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Litigi dei bambini: come devono comportarsi i genitori?

di Redazione PianetaMamma - 03.07.2019 Scrivici

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Intervenire oppure no nei litigi dei bambini? Ecco qualche utile consiglio

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Litigi dei bambini

Come comportarsi quando i bambini litigano? Innanzitutto è importante accettare l'idea che il litigio è parte integrante del rapporto tra amici (fratelli o amici che siano) e che rappresentano un'occasione preziosa per imparare a gestire il conflitto, la negoziazione e per lo sviluppo delle capacità di interazione sociale. I motivi scatenanti dei litigi dei bambini possono essere di qualsiasi tipo: piccoli dispetti, prepotenze che possono essere messe in atto anche durante il gioco, quando la situazione sembra del tutto sotto controllo.

Come devono comportarsi i genitori di fronte ai litigi dei bambini?

La tendenza diffusa è quella di schierarsi con il fratello minore, considerato più debole, ma prendere le parti dell'uno o dell'altro è sbagliato  così come lo è perdere la pazienza, alzando la voce o le mani.

I litigi, soprattutto se pluriquotidiani, possono cogliere i genitori in momenti di stanchezza, nei quali può essere molto più facile perdere le staffe che mantenere la calma.

Ma se si desidera davvero risolvere un conflitto è inutile arrabbiarsi: i conflitti devono sempre essere negoziati.

Ecco 8 consigli per gestire i litigi dei bambini in modo costruttivo.

  1. Il primo passo per imparare a gestire i litigi tra fratelli è accettare che questi sono una parte essenziale dello sviluppo delle capacità di interazione sociale. I bambini litigano ed è normale. Inoltre una ricerca condotta a Torino su 500 bambini in età scolare ha concluso che litigare bene aiuta a crescere
  2. Parlare con tutti e due aiuta non solo a negoziare la pace, ma anche a far capire all'uno le ragioni dell'altro. E magari è possibile allenarsi a trovare una soluzione soddisfacente per entrambi
  3. Evitare il confronto. Mettere sempre a confronto i fratelli è estremamente controproducente. Spesso si tende a dare la colpa sempre allo stesso fratello, quello più grande  o quello più aggressivo, e questo atteggiamento ferisce il bambino che non si sente mai compreso nel profondo e crescerà con l'idea di non essere mai all'altezza delle aspettative
  4. Mai alzare le mani. I bambini vedono i loro genitori come esempi da seguire, se si urla o peggio si alzano le mani, i bambini cresceranno assorbendo l'idea che questo è il modo giusto per gestire i conflitti
  5. Non cercare un colpevole. Non domandate: chi è stato? Se si chiederà ai bambini chi è stato ad iniziare non se ne verrà mai a capo. Quindi è del tutto inutile cercare un colpevole, anche perché questo atteggiamento non aiuta i bambini ad aprirsi, spiegare le proprie ragioni, cercare un compromesso, ma alimenta solo la rabbia e l'aggressività
  6. Non intromettersi. Per quanto possibile, è sempre più saggio non intromettersi nei litigi tra bambini. Spesso i piccoli cominciano a litigare per attirare l'attenzione dei genitori, che sono stati fuori a lavoro per tutto il giorno o proprio in quel momento sono impegnati in qualcosa.
  7. Intervenire solo se il litigio rischia di degenerare in una situazione pericolosa. In tal caso mai giudicare o colpevolizzare, meglio separare i litiganti in due stanze diverse, invitandoli successivamente a parlarsi. Spesso il litigio si sgonfia spontaneamente dopo qualche minuto di lontananza
  8. Insegnare la negoziazione. L'intervento da parte del genitore dovrebbe essere neutrale e non bisogna mai porsi come giudice, bensì come mediatore al fine di capire le ragioni di entrambi e negoziare la pace. In questo modo il bambino crescerà imparando l'arte della negoziazione e della gestione dei conflitti

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