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Come riconoscere i bambini tiranni e cosa fare

di Chiara Mancarella - 29.05.2018 Scrivici

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Fonte: Shutterstock
In molte famiglie i bambini arrivano a comandare sui genitori. Vengono definiti "bambini tiranni" dagli esperti di pedagogia

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Bambini tiranni

Verrebbe da dire che appellativi ai bambini vengono dati con una facilità tale quasi come bere un bicchier d’acqua. Il “bello” è che non sempre trasmettono una visione positiva, il più delle volte infatti vengono riportati termini così esagerati come può essere quello dei, cosiddetti, bambini “tiranni”.

Chi sono e come si comportano

Come li potremmo definire questi bambini? Viziati? Prepotenti? Arroganti? Questo è quello che viene riportato e questo è quello che ci fanno credere. Il piccolo tiranno, espressione dalla quale mi dissocio, è colui che prende decisioni al posto degli adulti. Ovvero posto davanti a delle scelte non è in grado di decidere in maniera conscia e consapevole e con il suo bel carico di ansia impartisce ordini a suo piacimento. Insomma, tira un po' a casaccio!

Questo avviene quando in famiglia non vengono poste delle regole bene precise, alla base di tutto ci stanno sempre le care e vecchie regole c’ è poco da fare.

Quindi il bambino decide, i genitori eseguono e, a lungo andare, da figure di riferimento principali si trasformeranno in veri e propri maggiordomi.

Esaudire i desideri del figlio è sicuramente compito di papà e mamma, va però capito in che modo questi bisogni vadano soddisfatti. Se è questa l’idea che vi siete fatta per avere figli felici, beh, siete fuori strada.

Osservando meglio il comportamento di questi bambini possiamo notare che alla base ci sia un disagio da non sottovalutare. I genitori di oggi oltre al bene per il proprio figlio desiderano anche troppo. Molti, infatti, richiedono una maturità che a cinque, otto o dieci anni è impossibile ricevere. Sono bambini, non dimentichiamo questo aspetto fondamentale. Li vogliamo perfetti, eccellenti in ogni campo e intelligentissimi. Se poi vi rigirano come un calzino solo perché a sei anni conoscono il teorema di Pitagora non allarmatevi!

Il bambino tiranno diventa dispotico, arrogante e sfida l’adulto con una certa naturalezza perché non ha di fronte un modello educativo serio ed equilibrato.

Non si chiede ai genitori di diventare pedagogisti o psicologi infantili, ma rivedere il proprio modo di educare questo sì.

Tale atteggiamento da generale va a ripercuotersi non soltanto in famiglia, ma anche nel gruppo di pari e con altri adulti, come gli insegnanti per esempio. La differenza sostanziale è che mentre in casa i genitori pur di far smettere questa tirannia assecondando le varie richieste, a scuola o in altri luoghi i desideri del bambino non sempre si possono esaudire portando un peggioramento con urla o insulti non indifferente.

Anche con i coetanei i problemi, purtroppo, non mancheranno perché il baby tiranno verrà escluso e difficilmente gli altri bambini vorranno giocare con lui.

Sindrome dell’Imperatore

Cambiano i termini, ma non la sostanza. In pratica che siano chiamati “tiranni” o “imperatori” questi bambini assumono le stesse caratteristiche.

L’ Imperatore ordina, comanda, decide, giudica e gli stessi compiti svolgono i bambini dal carattere un pò “fumantino”, diciamo così.

Difficilmente questi bambini riescono a controllarsi e a saper gestire i propri comportamenti non sempre positivi tanto da mandare allo sfinimento i genitori.

Sicuramente le responsabilità di tali atteggiamenti vanno ricercate nel metodo educativo proposto, al tipo cioè di educazione che i genitori impartiscono.

Molti, infatti, divenuti troppo esperti in ambito psicopedagogico interpretano in maniera errata i consigli dei professionisti e presentano ai pargoli la loro pedagogia lontana anni luce dai cultori della materia. Questi genitori sono convinti che sia sbagliato rimproverare, porre dei limiti e rinunciare a qualche “no” preferendo un metodo educativo passivo e troppo permissivo.

Bambino tiranno in Pedagogia

Abbiamo detto che il bambino tiranno è il piccolo di casa che decide cosa mangiare, dove andare, cosa guardare in tv…insomma decide al posto degli adulti. Non riconosce nella mamma e nel papà l’autorità genitoriale e ne approfitta per dare sfogo alla sua voglia di dominare gli altri.

Ci sono momenti, però, in cui la goccia che ha fatto traboccare il vaso della sopportazione ha aperto gli occhi alla coppia la quale si rende conto di non poter più tornare indietro se non facendosi aiutare da professionisti esperti.

A Montpellier, presso l’Ospedale, è nato il primo centro d’ aiuto per genitori di bambini tiranni. Se questo luogo è nato evidentemente la situazione sta sfuggendo di mano a troppi genitori. Gli specialisti faticano a trovare le cause, ma concordano sul fatto che l’ influenza ambientale sia una di queste. La società vuole, pretende una certa tipologia di adulto il quale cresce, a sua volta, un piccolo imperatore con pretese eccessive.

Verrebbe da dire…giù dal trono!

Cosa fare?

Capito il problema, troviamo la soluzione!

Il primo suggerimento è chiedersi: “come mai mio figlio si comporta in questo modo? Ho sbagliato in qualcosa?” la prima cosa che un genitore dovrebbe fare è sicuramente una bella autoanalisi.

Se “io” in quanto madre e padre urlo e chiedo le cose pretendendole, non posso certo meravigliarmi se mio figlio assume lo stesso atteggiamento nei miei confronti e con gli altri adulti e coetanei.

Certi bambini tiranni hanno anche genitori con diversi stili educativi e questa divergenza manda completamente in tilt i piccoli.

Prima ancora di concepire un figlio la coppia dovrebbe frequentare dei corsi o dei seminari per futuri genitori per avere un’idea chiara sui possibili errori da evitare. I nostri nonni hanno cresciuto tanti figli, sì è vero, ma non dimentichiamo che non tutti i metodi utilizzati erano pedagogicamente corretti.

A mio avviso, se alla base della coppia ci fosse rispetto e comprensione i genitori difficilmente avrebbero a che fare con piccoli tiranni.

Spazio lettura: che libro mi consigli?

Concludo dando dei suggerimenti di lettura riguardanti l’argomento appena trattato.

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