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Quando si forma lo sviluppo sociale nel bambino?

di Dott ssa Teresa De Monte - 18.01.2017 Scrivici

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Il processo di socializzazione si svolge in varie contesti. La nostra pediatra ci spiega quando e come ha inizio lo sviluppo sociale nel bambino

In questo articolo

Come si forma lo sviluppo sociale nel bambino

Lo sviluppo sociale ed emotivo inizia dalla nascita, ma tendono a rimanere primordiali e limitati fino a quando il bambino non è più tale. Questo è il periodo in cui i bambini cominciano a sviluppare le capacità di interagire con gli altri, interazioni che possono variare per contesti sociali, come ad esempio un determinato gioco, per impostazioni, giocare con mamma o papà. Durante questa fase, che si raggiunge quando il bambino smette di sgambettare in modo incerto e comincia a camminare, solitamente intorno ai 3 anni, egli inizierà a rendersi conto che è una entità separata dai suoi genitori, e inizierà a testare sia i suoi propri e i loro limiti per esplorare l’ambiente in cui vive.

Questo naturalmente può portarlo a manifestare emozioni come paura, nervosismo, irritabilità, rabbia e frustrazione poichè non può controllare tutto e tutti, compreso se stesso, nel suo ambiente, ma può anche portare gioia, felicità, sorpresa, curiosità e un senso di realizzazione, quando il bambino si rende conto che ha il controllo di alcune situazioni. Queste sensazioni continueranno nel tempo diventando più intense e si moltiplicheranno via via che cresce e diventerà adulto.

Lo sviluppo individuale dell’uomo si attua attraverso le relazioni con l’ambiente circostante, nel processo di comunicazione sociale. L’uomo si sviluppa come “persona”, grazie alla sua natura sociale, e questo sviluppo dipende dalla qualità delle relazioni sociali che ha vissuto nell’arco della sua esistenza. Relazioni interpersonali e comunicazione sono inscindibili: attraverso la comunicazione che si creano le relazioni sociali che hanno un ruolo importante nello sviluppo psichico dell’ontogenesi, poiché è attraverso il sistema di interazioni e di relazioni che il bambino, interagendo con l’ambiente in modo attivo e dinamico  fin dalla prima infanzia, svilupperà la sua personalità.

La mente dei tre anni dura per cento anni.

Proverbio giapponese

Conservare lo spirito dell’infanzia dentro di sé per tutta la vita vuol dire conservare la curiosità di conoscere il piacere di capire la voglia di comunicare.

Bruno Munari

L'immaginazione è più importante della conoscenza. Conoscere è limitato a tutti noi oggi che conosciamo e comprendiamo, mentre l'immaginazione abbraccia il mondo intero, e tutto quello che c'è, sempre sarà di conoscere e capire.

 Albert Einstein

Il processo di socializzazione si svolge in varie contesti: famiglia, scuola, gruppo dei pari, comunità, gruppi informali, e così via. Il bambino si appropria del sistema di credenze e comportamenti culturali e atteggiamenti che gli vengono insegnati attraverso il linguaggio verbale o extra-verbale, e in questo modo, gradualmente, sviluppa la capacità, attraverso il processo di apprendimento sociale, di comportarsi adeguatamente in ciascuno di quei contesti.

Impara a controllare il suo comportamento, ad adottare ruoli differenti, adattandosi ad un gruppo sociale e alla comunità più ampia, diventando un membro utile della società di cui fa parte. Gli adulti, in primis i genitori, in particolare durante i primi anni della vita di un bambino, hanno una grande responsabilità nello svolgimento della loro funzione educativa in quanto sono guida della costruzione dei processi psicologici come: “comunicazione, interazione, norme di gestione, identità, autostima, gestione del corpo, rappresentazione della realtà sociale, prestazioni delle relazioni sociali, superamento dell’egoismo (che è a causa della loro debolezza e insicurezza) e necessità di avvicinare gli altri”.

Quando si forma lo sviluppo sociale

Lo psichiatra Erik Erikson, considera il processo di sviluppo dell’individuo nel ciclo dell’intera vita, in otto tappe e in ognuna delle quali si presenta un momento critico, il conflitto fra due opposte tendenze, il cui esito dipende dalla interazione dell’individuo con un determinato ambiente familiare e sociale, dalle risposte date dai diversi sistemi educativi. Le fasi dello sviluppo della personalità individuate da Erikson, tengono conto degli stadi dello sviluppo psicosessuale definiti da S. Freud, mettendoli però in relazione con le altre componenti culturale e sociali ed estendendo fino all’età matura lo sviluppo e l’organizzazione dell’Io.

Erikson schematizza attraverso la rappresentazione grafica gli otto stadi dello sviluppo psicosociale considerati in parallelo agli stadi freudiani dello sviluppo della libido: in ognuno di questi stadi viene presentata una coppia di opposizioni che individua il conflitto da superare in quel determinato periodo della vita. In successione le opposizioni sono:

  1.  fiducia/sfiducia
  2. vergogna, dubbio/autonomia
  3. spirito di iniziativa/senso di colpa
  4. industriosità/senso di inferiorità
  5. identità/dispersione
  6. intimità/isolamento
  7. generatività/stagnazione
  8. integrità dell’Io/disperazione.              

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