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Quando nasce l'istinto materno?

di Redazione PianetaMamma - 14.06.2017 Scrivici

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Fonte: iStock
Cos'è l'istinto materno? Ed è vero che tutte le mamme nascono con l'istinto materno? E dei papà allora cosa dobbiamo dire?

In questo articolo

Istinto materno

Ne parlano le mamme del nostro forum, se ne parla nell'ambulatorio del pediatra e addirittura al mercato additando la povera sciagurata che a parer delle pettegole di turno, è priva di questo famigerato, benedetto, ricercato, istinto materno. Talvolta se ne parla anche al telegiornale o nei quotidiani quasi come fosse un argomento di gossip. Qualcuna se lo sente già dentro da sempre, qualcuna ci combatte per svegliarlo man mano che il pargolo cresce.

Istinto materno cos'è?

Si parla di una vocazione, di una predisposizione personale che o c'è o non c'è, o lo si sente o non lo si sente, nessuno ci può insegnare ad amare o ad essere protettivi nei confronti dei nostri figli. È un pò come per un particolare lavoro, o siamo portati o non siamo portati e niente potrà distoglierci a meno chè non scatti la scintilla, il famoso incontro della nascita che fa scoppiare l'amore incondizionato e l'istinto materno/paterno nei confronti del figlio stesso.

Quando si risveglia l'istinto materno?

L'istinto materno o paterno non si impara a scuola, né tramite corsi... con l'istinto materno nasciamo. A volte però questo si risveglia proprio quando incontriamo nostro figlio per la prima volta e altre volte solo dopo qualche tempo quando realizziamo che quella creatura indifesa è parte di noi.
Lo teniamo nascosto, spesso finchè non diventiamo genitori, altre volte questo salta fuori da sè quando ci si trova di fronte ad un qualsiasi frugoletto frignoso di amici e parenti che, invece di far scaturire in noi un senso di nervosismo, ci intenerisce e ci fa sentire protettivi nei suoi confronti.

Se solo potessimo, questo istinto lo compreremmo a chili al mercato, un po' come si fa con i pomodori o con le arance, ma ahimè, sembra che si nasca con questo famoso istinto. Un sentimento che puo' venir fuori quando per la prima volta il nostro sguardo incrocia quello della deliziosa e adorabile creaturina che per nove mesi abbiamo tenuto dentro il nostro pancione.

All'improvviso, quando realizziamo che dentro al pancione c'era NOSTRO figlio, nel vederlo e conoscerlo, stringendolo per la prima volta nell'abbraccio più ricco d'amore che abbiamo mai potuto donare, sentiamo un sentimento di protezione infinito. Ci sentiamo compensate e appagate, felici oltre ogni dire nei confronti di quel piccolo tesoro innocente e indifeso.

La scoperta dell'istinto materno e i cambiamenti di una donna

E in quel momento , quando ci rendiamo conto che tutto ruoterà attorno a lui e che il nostro obiettivo sarà amarlo e proteggerlo dai dolori e dalle insidie della vita, proprio in quell'istante scopriamo di avere un istinto che mai avremo creduto di avere, che potremmo diventare feroci tigri se soltanto qualcuno provasse a far del male a nostro figlio!

Secondo alcuni studiosi e ricercatori che svolgono indagini sull'argomento, l'istinto materno e paterno, è scritto nel DNA, secondo altri alcune persone che ne sono prive, dovrebbero percorrere un cammino per scoprire le cause che hanno fatto assopire quest'istinto e farle venire alla luce prima di pensare ad un figlio.

Come far risvegliare l'istinto materno quando c'è un blocco emotivo

Spesso infatti i motivi che bloccano un uomo o una donna a provare "sentimenti buoni e protettivi" verso un bambino, che di un estraneo o di un figlio si tratti, sono un passato doloroso fatto magari di eventi traumatici che ci si trascina anche nell'età adulta. Questi blocchi emotivi e psicologici possono portare a comportamenti distruttivi verso altri bambini, proprio come succede con le povere vittime che quasi quotidianamente tempestano le testate dei nostri giornali, creature abbandonate, torturate, seviziate, violentate, protagoniste di vere e proprie tragedie spesso consumate nell'ambito familiare per mano di mamma o papà.

Alcuni psicologi sono favorevoli al fatto che per far sì che questo istinto si risvegli anche nei maschietti, questi debbano partecipare ed assistere al parto della priopria partner. La scienza sosterrebbe infatti che proprio durante il parto, grazie ad un potente rilascio della prolattina, si scatena l'istinto materno.

E anche nell'uomo può risvegliarsi l'istinto paterno, se partecipa e "vive" il parto con la sua donna, se percepisce il dolore, la sofferenza, ma anche la gioia per la nascita del proprio figlio.

E non ha importanza se il parto si svolge in anestesia, con un cesareo o in maniera naturale; non appena si sentirà per la prima volta il proprio bambino l'istinto verrà da se. Non conta neanche l'esperienza che si ha o meno con i bambini; l'istinto materno non è infatti sapere come comportarsi e la capacità di saperlo accudire, ma è piuttosto la voglia di proteggerlo e di preoccuparsi principalmente del suo benessere.

Donne senza istinto materno

  • Alcune donne avvertono l'istinto materno già da ragazzine perché son abituate a prendersi cura di fratellini più piccoli o hanno una particolare predisposizione alla cura dei bebè.
  • Per altre quel sentimento scatta durante le primissime epoche della gravidanza, quando si sentono molto protettive nei confronti di quella creaturina, e cercano di evitare qualsiasi cosa che potrebbe potenzialmente far male al piccolino. Alcune donne ad esempio proprio per il gran senso di protezione che avvertono, smettono di fare sport già da subito o stanno molto attente all'alimentazione e a non prendere colpi al pancione, vivendo in piena coscienza l'arrivo del figlio con un'istinto materno già pieno e ben sviluppato che si affinerà e completerà con la nascita del piccolo.
  • Mentre altre fino al momento del parto continuano a fare le solite cose, talvolta anche pericolose per il bebè, perché non avendolo ancora concretizzato, non riescono a sentirsi protettive e responsabili nei suoi confronti, non per male o cattiveria ma perché proprio manca l'istinto.

Altre volte, tristemente si assiste a dei veri e propri rifiuti del proprio bebè durante il parto o dopo la nascita.

E per gli uomini?

Ma anche per gli uomini è così:

  • C'è quello che adora i bambini e gioca con fratellini e nipotini prendendosene cura come se non avesse mai fatto altro.
  • C'è quell'altro che durante la gravidanza della propria partner, non prova affetto e tenerezza verso l'esserino che c'è nel pancione, ma solo gelosia e paura che questo si prenda tutte le attenzioni e l'amore della compagna.
  • C'è il papà che già dopo il parto vuole seguire ogni passo del suo piccolo, e si fa coinvolgere durante le prime cure e il primo bagnetto e se la mamma è priva di forze o impossibilitata dal prendersene cura, lui lo fa al posto suo quasi come se fosse un mammo
  • E c'è invece quello che per cambiare un pannolino al proprio figlio o per controllarlo 5 minuti, deve essere pregato.

Comunque non avviliamoci se dopo il parto, nonostante tutto, ci sentiamo delle estranee per quel bambino, e invece di sentirci innamorate dal primo istante lo sentiamo come un piccolo intruso; una donna non nasce mamma e questo rapporto deve essere costruito con calma e tenacia senza arrendersi.

 

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