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Coccole, baci e abbracci fanno bene ai bambini

di Redazione PianetaMamma - 31.03.2020 Scrivici

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Perché le coccole e il contatto sono importanti per i bambini, soprattutto in questo periodo di paura e isolamento

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L'importanza di coccole e abbracci per i bambini

Un semplice abbraccio può fare moltissimo: nasciamo in un abbraccio ed è proprio questo il conforto che cerchiamo quando ci sentiamo tristi, spaventati o soli. E in un particolare momento storico nel quale la pandemia da Coronavirus ci ha costretto ad una quarantena, gli abbracci rivestono una valenza quasi simbolica. Non possiamo più toccarci o abbracciarci, e proviamo a farlo da lontano con parenti, amici, persone care. Ma per i bambini l'abbraccio è il porto sicuro nel quale sciogliere paure e disagio, e le coccole di mamma e papà non dovrebbero mai essere lesinate, a maggior ragione in questo periodo.

Come spiega la nostra psicologa Isabella Ricci:

I bambini sono naturalmente affettuosi e profondamente sociali nei confronti delle persone significative che si occupano di loro. Questo anche perché all’interno della relazione di accudimento madre-bambino la fisicità ha un ruolo prioritario: tenere in braccio il neonato, manipolarlo, nutrirlo al seno, sono solo alcune delle più comuni attività che comportano un profondo contatto fisico. Molte mamme sanno che molto spesso per calmare il pianto del bambino è sufficiente avvicinarsi alla sua culla e prenderlo in braccio, magari dondolandolo o accostandolo al cuore. L’esperienza del contatto è infatti un aspetto fondante della sicurezza, dà una misura concreta della presenza dell’altro nel momento del bisogno.

L'effetto benefico degli abbracci

L'abbraccio favorisce lo sviluppo dei bambini, e sortisce dei veri e propri effetti terapeutici nell'essere umano. Diversi studi hanno dimostrato che l'abbraccio, la coccola e il contatto pelle a pelle scatenano nell'organismo una cascata ormonale in grado di promuovere sensazioni di benessere. In particolare l'abbraccio favorisce la produzione di ossitocina, l'ormone della felicità, che rafforza l'autostima, la sicurezza in se stessi e riduce l'ansia.

Ma l'abbraccio è anche un potente tranquillante naturale: quante volte i nostri bambini hanno paura, hanno fatto un brutto sogno o sono dispiaciuti. Noi adulti, dall'alto del nostro pragmatismo, cerchiamo subito di offrire risposte e soluzioni immediate, quasi sempre concrete.

Ma ci siamo mai resi conti di quanto sia sufficiente solo un abbraccio? I bambini cercano conforto e sicurezza tra le nostre braccia e non sono importanti le parole che diciamo loro, quanto il calore che trasmettiamo con il nostro amore.

L'abbraccio, terapia durante la quarantena

In questo momento storico nel quale ci ritroviamo chiusi in casa con i nostri bambini cerchiamo di mantenere quanto più possibile una routine lavorativa, di studio e di gioco, ma di certo il tempo non manca per poter dare una dose extra di coccole e baci ai nostri figli.

"Mamma mi fai le coccole?": i bimbi più piccoli possono chiederlo più volte al giorno e non dovremmo evitare queste manifestazioni d'affetto, soprattutto se noi stessi ci sentiamo un po' stressate o tristi. Il potere di un bacio o una coccola dei bambini è davvero terapeutico e scioglie tensioni e pensieri negativi.

E anche i più grandicelli, in questa quarantena da Coronavirus, possono manifestare il bisogno di un maggiore contatto fisico con mamma e papà. Magari fanno i "duri", ma ci sono momenti, durante la lunghissima giornata in casa, in cui li vediamo pensierosi e forse un po' preoccupati ed è lì che una coccola della mamma o un abbraccio del papà possono fare la differenza e far tornare un pizzico di serenità.

Cathy Guttentag, PhD, pediatra presso la McGovern Medical School e psicologa infantile, spiega che i bambini possono vivere la quarantena ed esprimere i propri sentimenti in maniera differente:

I bambini possono mostrare ansia o paura in modi diversi a seconda della loro età e dei loro soliti stili di gestione dello stress. Alcuni bambini possono mostrare ansia facendo molte domande e cercando rassicurazione, o semplicemente mostrando un maggiore attaccamento ai loro genitori rispetto al solito. Altri potrebbero essere più irritabili del solito e non voler parlare delle loro paure ed emozioni, infine quelli più grandi potrebbero usare l'umorismo per fare battute e dimostrare di potercela fare, come gli adulti.

Tutti noi, quindi, stiamo probabilmente sperimentando, in questo periodo, un particolare attaccamento da parte dei nostri bimbi verso di noi e proprio abbracci, baci e coccole sono il rimedio più efficace per sciogliere le paure e la tristezza. In un abbraccio possiamo allontanare la nostalgia che i nostri bimbi provano per il mondo che c'è fuori e che in questo momento non può essere raggiunto.

Le nostre coccole scacciapaura

I miei bambini, 5 e 11 anni, non fanno eccezione e gestiscono l'isolamento sociale in maniera diversa. Il primo è sempre stato un po' pigro, amante delle coccole, e oggi le sue attività giornaliere sono frequentemente interrotte da momenti in cui mi chiede quelle che lui definisce "ciacie"; vuole che lo stringa a me perché ha bisogno di una rassicurazione anche fisica. Il più grande finge di star vivendo un periodo di vacanza extra, fa i compiti, fa sport ed esercizi in casa e chatta con gli amici, ma la sera è come se tutta questa adrenalina e queste emozioni si sciogliessero e, quando si mette a letto, mi chiede abbracci e coccole.

Qualsiasi sia il vostro caso, ricordate che le coccole e gli abbracci sono straordinariamente terapeutici non solo per i piccoli ma anche per noi genitori: siamo estremamente fortunati di poter stringere i nostri bimbi, dal momento che siamo lontani da qualsiasi altro affetto.

Fonti

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