Home Il bambino Trasporto e viaggi

Genitori e bambini in ferie: ecco chi potreste incontrare sotto l’ombrellone

di Redazione PianetaMamma - 24.06.2011 Scrivici

bimbi-al-mare-01
Tra una fila e l’altra di ombrelloni si aggirano le tipologie genitoriali più strane, dal permissivo all’iperprotettivo, una carrellata di individui uno più pazzerello dell’altro

Ormai le scuole sono finite e molte famiglie si stanno organizzando per poter finalmente partire per le ferie. Mare o montagna, zone termali o laghetti balneabili, la voglia di partire è sempre tantissima. Come si comportano i genitori italiani quando sono in ferie? Chi potreste incontrare come vicino di ombrellone? 
Ecco alcune tipologie per riflettere e fare un pizzico di autocritica e perché no, anche per farci insieme due risate.

Il genitore iperprotettivo: lo si riconosce a vista, solitamente perché suo figlio è il più coperto della spiaggia, sempre il cappellino, occhiali da sole, magari anche la magliettina di cotone perché magari il piccolino si scotta. Crema protezione totale spalmata in gran quantità così che al bimbo nemmeno si vede più la pelle tanto che  è bianca. Il genitore

iper-protettivo non riesce a rilassarsi, osserva i figli e non li perde di vista un secondo, vuole che stiano sotto l’ombrellone, al sicuro, che non tocchino l’acqua nemmeno con i piedi se prima non sono passate più di due ore dall’ultimo pasto.

Se tira un filo di vento estrae dallo zaino la bandana per coprire le orecchie, se vola una zanzara irrora tutti i presenti con tonnellate di citronella. Un semplice colpo di tosse, uno starnuto, e il malcapitato figlio viene rispedito in albergo con l’accusa “tu non stai bene”.

Il genitore fantasma: Ovvero quello che scende in spiaggia, fa un giro con i figli per 5 minuti, trova un allegra famigliola a cui appioppare i propri pargoli e poi sparisce. Sparisce davvero, con la scusa del “me li guardi 5 minuti che prendo un caffè?” sparisce dalla circolazione. Inutile chiamarlo con l’altoparlante, cercarlo nelle vicinanze, il caro genitore ha deciso di rilassarsi senza avere i figli vicini. Chi ne paga le conseguenze? Voi, malcapitati vicini di ombrellone, che dovrete badare ai suoi bimbi (oltre che ai vostri) prestando attenzione che non si facciano male, non litighino, non si mettano a disturbare gli altri ospiti. Alla fine della mattinata, quando ormai si avvicina l’ora del pranzo lo vedrete comparire davanti a voi, la pelle rilassata, una coca-cola in mano, non un grazie, non un saluto, se ne andrà con i figli al seguito. Per un attimo lo invidiate.

Il genitore permissivo

: Ovvero colui che nella valigia preparata a casa ha scordato di inserire la

buona educazione

. Il suo motto è “In vacanza ci si deve rilassare”, perciò vuole avere meno problemi possibili, parla a voce alta, lascia che i propri figli schiamazzino, giochino a palla vicino agli altri ospiti, ascolta musica ad alto volume. Insomma, fa ciò che vuole e i suoi adorabili bambini lo seguono a ruota ignorando le lamentele dei vicini di ombrellone. Siccome sono in vacanza si sentono liberi di correre nei corridoi a notte inoltrata, picchiare sulle pareti, superare la fila quando si è in coda per il buffet, prendere più cibo di quanto ne serva lasciando altri ospiti magari senza dolce.


Il genitore parassita

: Colui che con fare circospetto cerca di appropriarsi di cose non sue. Avete prenotato un ombrellone in prima fila? Lui ogni mattina cercherà di posizionarsi lì e solo quando voi arrivate si leverà di torno. Spostate i lettini per prendere il sole? Attenti, basta un attimo perché il signore in questione posizioni i teli mare dei suoi figli sotto il vostro ombrellone, poveretti “hanno bisogno di ombra”.

Lasciate una formina di vostro figlio un attimo sulla

sabbia

? Il giorno dopo la vedrete magicamente ricomparire nelle mani dei figli del vicino d’ombrellone. Stessa cosa per teli mare, stuoie, ombrelloni portati da casa che decidete di lasciare in spiaggia giusto il tempo di una capatina in hotel per pranzare.

Fortunatamente non siamo tutti così e di persone serie ed educate ce ne sono moltissime, però ragazzi, un vicino d’ombrellone un po’ pazzerello può rendere la vacanza davvero “indimenticabile”.

Chiara Zambelli

gpt inread-altre-0

Ultimi articoli