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Sviluppo emozionale nel bambino

di Dott ssa Teresa De Monte - 15.12.2016 Scrivici

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Fonte: iStock
Lo sviluppo emotivo è direttamente legato al modo in cui il bambino vede il mondo e se stesso. La pediatra ci descrive le diverse fasi dello sviluppo emotivo dei bambini

Sviluppo emotivo dei bambini

Quando la gente pensa allo sviluppo emotivo nei bambini, spesso pensa solo a come sta facendo uno specifico bambino in quel momento. Per lo sviluppo emotivo del bambino è importante lo stato emotivo dei genitori, lo stress giornaliero della vita dei genitori, ovvero il loro stato mentale globale e il loro modo di reagire alle situazioni della vita quotidiana, aspettato e inaspettato, che influenza lo sviluppo emotivo di un bimbo.

Ad esempio, una madre che resiste con forza ai cambiamenti dei piani, rischia di passare questa resistenza al suo bambino, creandogli panico quando le cose sono non vanno come si vorrebbe. Questi comportamenti possono svilupparsi in molti modi diversi, dipende da come i bambini subiscono le lezioni di vita in casa, come il modo di condividere, il compromesso, il modo di esprimere le emozioni. I genitori devono essere in grado di nutrire i bambini, fornendo loro la consapevolezza di sé, la fiducia e l'umiltà necessaria per navigare attraverso ogni fase della vita.

Lo sviluppo emotivo dei bambini è direttamente legato al modo in cui il bambino vede il mondo e se stesso. Si può reagire solo sulla base della propria esperienza o dell'interpretazione di una situazione, che è conseguente al modo attraverso il quale si sono apprese le emozioni fondamentali, es. la colpa, l'empatia, la vergogna, l'orgoglio, l’imbarazzo.

  • 0-6 mesi

Nei primi sei mesi il bambino è un osservatore attento, calmo, interessato al mondo circostante. Il genitore deve incoraggiarlo ad esplorare i suoi sensi e a sviluppare vista e udito attraverso il “tummy time” ovvero lo stare a pancia sotto, i giochi di luce, le prime canzoni e filastrocche, e altro ancora. L'adulto, allo stesso tempo, deve imparare a comprendere lo sviluppo del suo bambino che avviene anche attraverso le attività motorie, il gioco con pupazzi e le fibre ottiche, o le bolle di sapone, gli strumenti musicali più semplici, ecc.

, tutto a misura di bebè, ma usando tanti oggetti e materiali tutti da esplorare per divertirsi insieme.

  • 6 - 10 mesi

L’azione: agire con intenzione. I bambini in questa fase si rendono conto che possono provocare delle reazioni intorno a sè attraverso gesti, espressioni del viso e suoni. In questa fase, i bambini iniziano a capire la relazione causa-effetto e a comprendere quali sono le risorse a loro disposizione per avere un impatto nel mondo esterno attraverso le loro azioni. Le attività da svolgere con il bambino dovrebbero essere proposte in modo da essere un supporto per la crescente mobilità del bambino, aiutandolo a diventare più forte, a sviluppare equilibrio, coordinazione e fiducia in se stesso attraverso i giochi con rampe, scale e scivoli, mentre il suo sviluppo linguistico è attivato attraverso canzoni e danze, il parlare e il coinvolgimento al dialogo tra genitori e figli.

  • 10 - 16 mesi

La comunicazione: sviluppare la capacità di recepire e comunicare. A questa età, i bambini iniziano a sviluppare la loro capacità di esprimersi e “parlare” attraverso gesti, espressioni del viso e suoni, per comunicarci come percepiscono il mondo intorno a loro. Il lavoro dei genitori in questa fase di crescita deve essere tale da incoraggiare la comunicazione reciproca e lo sviluppo delle capacità motorie fondamentali attraverso attività motorie, l'esplorazione delle attrezzature e il gioco parallelo. I bambini sviluppano le loro abilità motorie, quali l'equilibrio, la coordinazione e la consapevolezza dello spazio circostante, ma anche quelle sociali, attraverso le attività di gruppo che li incoraggiano a comunicare in maniera creativa. Il genitore è in grado di può comprendere come il suo bambino interagisce e comunica con l'adulto e con il mondo esterno.

  • 6 - 22 mesi

Risolvere i problemi: capire come funziona. il mondo circostante In questa fase del loro sviluppo, i bambini usano tutte le loro abilità per risolvere i problemi in maniera efficace.

Iniziano a capire i meccanismi degli eventi e riescono a pianificare una serie di azioni da eseguire per raggiungere un obiettivo. Ora si deve incoraggiano non solo lo sviluppo fisico, ma anche le abilità linguistiche e sociali e la capacità di pensiero, per aiutare il bambino a capire come funziona il mondo intorno a lui e a risolvere i problemi in maniera efficace. Facciamoli dunque esplorare i concetti più complessi e guidiamoli verso la comprensione di idee contrastanti, aiutandoli a sviluppare il loro pensiero critico, dovremmo ricordare di farli agire ricordando per esempio i concetti binari di dentro e fuori o forte e piano. Questo attivissima fase include l’esplorazione delle attrezzature, dei giochi, di tutto ciò che il bimbo utilizza per giocare, e che servono a facilitare lo sviluppo delle capacità motorie del bambino, unitamente a canzoni e suoni che supportano e rinforzano quanto vogliamo far raggiungere a lui, agevolandogli anche l’apprendimento linguistico.

  • 22 - 28 mesi

Il pensiero creativo: usare parole e simboli per esprimere idee. I bambini in questa fascia di età hanno una grande immaginazione e sviluppano rapidamente la loro capacità di pensare in maniera creativa, utilizzando parole e simboli per esprimere pensieri e idee. Attraverso il gioco di finzione, i bambini iniziano a comprendere concetti e sensazioni nuove, essenziali per la loro crescita sociale, emozionale e intellettuale. Giochi e materiali anche speciali per supportare lo sviluppo della loro creatività dovrebbero essere messi a disposizione assieme a diverse attrezzature, attività motorie, a giochi di fantasia per incoraggiare il pensiero creativo, lo sviluppo del linguaggio e l’interazione sociale.

  • 30 mesi - 5 anni

Il pensiero logico e il lavoro di squadra. In questa fase di sviluppo, i bambini riescono ad esprimere le loro emozioni e le loro idee in maniera più complessa, instaurando connessioni logiche tra le idee e creando storie di fantasia perfettamente sensate.

Questa è l’età nella quale va incoraggiata la cooperazione e la comunicazione. I bambini imparano a connettere le idee in maniera logica attraverso l'uso creativo delle attrezzature, le storie, le attività con la musica e molto altro. Imparano a giocare da soli e in gruppo mentre sviluppano le loro abilità. Ben vengano quindi i giochi di gruppo e di fantasia atti ad aiutare i bambini nell’acquisire fiducia in se stessi e costruire quelle abilità personali e sociali che faciliteranno il passaggio alla scuola elementare.

Viviamo in un’epoca nella quale sembra che ogni cosa che facciamo sia stata preparata ad hoc da qualcuno: al mattino appena alzati, programmiamo la nostra giornata in funzione del lavoro, della famiglia su cui si abbattono e interferiscono dei condizionamenti esterni, per soddisfare le aspettative di altri, dei media. Dobbiamo avere successo, dobbiamo raggiungere il target imposto da una società consumistica e cerchiamo di vincere e superare paure, debolezze, angosce. Lo stress ci attanaglia e se non riusciamo con coraggio a rompere questo ciclo vizioso probabilmente non riusciremo a essere vincenti, ovvero a esprimerci e a realizzarci senza soffocare il nostro potenziale creativo.

La creatività ci appartiene, è di ciascuno di noi, ci aiuta a costruire la nostra personale filosofia di vita, fin dalla nascita. Un sottile filo rosso collega la pratica di attività artistiche alle abilità comunicative e allo sviluppo fisico-cognitivo-emotivo durante l’infanzia. Numerosi studi sembrano infatti dimostrare che, fin dai primissimi anni di vita del bambino, l’arte contribuisce a migliorarne le capacità espressive, a favorire l’apprendimento logico – matematico e linguistico, a rafforzare la consapevolezza di sé, a liberare le potenzialità creative insite in esso. In definitiva, essa sembra essere determinante al fine di un’evoluzione interiore dell’individuo.

Maria Montessori individua nel periodo che va dai 3 ai 6 anni di età del bambino il momento di formazione delle attività psichiche – sensoriali. A quest’epoca, l’individuo  sviluppa i propri sensi concentrandosi sull’osservazione dell’ambiente circostante. Tuttavia, poiché l’approccio infantile, in questa fase, è rivolto più agli stimoli che non a conoscere le ragioni delle cose, è necessario dirigere metodicamente gli stimoli sensoriali, affinché le sensazioni si svolgano razionalmente e preparino la base ordinata a costruire una mentalità positiva al fanciullo.

Quindi è possibile affermare che l’azione e la sperimentazione, anche in ambito artistico, favoriscono l’educazione sensoriale, divenendo il presupposto per lo sviluppo dell’intelligenza e per l’estrinsecazione delle proprie potenzialità interiori. Maria Montessori aveva enunciato il concetto di esperienza, in cui il fare e l’azione rappresentano la manifestazione esterna del pensiero. In questa concezione, l’esperienza manipolativo-sensoriale, tipica della produzione artistica, assume un ruolo centrale in chiave evolutiva e la mano può essere considerata una protesi della mente, e sosteneva che l’attività artistica fosse una forma di ragionamento e che percezione visiva e pensiero fossero connessi in maniera inscindibile. Il lavoro creativo, nel suo svolgimento, coinvolge numerose capacità cognitive e un bambino assorto a dipingere, scrivere, danzare, comporre, etc…altro non fa che pensare con i propri sensi.

I genitori devono incoraggiare i propri figli a svilupparsi autonomamente in un ambiente socio- culturale stimolante, incoraggiarli nel superamento degli obiettivi, fornendo sostegno per prendere le proprie decisioni, imparando ad assumersi le proprie responsabilità, e  incoraggiando le caratteristiche positive della loro personalità.

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