che vi sia una ridotta sensibilità vaginale e di conseguenza che il rapporto non sia poi così piacevole. Il motivo fondamentale è che il passaggio della testa e del corpo del bambino nel canale del parto ha stirato la muscolatura e le terminazioni nervose. Quindi la cavita virtuale che normalmente è la vagina non aderisce bene al pene, resta diciamo un pochino "allargata" e l'insensibilità dei plessi nervosi locali fanno il resto. Tranquille però è una situazione che si risolve con il tempo e con la pratica.

Rapporti sessuali dopo il parto naturale

Ho differenziato questa tipologia di parto dal precedente identificando in questa sezione tutti quei parti spontanei che però hanno magari avuto lacerazioni o episiotomie che vengono quindi suturati. Anche qui il limite fisico è fissato a 40 giorni almeno. La motivazione in questo caso è più legata alla presenza dei punti di sutura o alle piccole lacerazioni. Dal momento che il rapporto sessuale crea comunque dei microtraumi a livello dei tessuti vaginali le lacerazioni potrebbero infiammarsi e “riaprirsi” così come potrebbero saltare dei punti di sutura. In 40 giorni invece è iniziato il processo di cicatrizzazione sia nel caso della lacerazione spontanea sia di episiorrafia (sutura dell’episiotomia). Quello che è importante e che mi preme dire in questo caso in cui sono presenti punti di sutura è questo: è indispensabile curare l’igiene prima e dopo il rapporto anche dopo la visita di controllo. La cicatrice ci mette parecchio tempo a diventare stabile e basta un piccolo batterio per poter causare infezioni vaginali piuttosto fastidiose.

Rapporti sessuali dopo il parto cesareo 

Un discorso a parte merita il parto cesareo. Come ormai è noto a tutte questa tipologia di parto è un intervento chirurgico a tutti gli effetti, con tanto di analgesia e/o anestesia, apertura chirurgica dell’addome e sutura dei vari strati che lo compongono. Qui le tempistiche si allungano un pochino, anche se non è possibile quantificare il tempo esatto. Si consiglia di solito di aspettare il tempo necessario alla rimozione dei punti superficiali e all’inizio della formazione del cheloide (la tipica cicatrice rosa-bianca). Per capire il motivo di questa prescrizione dovete pensare che nel vostro addome durante il parto cesareo è successo questo: taglio della cute e annessi, spostamento dei muscoli addominali, taglio delle fibre muscolari dell’utero. Il tutto poi viene ricucito (utero e cute) e riavvicinato (addominali). Dal momento che non possiamo vedere cosa accade sotto la cute si prende come riferimento lo stato di guarigione dei punti esterni, quelli che una volta rimossi lasciano la cicatrice.

Le sollecitazioni meccaniche e lo spostamento dell’utero durante i rapporti sessuali possono rallentare e addirittura (nei casi più estremi e onestamente molto rari) causare il distacco di uno dei punti con conseguente perdita di sangue difficile da gestire essendo interna. Ecco perché aspettare la rimozione dei punti e la formazione della fase iniziale della cicatrice esterna. In questo modo siamo abbastanza certi che anche la sutura interna sia allo stesso stadio di cicatrizzazione. In ogni caso specie in seguito ad un taglio cesareo è necessaria la valutazione ginecologica prima di riprendere i rapporti sessuali.

Rapporti dolorosi dopo il parto

Alcune donne riferiscono di sentire molto dolore alla ripresa dei rapporti sessuali dopo il parto. Proverò a spiegare in modo semplice cosa accade e quali sono i motivi principali del dolore. Se da un lato abbiamo la parete vaginale anestetizzata, con il passare del tempo la situazione si risolve. Ma non è detto che alla scomparsa dell’insensibilità la muscolatura sia tornata come prima del parto, anzi in molti casi non lo è affatto. Quindi la sollecitazione dell’atto sessuale porta allo stiramento ulteriore dei tendini e ciò causa dolore. Non solo, a volte i punti delle varie episiotomie sono molto profondi e non ancora riassorbiti del tutto alla ripresa dei rapporti; quindi è possibile che si senta tirare internamente alla parete vaginale o anche solo la cute e che questo causi dolore. Lo stesso vale per i punti interni del parto cesareo. Per risolvere questo problema si può fare una valutazione funzionale della muscolatura pelvica in modo da capire l’origine del dolore (da stiramento muscolare o da punti di sutura) e quali sono le metodiche per risolverlo. 

Rapporti sessuali dopo il parto: forum

Vorrei concludere dedicando un piccolo spazio alla risposta alle vostre domande del forum in merito a questo argomento. Oltre a tutto ciò che abbiamo detto in precedenza sul dolore e sulle tempistiche per iniziare nuovamente i rapporti c’è un dubbio che mi ha molto colpita e che a volte noi professionisti sottovalutiamo: la paura di essere cambiate, la paura che qualcosa sia cambiato.

In realtà qualcosa è effettivamente cambiato, nel senso che da lì è passato un bambino con una testolina di circa 10 centimetri di diametro. O comunque in caso di cesareo ho subito un intervento chirurgico addominale che mi ha cambiata. 

Questo però non vuol dire che vi sia una condizione di cambiamento permanente, una sorta di “deformità” come spesso viene immaginata (e non solo dalle future mamme, ma anche dai papà). La muscolatura e la cute hanno bisogno del tempo necessario per ritornare al normale trofismo, quello per intenderci, antecedente alla gravidanza. Si stima (ma essendo una stima significa che può variare da donna a donna) che il corpo femminile ci metta circa 18 mesi a ritornare esattamente alla forma e alla funzionalità identiche a quelle di prima della gravidanza. È un tempo molto lungo ma ogni giorno ci saranno miglioramenti credetemi.

Possono anche aiutare massaggi alla cicatrice (sia episiotomia che da cesareo) ed esercizi del pavimento pelvico mirati alla sensibilizzazione della parete vaginale in un caso, e al rilassamento delle tensioni muscolari nell’altro. Ma solo se è possibile essere valutate e seguite da un’ostetrica o ginecologa esperta altrimenti rischiano di peggiorare la situazione. La ripresa dei rapporti sessuali dopo il parto è sicuramente un argomento che tocca molto in profondità la vita di una donna, di una mamma. Sicuramente i dubbi e le paure ci saranno, non verranno esaurite mai, ma è importante che vi sentiate libere di parlarne con la vostra ostetrica o col vostro ginecologo. Sia che riguardi l’aspetto prettamente fisico, sia invece che interessi più la parte emozionale, perché deve continuare ad essere una bella esperienza.

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