Home Il bambino Sviluppo e crescita

La fontanella: attenti alla testolina del neonato

di Redazione PianetaMamma - 18.07.2017 Scrivici

la-fontanella-attenti-alla-testolina-del-neonato
Fonte: Shutterstock
Come trattare la testa del bambino e fino a quando e perché bisogna stare attenti. Tutto su fontanella dei nenati

In questo articolo

Fontanella dei neonati

La testa del neonato è senz'altro una delle parti del suo corpo più delicate: alla nascita, le ossa del cranio del neonato non sono ancora saldate e risultano più morbide e flessibili rispetto a quelle degli adulti. E spesso sentiamo parlare della fontanella dei neonati o ci viene detto di fare attenzione quando lo teniamo in braccio o gli tocchiamo la testa.

Fontanelle del neonato, cosa sono

Lo sviluppo della scatola cranica del bambino si completa solo dopo la nascita, durante il primo anno di vita. Nel cranio, le ossa sono separate da una linea chiamata sutura; nel punto in cui si incontrano due o più suture si crea uno spazio, chiamato fontanella, costituito da una membrana fibrosa flessibile e resistente.

Le fontanelle sono importantissime perché garantiscono alla testa del bambino la necessaria elasticità per attraversare il canale del parto e, nel corso del primo anno di vita del bambino, la loro flessibilità permette al cervello di avere tutto lo spazio necessario per svilupparsi. Il numero delle fontanelle può variare da sei a otto, ma quelle più importanti per grandezza sono due, entrambe poste lungo la linea mediana del cranio:

  • la fontanella anteriore: ha una forma romboidale di circa 5 centimetri di larghezza ed è facile da individuare al tatto. Si trova alla sommità della testa in corrispondenza della giunzione delle suture sagittale e coronale; si chiude generalmente intorno al 18° mese di vita del bambino.
  • la fontanella posteriore: ha una forma triangolare ed è più piccola rispetto alla fontanella anteriore (1,5 centimetri), perciò un po' più difficile da individuare. Si trova nella parte posteriore della testa, tra le ossa occipitali e parietali e si chiude intorno alla 6°-8° settimana di vita.

Fino a quando le fontanelle non si saldano completamente, è necessario trattare con cautela ed attenzione la testa del bambino, anche se c'è da ricordare che le fontanelle sono comunque elastiche e resistenti.

Per questo motivo non bisogna avere troppa paura di toccare la testa del piccolo, o di lavarlo e pettinarlo nei momenti dedicati alle cure quotidiane.

Fontanella del neonato pulsa

Le fontanelle vanno tenute sotto controllo perché il loro stato e le dimensioni, in particolare di quella anteriore, possono essere indicative dello stato di salute del bambino. Per questo motivo le fontanelle vengono controllate periodicamente dal pediatra fino alla loro completa chiusura.
Nei bambini con pochi capelli si può notare che la fontanella anteriore pulsa sporadicamente e ciò è del tutto normale. Quando bisogna preoccuparsi? Quando la fontanella pulsa vistosamente e senza sosta, in caso di febbre e malessere, se il bambino appare abbattuto e poco reattivo. In questo caso è bene andare al pronto soccorso.

Fontanella del neonato infossata

Se la fontanella anteriore appare abbassata quando il bambino ha la febbre o fa molto caldo c'è il rischio che il piccolo sia disidratato e abbia quindi bisogno di bere più liquidi.

Nel caso in cui la fontanella apparisse tesa e dura è necessario rivolgersi immediatamente al pediatra perché questo potrebbe essere il segnale di una patologia cranica anche molto seria.

Fontanella del neonato botta

Il neonato ha battuto la testa, quando dobbiamo preoccuparci? Al contrario di ciò che comunemente si crede la zona delle fontanelle è elastica e molto resistente. Insomma, le fontanelle rendono il cranio di un bambino capace di attutire meglio gli eventuali colpi alla testa rispetto al cranio di un adulto.

Fatta questa premessa, però, resta inteso che la valutazione del grado di gravità di una carta o di una botta subita dal neonato sta al buon senso dei genitori, che in caso di dubbi non devono esitare a contattare il pediatra.

Fontanella del neonato gonfia

La fontanella gonfia potrebbe essere il segnale di un'eccessiva pressione intracranica causata da un disturbo come la meningite. Se ci accorgiamo che il nostro bambino ha la fontanella anteriore bombata dobbiamo verificare se non siano presenti altri sintomi, come la febbre, che possono far sospettare una meningite o altre patologie che in ogni caso richiedono l'intervento tempestivo del medico.

Quindi, in caso di fontanella gonfia è bene andare al pronto soccorso immediatamente.

Chiusura precoce della fontanella

Talvolta la chiusura precoce o tardiva della fontanella anteriore può segnalare un problema di salute del bambino.

Infatti, se la circonferenza del capo del piccolo cresce entro i limiti normali e se il suo sviluppo psicomotorio procede correttamente una chiusura che non avviene entro i tempi medi non deve preoccupare eccessivamente, anche se è sempre bene rivolgersi al pediatra. In alcuni casi, la chiusura troppo precoce della fontanella anteriore può compromettere il normale accrescimento del cranio provocando una patologia che prende il nome di craniostenosi, per la quale in genere risulta necessario intervenire chirurgicamente.

Una chiusura eccessivamente tardiva potrebbe invece essere il segnale di carenze particolari, come ad esempio di vitamina D) o di patologie anche molto gravi come

  • l'idrocefalia, ossia un aumento del liquido e quindi della pressione endocranica, che causa un aumento abnorme delle dimensioni del cranio,
  • il rachitismo, cioè una insufficiente calcificazione delle ossa che può provocare cedevolezza o deformità delle ossa stesse, da verificare mediante esami del sangue;
  • la disostosi cleido-cranica una malattia congenita rara, in cui la malformazione riguarda anche la clavicola.

gpt inread-altre-0

Articoli correlati

Ultimi articoli