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I progressi del bambino dai 15 ai 24 mesi

di Ingrid Busonera - 28.04.2015 Scrivici

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Fonte: shutterstock
E' una fase di sviluppo davvero importante: come possiamo noi mamme aiutarlo nella crescita e nello sviluppo per farli andare alla conquista del mondo?

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Il bambino tra 15 e 24 mesi

Se è vero che ogni bimbo ha i suoi tempi, è anche vero che entro una certa età ogni bambino deve raggiungere delle capacità e una certa autonomia motoria e linguistica. In che modo noi mamme possiamo aiutarli nella crescita e nello sviluppo alla conquista del mondo?

Nella fascia di età tra i 15 e i 24 mesi c'è una cosa che accomuna tutti i bimbi: la voglia di esplorare, imparare e conoscere e quindi la curiosità verso il mondo esterno. A questa età sono in continuo movimento, impegnati a fare nuove scoperte e nuove esperienze, cercando di imitare gli adulti nelle attività più semplici.

Tra i 16 e i 18 mesi il bimbo ha ormai acquisito un certo senso dell'equilibrio, riesce a chinarsi per raccogliere gli oggetti da terra e a rialzarsi, cammina senza sostegno, cammina tenendo degli oggetti in mano - segno che non ha bisogno di un appiglio per stare in equilibrio - cammina all'indietro, corre e inizia a dare calci. Entro i 24 mesi tutti questi movimenti si perfezionano e il bimbo acquisisce sempre maggiore sicurezza e stabilità, riuscendo ad esprimersi nella maniera più adeguata e in quasi totale autonomia.

Anche al momento dei pasti il nostro piccolo ci dimostra che sta "diventando grande", rifiuta di essere imboccato e cerca una sempre maggiore autonomia: beve da solo, usa la forchetta o il cucchiaino per mangiare e non vuole  essere aiutato, mostrandosi contento ed orgoglioso quando riceve dei complimenti per la sua bravura.
In questa delicata fase ci troveremo spesso a fare braccio di ferro con il piccolo tiranno che per ogni scelta o decisione o proposta ci risponderà assiduamente NO!

Niente paura anche questa fase fa parte del percorso verso l'autonomia e serve al bimbo per sviluppare una propria personalità e per valutare la sua capacità di contrapporsi al mondo che lo circonda.

Un piccolo trucco sta nel proporre un diversivo che può andar bene come quello che il piccolo eventualmente rifiuta o proporre a lui stesso di scegliere cosa mangiare, cosa indossare, con dei piccoli escamotage: non vuole indossare la maglia gialla? Facciamo scegliere direttamente a lui, mettendone a disposizione due di colore diverso ma che ci vadano bene. O ancora, non vuole lo yogurt a merenda? Proponiamo due merende diverse dai nutrimenti uguali o simili e diamo a lui la possibilità di scegliere!

In questo periodo fondamentalmente il bimbo ha a sua disposizione un mezzo per conoscere ed esplorare: il tatto e quindi le manine. Lasciamo che sperimenti e tocchi tutto (o quasi) ciò che desidera, offrendoli materiali differenti, ad esempio lisci, rugosi, ruvidi, ecc.

Tra i 16 e i 24 mesi riesce a passare un oggetto da una manina all'altra, ha raggiunto una buona coordinazione tra mani e vista e sporge le braccia per raggiungere un oggetto. Si spoglia e si toglie facilmente anche calze e scarpe, mangia autonomamente portando correttamente il cucchiaio alla bocca e il bicchiere quando deve bere.

Quando raggiunge i 24 mesi ha affinato tutte le capacità che aveva iniziato ad acquisire e si muove sempre meglio, ha imparato a raggruppare e riordinare degli oggetti, riesce a tirarli fuori da una scatola estraendoli sebbene siano avvolti in qualche involucro e riesce a riconoscere le caratteristiche delle superfici con cui viene a contatto. Per questo è importante, quando gli si danno materiali diversi, ripetere i nomi affinché il bimbo impari anche a qualificare i diversi materiali.  

Intorno ai 24 mesi anche l'udito si affina e il piccolo non solo riesce a distinguere rumori e suoni ma riesce anche a individuare con precisione da dove prevengono. Disfunzioni dell'udito vanno riconosciute e segnalate subito al pediatra perché possono comportare dei ritardi del linguaggio.

  Entro il secondo anno anche la vista raggiunge uno sviluppo completo e ciò contribuisce a far sì che anche gli altri sensi si sviluppino correttamente, permettendogli di raggiungere un alto livello di conoscenza attraverso l'esplorazione.

A questa età anche il rapporto con gli altri diventa più intenso, quando il bimbo si trova con i coetanei li studia e se gli piacciono mostra subito una certa simpatia con affettuosi abbracci. In qualunque modo, prima dei tre anni circa, il bambino non ama giocare con altri bambini ma piuttosto li guarda e li imita cercando di identificarsi in loro.

Per quanto riguarda il linguaggio se a 15 mesi ha un vocabolario abbastanza ridotto ma comunque comprensibile e dimostra di comprendere semplici comandi come "prendi il biberon" o "vieni dalla mamma", già a 20 mesi vanta della conoscenza di una cinquantina di termini e riesce a comporre delle piccole frasi mentre a 24 mesi utilizza circa 200 parole, riesce a comporre frasi più complicate, ripete i suoni, ad esempio bau bau per il cane e riesce a distinguere le varie parti del corpo.

Cosa riesce a fare e cosa possiamo fare noi per stimolarlo

  • Riesce a distinguere le parti del suo corpo e ne ricorda i nomi: per stimolarlo durante il bagnetto o mentre lo vestiamo ripetiamo tante volte le parti del corpo, indicandole
  • Ha raggiunto un maggiore equilibrio, si muove con spontaneità senza bisogno di appigli e inizia a dare dei calcetti: per stimolarlo proponiamogli un oggetto da calciare, come una palla morbida che lo aiuterà a perfezionare i suoi movimenti
  • Quando ci vede fare lavori manuali, come cucinare, ci imita: per stimolarlo assegniamoli dei piccoli compiti dandogli un mestolo o una pentola che gli consentano di imitarci mentre cuciniamo
  • Vuole mangiare da solo e mostra di saper afferrare bene il cucchiaio: per stimolarlo lasciamolo mangiare da solo e quando non è possibile e dobbiamo imboccarlo, diamogli comunque un cucchiaio da tenere in mano e in questo modo imparerà prima ad essere più autonomo anche nella pappa

  • Afferra bene gli oggetti e riesce a distinguere le diverse superfici: ripetiamogli le caratteristiche degli oggetti come liscio, ruvido ecc, così ne distinguerà al tatto le differenze e imparerà a classificarli
  • Cerca i coetanei e gioca spontaneamente con loro: mettiamolo nella condizione di stare con altri bimbi e lasciamolo libero di esternare il suo desiderio di stare a contatto con i coetanei
  • Quando inizia la fase del no ricordiamo che anche quello fa parte della sua crescita e del suo sviluppo, nel limite del possibile lasciamolo libero di esprimere la sua personalità proponendo delle alternative ai suoi no senza essere troppo rigide.

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