Vi riportiamo indignandoci insieme a lei, la testimonianza di un'utente della community di Pianetamamma, che si è vista chiudere le porte in faccia dopo la nascita di suo figlio.
Eccomi qui... speravo proprio di non dover mai aprire un post del genere e invece...
In questo momento sono delusa, arrabbiata, indignata ma allo stesso tempo non ho ancora realizzato quel che sta accadendo.
Vi spiego brevemente ma scusate: ho bisogno di sfogo!
Da 8 anni lavoro in centro professionale (per l'esattezza un istituto religioso) x i primi 2 anni con contratti di collaborazione poi due contratti a termine di 1 anno ciascuno e infine un contratto triennale che scadrà il 30 di giugno.
Alla fine della scorsa settimana sono stata convocata dalla direzione: hanno messo subito in chiaro le cose.
Io potrei essere assunta solo a tempo indeterminato (dopo la valanga di contratti a termine che mi sono stati fatti) ma è stato deciso che da quest'anno
assumono solo persone laureate (io non lo sono) e disponibili a tempo pieno.
Io ho cominciato a lavorare part time quando Gianluca ha cominciato scuola... ha un po' di problemini e va seguito parecchio e loro questo lo sanno benissimo.
Poi ora c'è Paoletto che non ha ancora 5 mesi...
Mi è stato detto a chiare lettere che quel tipo di lavoro "va sposato" e non è compatibile con gli impegni famigliari.
Fino ad ora però anche se non sono laureata andavo bene lo stesso? e il mio part time coincideva perfettamente con le loro richieste?
In pratica un modo "carino" per chiudermi la porta in faccia.
La mia punizione per aver deciso di avere un altro figlio.
La cosa che mi fa più rabbia è che tutto questo accade negli stessi luoghi in cui si insegnano ai nostri figli valori come l'onesta, l'amore per il prossimo e il ripetto per la famiglia!!!
Per fortuna i miei bmbi in questo momento mi stanno dando tanta forza !
Scusate lo sfogo... un abbraccio!