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Le sfide quotidiane della neo-mamma

di Monica De Chirico - 20.01.2014 Scrivici

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Chi non rimpiange la sua vita precedente all'arrivo di un bambino? Un paradiso felice dove ogni gesto era semplice e veloce. Da mamme invece, la nostra quotidianità è costellata di piccole e grandi sfide

A cura di Laura Losito

A volte la nostra vita precedente ci sembra quasi un sogno, un paradiso felice dove ogni gesto era semplice e veloce. Da mamme, invece, la nostra quotidianità è costellata di piccole e grandi

sfide

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Andare in bagno. Da sole.

La mattina difficilmente riusciamo a fare pipì senza un paio di giovanissimi spettatori, o senza essere interrotte a metà dell’opera, richiamate dall’inequivocabile rumore di una suppellettile che si sfracella al suolo.

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Vestirsi

Vestirci si riduce essenzialmente a raccattare i primi stracci che troviamo appallottolati in fondo al letto: abbigliare noi stesse è il meno, il bello arriva dopo…

Trovare i calzini/i guanti/l’unico paio di mutande pulito

Il primo dramma della giornata si consuma solitamente quando ci tocca vestire (rigorosamente DOPO colazione e DOPO aver rinchiuso qualsiasi tipo di merenda o bevanda sporchevole possa essere afferrata a tradimento) le stesse personcine di cui sopra, spietatamente recalcitranti. Mancherà sempre qualcosa, e regolarmente saremo costrette a pescare almeno un capo dal cesto della biancheria sporca, immaginandoci al contempo lo sguardo pregno di disapprovazione delle maestre dell’asilo.

Uscire!

Vi ricordate quando scivolavamo fuori dalla porta di casa con grazia, in una nuvola di profumo, dopo aver controllato un’ultima volta i capelli e aver indossato un velo di lucidalabbra come tocco finale? Ora uscire implica ricordare una lista interminabile di oggetti (che comprendono di tutto al di fuori dei nostri effetti personali) e poi cercare di convincere i nostri amati congiunti a uscire - spesso ricorrendo a urla e minacce.

Essere in orario. Almeno ogni tanto.

Il ritardo inizia la mattina e si accumula poi tragicamente per tutte le altre attività della giornata. (L’unica volta in cui saremo in orario, nostro figlio annuncerà di dover fare la cacca SUBITO mentre siamo in macchina dirette verso l’asilo.

)

Mangiare un pasto caldo

Se succede due volte all’anno possiamo già reputarci fortunate.

 
Fare in modo di mantenere pulita la casa, i bambini, noi stesse

Lo schizzo di vomito, rigurgito, bava o peggio ci colpisce prevalentemente quando abbiamo un importante colloquio di lavoro o stiamo andando ad un matrimonio.

Capire il “

linguaggio segreto dei neonati

Interpretare che diavolo voglia un neonato di tre mesi che urla come un pazzo dopo aver dormito, mangiato e quant’altro, è una sfida non da poco, ma anche tradurre una pressante richiesta di un bambino di due anni può rivelarsi faticoso.

Avere una conversazione tra persone adulte (senza parlare solo di bambini)

Le mamme al parco, con cui finiamo sempre per parlare di cacca e vaccinazioni, non contano.


Mantenere la calma, e i nervi saldi

Siamo noi le adulte: è compito nostro sedare le liti tra fratelli e amichetti, e non metterci ad urlare a nostra volta (anche se siamo sull’orlo di una crisi di nervi).

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Negoziare

La fine arte della negoziazione deve sempre avere il sopravvento sulla resa incondizionata “Se stai buono al supermercato puoi cenare con un kg di caramelle gommose.”

Essere un buon esempio

In tutto ciò, bisogna sempre ricordarsi la regola d’oro: per i bambini siamo un esempio. E loro ci guardano, sempre. Niente parolacce a chi ci ha parcheggiato davanti al garage, risposte sgarbate a quell’impicciona di nostra madre, crisi di nervi alla vista della fila in posta.

Essere al passo coi tempi

… E con i continui cambiamenti dei bambini in crescita.  Dobbiamo essere preparate a tutto: come accettare il fatto che ormai il sonnellino al mattino viene saltato a piè pari.

Prendersi cura della loro salute (la nostra è un optional)

Non bisogna naturalmente mai trascurare controlli, vaccinazioni, e un monitoraggio costante del bambino attraverso la sua osservazione attenta. In tutto ciò, noi non facciamo un esame del sangue da tre anni…

Tenere l’auto semi-pulita

A scopi igienici, ma anche per non vergognarci a morte quando dobbiamo caricarci nostra madre o nostra suocera.

Essere sempre attrezzate

Anche il guardaroba, annessi e connessi devono essere soggetti a un monitoraggio costante. Vuoi non sostituire gli spazzolini ogni due mesi? O restare senza calze della giusta misura? O renderti conto che si è appena strappato l’ultimo paio di jeans?


Gestire gli “aiuti”

Spesso i nonni e gli aiuti vari sembrano più che mai determinati a metterci i bastoni tra le ruote anziché no.

Dormire

Anche gettarsi con serenità tra le braccia di Morfeo è qualcosa che si dimentica per uno svariato numero di anni.

E per voi quali sono le sfide quotidiane più difficili di una neo-mamma?

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