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Disturbi Specifici dell'Apprendimento (D.S.A.)

di Redazione PianetaMamma - 15.02.2021 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Vostro figlio non legge bene, non sa scrivere e non sa le tabelline? Forse il suo problema è dovuto ai Disturbi Specifici dell'Apprendimento: vediamo cosa sono

Disturbi specifici dell'apprendimento cosa sono

Dislessia, disgrafia, discalculia: parole difficili per stanno ad indicare una serie di disturbi che vengono raggruppati nei Disturbi Specifici di Apprendimento (dsa).  Se vi è capitato di farvi queste domande riferite a vostro figlio o vostra figlia:

  • Perché non sa leggere?
  • Perché scrive così male?
  • Perché non sa le tabelline?

allora forse il suo problema è dovuto ai Disturbi Specifici dell'Apprendimento (D.S.A.). Vediamo cosa sono, quali sono i sintomi e cosa possiamo fare.

In questo articolo

Disturbi Specifici dell'Apprendimento definizione

Esistono diversi tipi di DSA:

  • Dislessia
  • Disgrafia
  • Discalculia
  • Disortografia
  • Disprassia

Dislessia

E' la difficoltà del controllo del codice scritto, difficoltà che riguarda la capacità di leggere e scrivere in modo corretto e fluente.

Disgrafia

E' la difficoltà di realizzare i grafemi manualmente in modo automatico, leggibile e fluente. La scrittura risulta spesso indecifrabile anche per lo stesso autore

Discalculia

E' la difficoltà nel sistema di elaborazione e processamento numerica e nel sistema del calcolo con compromissione delle abilità aritmetiche che implicano automatizzazione delle procedure

Disortografia

E' la difficoltà a tradurre correttamente i suoni che compongono le parole in simboli grafici; essa si presenta con errori sistematici

Disprassia

L'incapacità di usare le mani per compiti complessi quali tenere una penna o modellare creta o pongo, si connette talvolta, soprattutto nei bambini di scuola materna, in un lieve ritardo del linguaggio o nell'incapacità di pronunciare alcuni suoni.

Fino a qualche tempo fa si conosceva solo la dislessia, poi, con il passare del tempo, sono emersi anche altri tipi di disturbi dell'apprendimento e su alcuni di essi (come la disprassia) aleggia ancora grande disinformazione anche da parte degli esperti.

Quali sono le cause della dislessia e degli altri DSA?

Gli esperti ormai concordano sulla natura genetica di questi problemi. E i problemi psicologici spesso legati a questi disturbi sarebbero una conseguenza e non la causa.

Quindi, anche se i genitori spesso sovraccaricano i figli di aspettative relative alle performance scolastiche, anche se la scuola sembra aver preso ritmi sempre più accelerati, resta il fatto che con un DSA si nasce e l'importante è riconoscere il problema e trattarlo tempestivamente grazie all'aiuto di un professionista serio.

Trattare la dislessia, ad esempio, è possibile, anche se non si può risolvere il problema completamente. Si tratta di un disturbo di natura neurobiologica che non può essere curato, ma i logopedisti oggi hanno interessanti ed efficaci strumenti a loro disposizione per poter offrire al bambino terapie adeguate che lo aiutino ad imparare a leggere in modo graduale.

Disturbi specifici dell'apprendimento normativa

Il fatto che si parli sempre più spesso di DSA ha fatto sì che ultimamente qualcuno si sia domandato se non si stia esagerando e se non ci sia un'eccessiva faciloneria nel classificare come disturbi dell'apprendimento semplici difficoltà legate alla capacità del singolo bambino. Difficoltà che potrebbero essere colmate solo con un po' di impegno e pazienza in più.

In realtà l'Associazione Italiana Dislessia precisa che stando ai dati scientifici nazionali e alle Linee Guida pubblicate dall'Istituto Superiore di Sanità, la diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento dovrebbe riguardare il 3,5% dei bambini in età scolare, mentre invece solo l'1% di essi (quindi un bambino dislessico su quattro) riceve una diagnosi certa e una terapia adeguata. Insomma di dislessia si parla molto di più rispetto al passato e quindi sembra che solo oggi i bambini siano diventati dislessici o debbano confrontarsi con un DSA. Invece semplicemente ci si è solo accorti che il problema esiste, anche grazie all'introduzione delle nuove norme della legge 170 del 2010 che riconosce la disgrafia/disortografia e la discalculia quali disturbi del segno grafico, di ortografia e dell'area del calcolo, interviene per evitare isolamenti e frustrazioni a bambini nell'attività scolastica e quotidiana e prevede anche una specifica necessità di preparazione per i docenti.

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