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Bambini digitali
Li chiamano nativi digitali, sono i bambini di oggi che sin dalla precocissima età sembrano avere un'innata abilità nel maneggiare tablet, smartphone e nuove tecnologie.
Un'inclinazione che non può essere ignorata e che va però incanalata nel modo più corretto.
A fornire qualche utile indicazione ai genitori su come sfruttare al meglio le opportunità offerte dalle nuove tecnologie, minimizzando i rischi, ci ha pensato un gruppo multidisciplinare di esperti coordinati dal Centro per la Salute del Bambino che ha redatto il documento “Tecnologie digitali e bambini: indicazioni per un utilizzo consapevole”.
Il testo è in pubblicazione sul numero di gennaio della rivista “Medico&Bambino” e in forma ridotta nella newsletter del CSB “Fin da Piccoli” alla quale è possibile iscriversi al sito
Sedentarietà, sovrappeso, isolamento, scarsa capacità di concentrazione, dipendenza e aggressività sono alcuni dei rischi concreti derivati da un utilizzo inappropriato di tali tecnologie. Tuttavia non è pensabile nè giusto vietare l'uso di questi dispositivi.
Il documento non mira, infatti, ad ostacolare l’avvicinamento di bambini e ragazzi alle nuove tecnologie, quanto piuttosto di guidarli verso un uso corretto e consapevole, a partire dai primissimi anni di vita, periodo durante il quale si definiscono architetture celebrali e relative competenze e abitudini.
Alla stesura del documento hanno collaborato pediatri, psicologi, psicoterapeuti e sociologi dei media. Il testo è destinato ai genitori, ma anche ad educatori, insegnanti, adulti di riferimento per fornire utili suggerimenti su come avviare i bambini e i ragazzi ad un uso corretto delle nuove tecnologie. Non c'è dubbio, infatti, che l'esempio che si riceve in famiglia possa fare la differenza.
L’ambiente familiare è infatti il luogo in cui avviene il primo contatto con le nuove tecnologie ed è quindi di fondamentale importanza la partecipazione educativa e attiva dei genitori all’esperienza digitale dei bambini.
Intervenire precocemente costituisce così un’importante e vincente strategia preventiva, che consente di cogliere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e minimizzarne i rischi per la salute fisica e mentale di bambini e ragazzi.
Nel documento i consigli e i suggerimenti sono suddivisi per media. Ecco, ad esempio, ciò che si legge in relazione ai videogiochi.
Videogiochi
Se utilizzati in modo appropriato:
- possono aiutare i bambini ad acquisire “destrezze digitali” che potranno risultare utili in futuro
- possono stimolare le abilità sociali (in caso di uso di videogiochi progettati per essere usati da più giocatori contemporaneamente);
- possono rappresentare uno strumento per l’apprendimento (es. uso di videogiochi narrativi per insegnare la storia);
- possono accelerare l’apprendimento e lo sviluppo cognitivo (es. uso di giochi interattivi ed educativi);
- possono costituire una modalità, tra molte altre, per sensibilizzare i bambini a temi ambientali e sociali, o per condividere momenti di divertimento con altri bambini e con gli stessi genitori.
Se utilizzati in modo inappropriato:
- creano dipendenza: nei casi più gravi i giovani si trovano a preferire il mondo virtuale a quello reale;
- possono rendere i ragazzi irritabili, incoraggiare pensieri e atteggiamenti negativi e violenti e facilitare ansia e insonnia (soprattutto i videogiochi a contenuto aggressivo);
- possono portare a sviluppare o a consolidare difficoltà relazionali con i coetanei;
- incoraggiano la competizione continua e l’isolamento, diminuendo la capacità di lavorare in gruppo;
- possono far avvicinare al gioco d’azzardo online: nei casi più gravi i giovani rischiano di essere affetti da una patologia comunemente definita come ludopatia;
- possono causare problemi muscolari e osteoarticolari, e concorrere al sovrappeso e all’obesità;
- possono rappresentare un ostacolo alla scoperta e alla ricerca di altre attività di gioco con maggiori potenzialità educative.
Gli effetti negativi dei videogiochi possono essere diminuiti se:
- si evitano i videogiochi a sfondo violento;
- se ne limita il tempo di utilizzo nell’arco della giornata;
- si evita di creare abitudine nei bambini rispetto a questa modalità di intrattenimento a scapito di altre, più socializzanti e formative;
- si tiene in considerazione la classificazione in base all’età PEGI, presente su tutti i videogames, che aiuta i genitori
- nella scelta consapevole dei giochi