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Come sviluppare l'intelligenza nei bambini

di Redazione PianetaMamma - 19.07.2012 Scrivici

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La chiamano intelligenza generale: come coltivarla nei bambini e nei giovani

di Jessica Cancila

"Più potente è l'intelligenza generale, più grande è la sua capacità di trattare problemi specifici" (E. Morin)

Negli ultimi decenni sono state proposte teorie interessantissime sulle intelligenze multiple: l'idea è quella che nessuno di noi è valutabile in termini di un'unica intelligenza, perchè siamo dotati di molti potenziali che possiamo sviluppare anche ad ottimi livelli, se abbiamo le opportunità educative adeguate. Lo studioso E. Morin (LEGGI)) invita a coltivare nei giovani e nei bambini, in particolare, quel tipo di intelligenza chiamata "intelligenza generale".


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L'intelligenza generale è la capacità di affrontare le situazioni con curiosità e creatività, risolvendo i problemi in modo mirato, ma utilizzando tutte le conoscenze che abbiamo a disposizione. A ben vedere, si tratta di una capacità che i bambini dimostrano in modo intuitivo e naturale e che l'educazione e, in particolare, l'educazione scolastica, deve cercare di accrescere e sviluppare, mentre purtroppo accade spesso il contrario.

I nostri bambini e le nostre bambine hanno diritto a crescere sviluppando tutto il loro potenziale, e l'intelligenza sintetica è la capacità necessaria a integrare le loro capacità e a metterle in relazione tra loro e con gli altri.


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Quali sono alcuni passi che possono aiutare lo sviluppo dell'intelligenza generale nei bambini? Vediamo quattro elementi necessari, utilizzando come metafora quella dell'albero.

1- Il contesto. É importante leggere i fatti nel loro contesto. La metafora dell'albero ci può aiutare ad illustrare ai bambini il rapporto che c'è tra un tipo di pianta e il suo ambiente: dove c'è molto vento non crescono piante alte, ma piccoli arbusti; dove c'è poca acqua, le piante devono imparare ad usarne poca (molte immagini a questo link ). Così accade per le parole, che possono cambiare significato da un testo all'altro. Così accade alle idee e alle conoscenze, che cambiano con i popoli e la storia.

2- Il globale. E' importante riflettere con i bambini sul rapporto tra le parti e il tutto: come un albero è fatto di tante parti, con funzioni diverse, così ad esempio più essere pensato un testo scritto, un tema. Invece della 'scaletta', potrebbe essere utile usare come metafora l'albero, perchè le sue parti sono in relazione gerarchica e strutturata: c'è un tema centrale, portante (il tronco); ci sono gli antefatti, le cause (le radici); ci sono poi i rami principali, quelli minori e infine i dettagli o le conseguenze (le foglie, i fiori). Nessuna conoscenza è isolata, ma si deve "ricomporre il tutto per conoscere le parti." E viceversa.

3- Il multidimensionale. L'essere umano, la natura e la società non sono mai analizzabili su un unico piano: se si commette quest'errore, ad esempio facendo scelte guidate da un'unica disciplina (E. Morin cita l'economia), si possono avere conseguenze negative su molti altri settori della vita di tutti. Anche in questo caso, le piante possono essere una buona metafora perchè possono essere visti contemporaneamente come parte dell'ambiente naturale, animale e umano. Infatti all'ambiente danno ossigeno, agli animali ombra e rifugio, agli esseri umani legname e cibo.

4- Come spiegare la complessità. Il rapporto tra le cose è sempre più complesso e multidirezionale: l'inquinamento prodotto dall'essere umano danneggia gli alberi e l'ambiente e questo può produrre gravi conseguenze per l'essere umano stesso, così come è vero il contrario ed possibile, anche con i nostri semplici comportamenti quotidiani, migliorare la salute del nostro ambiente e, così, anche la nostra (Capitan Sostenibile, ovvero non bisogna essere supereroi per salvare il Pianeta! Mini libro gratuito da richiedere qui).


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