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Come insegnare ai bambini a raccontare una storia

di Redazione PianetaMamma - 19.07.2013 Scrivici

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La giornata dei bambini è molto ricca: come aiutarli a raccontare e comunicare emozioni ed eventi?

di Jessica Cancila

Oggi impariamo a: raccontare una storia

“Noi siamo un racconto
Anonimo

Può sembrare facile: raccontare una storia. Ma anche questa è una competenza che si impara, con l'esempio e con l'esperienza, e c'è sempre la possibilità di migliorare. Alcuni studi hanno visto una correlazione tra le narrazioni quotidiane e il profitto scolastico dei bambini: nelle famiglie in cui si ha l'abitudine di interagire con i figli lasciando loro lo spazio per raccontarsi, si realizza una piccola palestra che permette di far pratica di alcune abilità che sono poi utili nelle interazioni sociali e che spesso vengono richieste a scuola. La narrazione, ad esempio, serve da modello per scrivere un tema o per rispondere ad un'interrogazione.


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Un'attività che si può fare con i bambini è quella di cogliere ogni occasione, ad esempio una passeggiata o una gita, per chiedere al bambino alla bambina di raccontare quello che è successo, facendo attenzione alla forma e non solo ai contenuti.

Prima di vedere in dettaglio come si può giocare con le storie, ci sono alcune raccomandazioni importanti da fare: bisogna fare attenzione a non usare sempre le stesse domande che, per la loro ripetitività, perdono il valore originario e diventano dei riti, a cui i bambini a volte non vogliono rispondere o a cui imparano a dare risposte altrettanto rituali. E' il caso della domanda “cosa avete fatto stamani a scuola?” Un rito che può anche diventare una vera e propria trappola comunicativa per bambini e genitori .

Un'altra raccomandazione riguarda le correzioni: quello che ci proponiamo di fare attraverso gli esercizi proposti in questa rubrica è di esercitare la consapevolezza metalinguistica dei bambini, la loro capacità di capire, usare e analizzare il linguaggio in relazione alle diverse situazioni. In quest'ottica, le correzioni esplicite non servono: è preferibile, invece, esercitarsi in tutte le direzioni possibili. Inoltre, le correzioni possono inibire la spontaneità dei bambini: è più produttivo mostrare loro esempi sempre nuovi e chiedere il loro stesso parere sulla storia che li ha emozionati di più o che a loro giudizio è stata più chiara o più efficace. Affinando l'abilità di giudizio, saranno loro stessi a correggersi e a migliorarsi, nel tempo.


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La narrazione, tra le diverse forme di comunicazione, riveste un posto importante perchè permette di condividere le esperienze e le emozioni. Il tempo dedicato a parlare e a giocare con i bambini in modo concentrato e profondo, al di fuori delle attività frenetiche della vita quotidiana, è un bene prezioso che aiuta a stabilire un attaccamento sicuro e una relazione gioiosa e fiduciosa tra adulti e bambini.

Le non-regole di questa settimana per “Raccontare”

Cosa
Giochiamo a....  Raccontami!
Quante cose accadono ad un bambino in una giorno ? La scuola, gli amici, i nonni, le passeggiate, lo sport. Ognuna di queste attività può dare spunto ad un piccolo racconto e spesso, a tavola, la conversazione familiare si apre proprio con una domanda su “che cosa avete fatto a scuola?”

Chi
La narrazione delle storie, soprattutto di storie personali, ha un grande valore nella condivisione di esperienze e affettività tra adulti e bambini. Raccontare e raccontarsi è un elemento importante per costruire non solo narrazioni, ma anche relazioni, ricordi, emozioni.
Inoltre, la narrazione, oltre a questa fondamentale valenza relazionale, ha anche una valenza propedeutica alle competenze scolastiche e per questo può essere un'abilità importante da esercitare anche negli asili, in età prescolare.

Dove
La narrazione richiede concentrazione e ascolto ed è quindi adatta a luoghi e situazioni raccolte, come ad esempio il momento del pranzo in famiglia. Si possono però trovare tante altre occasioni in cui raccogliersi e ascoltarsi, meglio se disposti alla stessa altezza e senza distrazioni. Leggere libri è una modalità importante per condividere storie ed esempi di narrazioni, anche se la lingua scritta è per molti aspetti diversa da quella parlata e per questo è importante esercitare il parlato in modo specifico.

Perchè
Insegnati e genitori possono svolgere un ruolo importante nel migliorare le narrazioni dei bambini, aiutandoli a sviluppare una competenza utile per l'interazione e la scolarizzazione.  Il sostegno dei genitori può essere dato attraverso l'esempio, la lettura, la riformulazione, i commenti, le domande e le richieste di ulteriori dettagli, aiutando i bambini a capire quante cose possono entrare a fare parte di una storia.

Come
• L'osservazione degli altri è il primo modo con cui i bambini imparano e, quindi, il primo insegnamento viene dall'esempio: cercate di condividere con i bambini il racconto di alcuni avvenimenti della vostra giornata o del vostro passato, rispettando i tempi e gli interessi dei bambini e non interagendo con loro come con altri adulti o per dar sfogo ai propri sentimenti.

•  L'esempio della narrazione può far nascere spontaneamente la narrazione anche nei bambini, ad esempio se siete voi per primi a raccontare cosa avete fatto durante la mattinata a lavoro o durante il tragitto verso la scuola sarà più spontaneo per i bambini iniziare il racconto della loro mattinata.

•  Con i bambini piccolissimi, un gioco molto efficace e divertente per ricordare le sequenze di eventi è quello di inventarsi una storia o recitare una filastrocca che abbia come protagonista o come tassello di una sequenza le dita della mano.

• Le narrazioni orali possono essere fatte con o senza l'aiuto di alcuni materiali. Ad esempio, dopo una gita, si possono fare  una serie di disegni da unire in un piccolo libro, in modo da rispecchiare la sequenza degli eventi accaduti. Si possono fare delle fotografie oppure raccogliere dei piccoli oggetti che aiutino a ricordare gli eventi e, possibilmente, la sequenza in cui questi sono avvenuti.

• Si può chiedere ai bambini di raccontare lo stesso episodio a persone diverse, ad esempio a persone che erano presenti e ad altre che non lo erano, per far esercitare competenze diverse.

•  Gli adulti possono intervenire durante la narrazione non per correggere, bensì per sostenere il discorso, ad esempio con domande circostanziate: “Poi quando è arrivata la maestra che avete fatto?”

•  Gli adulti possono intervenire attraverso le riformulazioni, cioè domande di chiarimento in cui sia presente la forma corretta o completa dell'espressione detta dal bambino. Ad esempio, in caso di parole pronunciate male o sbagliate oppure nel caso di espressioni gestuali “Poi Elena ha fatto così”, si può intervenire chiedendo: “Ha fatto un giro su stessa?”

• Possono esssere utili gli inviti a proseguire il racconto, ad aggiungere dettagli, dicendo ad esempio “E tu come ti sei sentita? Sei stata contenta?”

• Per sviluppare la capacità dei bambini di riflettere sulle storie, si possono fare delle domande molto semplici, che mettano in evidenza alcuni particolari di una storia. Ad esempio,  “Hai sentito che bello il nome del paese dov'è nata la nonna?”

Materiali Utili:

Letture:

La comunicazione affettiva tra il bambino e i suoi partner
Riva Crugnola C.
Raffaello Cortina Editore, 1999
Linguaggio e cultura: Lo sviluppo delle competenze communicative
Ochs, E. Edizione italiana a cura di Alessandra Fasulo e Laura Sterponi
Carocci,2005
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