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La sculacciata serve oppure no?

di Francesca Capriati - 04.06.2015 Scrivici

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Il dibattito sull'utilità o meno della sculacciata ai bambini non è affatto sopito

Picchiare i bambini

Chi di noi da bambino non ha ricevuto una sonora sculacciata dai propri genitori? Eppure oggi è sempre acceso il dibattito sull’utilità o meno di sculacciare i bambini.

La domanda è: la sculacciata è uno strumento educativo? E qual è la linea di confine che divide un gesto educativo da un semplice sfogo di rabbia del genitore? Fino anche punto la sculacciata è una forma di punizione efficace e così non rischiamo di trasmettere al bambino l’idea confusa che picchiare gli altri è sbagliato a meno che a farlo non siano mamma e papà?

La sculacciata insomma non smette mai di essere oggetto di riflessione e solo poche settimane fa Papa Francesco rivolgendosi ai padri aveva ricordato che per crescere bambini maturi, rispettosi e consapevoli c'è bisogno di affetto, tenerezza, magnanimità, ma anche fermezza e qualche sculaccione.

Gli studi che hanno indagato su questo tema sono giunti alla conclusione che sculacciare i bambini di tre anni o più li rende più aggressivi. Una ricerca del 2013 concluse che i bambini che erano stati sculacciati tra i 3 e i 5 anni avevano maggiori problemi di linguaggio a nove anni.

Michael Mackenzie, della Columbia University, che ha condotto lo studio ha spiegato che le punizioni corporali avrebbero, dunque, non solo un impatto negativo sullo sviluppo comportamentale ma anche su quello verbale. E se non si guarda alla sculacciata isolata ma ad un sistema educativo basato sulle botte non ci sono dubbi: in certi casi le punizioni corporali provocano uno stress cronico associato ad aggressività, dipendenza, depressione e alterazioni della struttura del cervello.

Gli esperti concordano: le punizioni corporali possono aiutare a gestire il singolo momento di stress, spesso sono uno sfogo del genitore ormai esausto oppure stressato per motivazioni personali per il quale lo schiaffo diventa valvola di sfogo, ma a lungo andare non hanno alcun vantaggio.

Sono molto più efficaci le punizioni come il Time Out (obbligare il bambino a prendersi una pausa) o la privazione di alcuni privilegi.

Naturalmente basta rifletterci un momento per capire che le punizioni corporali non possono rappresentare un efficace metodo educativo: significa trasmettere al bambino l’idea che l’aggressività sia un modo accettabile di risolvere i problemi.

Come spiega la psichiatra Stacy Drury a Yahoo l’obiettivo della disciplina è quello di insegnare ai bambini, di spingerli a cambiare comportamento ma

le punizioni corporali creano uno stato di paura, e quando si ha paura non si fa mai bene niente, non si può imparare nulla

Anche l'American Academy of Pediatrics (AAP) condanna le sculacciate e scrive che se un genitore ha perso il controllo e gli è scappato uno schiaffo è meglio subito dopo parlare con il bambino chiedere scusa, spiegare perché è accaduto.
Un metodo tutto sommato accettato anche da altri esperti: una sculacciata ogni tanto non fa male, l’importante è che venga immediatamente seguita dalla spiegazione del perché ci si è comportati così.

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