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Sviluppare il potenziale del linguaggio: fin da piccoli

di Redazione PianetaMamma - 16.02.2012 Scrivici

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Silenzi, ascolto e parole: come favorire lo sviluppo del linguaggio nei bambini e migliorare la qualità della comunicazione

di Jessica Cancila

Oggi impariamo a: prendere la parola e ascoltare

Per aiutare un bambino, dobbiamo fornirgli un ambiente
che gli consenta di svilupparsi liberamente
.”
M. Montessori


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La comunicazione ha bisogno di silenzi, come la musica. Di spazi aperti in cui l'altra persona può entrare e comunicare con noi. Nella realtà, ci sono tante situazioni in cui prendere la parola e farsi ascoltare non è affatto semplice, soprattutto per un bambino. Pensiamo alla scuola dove i bambini vivono l’esperienza del gruppo-classe: la maestra insegna ad alzare la mano e ad aspettare un segnale prima di poter parlare. Questa modalità però non si usa fuori dalla classe e i bambini dovranno trovare tante altre soluzioni per poter prendere la parola e esprimersi nelle altre situazioni.



Dall'altra parte, è altrettando difficile imparare ad ascoltare. C'è un ascolto silenzioso, ma distratto. Oppure rumoroso, fatto di domande e interruzioni, ma efficace.

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Il gioco di oggi è quello di scoprire tanti modi per ascoltare e farsi ascoltare, due azioni complementari che sono alla base di qualsiasi comunicazione. Il mio suggerimento è quello di andare oltre l'approccio normativo ('questo non si dice, questo non si fa'), per giocare a scoprire quante situazioni diverse esistono nella realtà e come ogni situazione offra un motivo di riflessione e di interesse, sviluppando la consapevolezza metalinguistica dei bambini. I suggerimenti dati di seguito sono validi per tutti i bambini: per ogni età si possono inventare modalità di gioco più semplici o più complesse. Queste attività possono anche essere utilizzate da insegnanti di lingua seconda o lingua straniera (LEGGI) per potenziare gli aspetti più complessi e meno intuitivi di una nuova lingua

Le non-regole di questa settimana per “Ascoltare e farsi ascoltare”
 

Cosa
Giochiamo a.... Io parlo, tu ascolti. Tu parli, io ascolto.
Si possono inventare tantissime situazioni, prendendo spunto dalla vita di tutti i giorni, da un libro, da un film.
L'elemento da scoprire è: come fanno le diverse persone, nelle diverse situazioni, ad attirare l'attenzione delle altre persone e a prendere la parola? Quanti modi esistono? Ce ne sono alcuni che funzionano meglio di altri?
L'aspetto complementare è quello dell'ascolto: quanti modi ci sono di ascoltare? Funzionano tutti ugualmente bene?

Chi
Adulti e bambini, insieme. Il gioco è fondamentale per rafforzare la relazione tra adulti e bambini. Durante il gioco,
si crea uno spazio di condivisione, creatività e gratuità che contribuisce a far nascere intimità, fiducia e affetto nelle
relazioni. Questi elementi affettivi sono i contenuti fondamentali di ogni relazione che si propone di essere anche una
relazione educativa.

Dove
L'osservazione e la riflessione si possono fare ovunque. Mentre fate una passeggiata visitate un museo o fate la spesa, giocate ad osservare come le diverse persone prendono la parola e si ascoltano a vicenda. Il gioco può essere semplice semplice e molto divertente: “Giochiamo a chi vede per primo... una persona in silenzio! Una persona che parla! Una persona che ascolta con attenzione! Una persona che ascolta distratta!” Questi giochi semplicissimi permettono di sviluppare nei bambini lo spirito di osservazione, oltre ad aiutarli nei momenti di noia, come quando si è in fila in attesa.
A casa o a scuola, si possono inventare delle attività ludiche che permettano di 'mettere in scena' le situazioni osservate.
Si possono rievocare e mimare delle scene usando le finger puppets, oppure fare un disegno. Si possono costruire
carte illustrate o libri-gioco, fino alla realizzazione – a scuola ad esempio- di attività teatrali vere e e proprie.

Perchè
Queste attività sono state pensate per stimolare l'osservazione e la riflessione dei bambini su due elementi
fondamentali della conversazione: la parola e il silenzio. Perchè riuscire a prendere la parola e farsi ascoltare, così
come imparare ad ascoltare gli altri, sono le basi di una relazione rispettosa e costruttiva.

Come
• L'osservazione degli altri è il primo modo con cui i bambini imparano e, quindi, il primo insegnamento viene dal vostro esempio: cercate di avere sempre un modo rispettoso di prendere la parola e un ascolto attento e partecipe. Quando questo non è possibile, riflettete voi stessi e insieme ai vostri bambini sul perchè. Si possono consolidare e arricchire le osservazioni attraverso la riflessione esplicita ('Hai visto come ha fatto quel bambino a chiedere l'ora?'; 'Scusa non ti ho capito perchè ero distratta, ripeti!') o attraverso attività ludiche.
• Meglio evitare correzioni esplicite e invitare invece i bambini alla riflessione attraverso il gioco e la simulazione, magari chiedendo loro di mettersi nei panni dell'altro e di provare l'effetto delle diverse situazione su di sè.
• I bambini imparano il linguaggio e la relazione con gli altri a partire dalla nascita: non è mai troppo presto quindi per rappresentare loro la complessità delle situazioni reali. Con i più piccoli, potrà bastare l'esempio di una relazione in cui siano presenti il rispetto e l'ascolto attento ai primi suoni, ai primi sorrisi, al desiderio infinito di relazione che i bambini hanno da subito. Man mano che i bambini crescono, l'uso di pupazzetti può servire per la simulazione, finchè non saranno in grado di osservare e simulare da soli a loro volta. Con i più grandi, le attività possono essere molto complesse, fino alla scrittura di libri-gioco o di testi da mettere in scena.

Materiali Utili:

Un esempio di Libro-gioco

Scrivete a: parlareconibambini@gmail.com per inviare racconti, video o fotografie dei vostri giochi con le parole.

Appuntamento a giovedì prossimo con un nuovo articolo

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