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29 maggio: Giornata per la donazione degli organi

di Francesca Capriati - 27.05.2011 Scrivici

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Uno studio rivela che la generosità è donna: a donare, all'interno di una coppia, è molto più spesso la donna. Ma come si esprime la volontà a donare gli organi?

La generosità è donna. Un recente studio condotto dal Centro Nazionale Trapianti rivela che, nelle coppie di coniugi, nel 71,4% dei casi di donazione di un rene sono le mogli a donare, a fronte di 24,4% dei mariti. E’ la prima volta che una ricerca mostra questa differenza di genere nell’ambito delle donazioni da viventi.

In Italia sono ancora quasi diecimila per persone iscritte nelle liste di attesa per ricevere un organo e i tempi di attesa spaziano da più di tre anni per un pancreas a meno di due anni per un polmone.



 I numeri sono stati presentati in occasione della prossima Giornata Nazionale per la Donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule.
Domenica 29 maggio nelle principali piazze italiane i volontari dell’Associazione Italiana per la Donazione di Organi, tessuti e cellule (AIDO) saranno a disposizione dei cittadini per distribuire materiale informativo e per rispondere alle domande.

L’iniziativa è organizzata dal Ministero della Salute con lo scopo di informare i cittadini sulle possibilità di donazione degli organi e anche per sensibilizzarli sull’importanza di questa donazione.

Ma come si può manifestare la propria volontà a donare gli organi?
La legge del silenzio-assenso non è ancora entrata in vigore, quindi vige il principio dell’assenso o del dissenso esplicito. Ciò vuol dire che per ufficializzare la propria volontà di donare gli organi c’è bisogno di fare una di queste cose:

- portare sempre con sé  il tesserino blu inviato dal Ministero della Salute nel maggio 2000;
- registrare la propria volontà presso gli appositi sportelli delle Aziende Sanitarie Locali e dei Comuni;
- scrivere su un comune foglio bianco una dichiarazione di volontà alla donazione di organi e tessuti scritta riportando nome, cognome, data e luogo di nascita, data e firma;
- iscriversi all’A.I.D.O.

In mancanza di questa dichiarazione i

familiari

più diretti saranno chiamati ad esprimere un assenso o dissenso.

Per informazioni si può consultare il

sito dell'AIDO

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