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Papa Francesco: “Con i bambini non si scherza! Non scarichiamo sui bambini le nostre colpe”

di Monica De Chirico - 08.04.2015 Scrivici

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In occasione dell'udienza generale in Piazza San Pietro Papa Francesco è tornato a parlare di bambini, la parte più debole, attaccata e indifesa della nostra società

Papa Francesco per i bambini

In occasione dell'udienza generale in Piazza San Pietro Papa Francesco è tornato a parlare di bambini, la parte più debole, attaccata e indifesa della nostra società. Le parole del Pontefice sono importanti e forti e lancia un monito conto la sofferenza dei più piccoli: "Con i bambini non si scherza! Non scarichiamo sui bambini le nostre colpe, per favore".

Sui bambini spesso ricadono gli errori del governo, della società, della scuola, della famiglia. L'infanzia oggi è spesso un'infanzia negata, per le guerre che i bambini sono costretti a subire e vivere in molte zone del mondo, per le violenze e lo sfruttamento di cui sono preda. Il Pontefice si è rivolto soprattutto alle famiglie e alle istituzioni esortandole a occuparsi con amore dei bambini. 

Tanti bambini fin dall’inizio sono rifiutati, abbandonati, derubati della loro infanzia e del loro futuro. Qualcuno osa dire, quasi per giustificarsi, che è stato un errore farli venire al mondo. Questo è vergognoso! Non scarichiamo sui bambini le nostre colpe, per favore! I bambini non sono mai un errore

E continua affermando che non è un errore la loro fame, come non lo è la loro povertà, o fragilità, il loro abbandono. Non lo è la loro ignoranza o la loro incapacità, perché in molti non sanno neanche cosa sia la scuola. Semmai, questi sono motivi per amarli di più, con maggiore generosità.

Che ne facciamo delle solenni dichiarazioni dei diritti dell’uomo dei diritti del bambino, se poi puniamo i bambini per gli errori degli adulti? Si chiede Bergoglio. Il papa si mostra preoccupato e non solo per i bambini che vivono in paesi più poveri; il suo monito è rivolto anche ai paesi più ricchi a causa della crisi della famiglia, dei vuoti educativi e di condizioni di vita disumane. Infanzia violata nel corpo, nell'anima e nel cuore.

E il Papa richiama tutti alle proprie responsabilità perché è compito di tutti ascoltare, rispettare e impegnarsi a favore dei bambini. Infine le parole del Pontefice si fanno più forti, accusando la società odierna che spesso con i suoi ritmi, modelli culturali e sociali immaturi ed egoisti è causa di dolore e povertà dei più piccoli:

Troppo spesso sui bambini ricadono gli effetti di vite logorate da un lavoro precario e malpagato, da orari insostenibili, da trasporti inefficienti. Ma i bambini pagano anche il prezzo di unioni immature e di separazioni irresponsabili, sono le prime vittime; subiscono gli esiti della cultura dei diritti soggettivi esasperati, e ne diventano poi i figli più precoci. Spesso assorbono violenza che non sono in grado di smaltire, e sotto gli occhi dei grandi sono costretti ad assuefarsi al degrado

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