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San Giorgio e il drago: come raccontarlo ai bambini

di Francesca Capriati - 23.04.2012 Scrivici

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Il 23 aprile si festeggia san Giorgio, uno dei santi più amati dai bambini, impressionati dalla sua vittoria contro il drago

Il 23 aprile si festeggia san Giorgio, uno dei santi più amati dalla chiesa cristiana e patrono di Ferrara, Reggio Calabria e Campobasso.

Ma chi era san Giorgio?
Non esistono notizie certe sulla vita di san Giorgio e alcuni mettono in dubbio la sua stessa esistenza. Secondo alcune opere apocrife Giorgio era originario della Cappadocia (l'attuale Turchia) e nacque verso l'anno 280. Educato ai valori della religione cristiana, entrò nel servizio militare e, dopo essersi trasferitosi in Palestina, si arruolò nell'esercito dell'imperatore Diocleziano, comportandosi da valoroso soldato. Quando però Diocleziano  convocò 72 re per decidere che misure prendere contro i cristiani, Giorgio decise di donare ai poveri tutti i suoi averi, e si confessò cristiano davanti alla corte. A quel punto ebbe inizio il suo lungo martirio: secondo la leggenda venne battuto, sospeso, lacerato e gettato in carcere dove ebbe una visione di Dio che gli predisse sette anni di tormenti, tre volte la morte e tre la resurrezione. L'iconografia cristiana lo ritrae spesso in scene di martirio finchè, tagliato in due con una ruota piena di chiodi e spade, Giorgio risuscita operando la conversione del magister militum Anatolio e di tutti i suoi soldati, nonchè dell'imperatrice Alessandra
Condannato di nuovo a morte dall'imperatore Diocleziano, Giorgio viene decapitato, ma prima implora Dio che l'imperatore e i settantadue re siano inceneriti, solo dopo che la sua richiesta viene esaudita si lascia uccidere. Le sue reliquie sono conservate in una cripta sotto la chiesa cristiana greco-ortodossa di Lydda, in Israele.


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La leggenda del drago
San Giorgio è noto soprattutto per la sua vittoria contro un malefico drago. Da dove nasce questa leggenda?
Si racconta che in una città libica chiamata Selem vivesse un drago, nascosto in un grande stagno. Un drago così potente da poter uccidere chiunque incontrasse con la sola potenza del suo fiato. Per tenerlo a bada gli abitanti della città regalavano al drago due pecore ogni giorno ma quando gli animali cominciarono a scarseggiare furono costretti a sacrificare una pecora e un giovane scelto a sorte.
Un giorno fu estratta la giovane figlia del re, la principessa Silene, e nonostante il re avesse tentato con ogni mezzo di non mandare a morire la sua figliola, alla fine fu costretto a cedere alla popolazione.
La giovane si diresse verso lo stagno, ma proprio in quel momento passò di lì il cavaliere Giorgio che promise alla principessa che le avrebbe salvato la vita.
Il cavaliere non ebbe paura del drago e lo trafisse con la sua lancia, facendolo cadere a terra. Dopodichè disse alla principessa di legare con la sua cintura il collo del drago e di tornare in città. Immaginate la faccia degli abitanti quando videro tornare Selene con il drago attaccato al guinzaglio, Giorgio tranquillizzò tutti dicendo "Iddio mi ha mandato a voi per liberarvi dal drago: se abbraccerete la fede in Cristo, riceverete il battesimo e io ucciderò il mostro".
Il re e gli abitanti della città si convertirono, il cavaliere uccise il drago e lo fece portare fuori dalla città trascinato da quattro paia di buoi.



San Giorgio in Italia
San Giorgio è il santo patrono, tra le altre città, di Reggio Calabria, che lega il suo culto all'episodio che portò Reggio Calabria ad infliggere una sconfitta ai saraceni che tentavano di invadere le coste calabresi. Molte chiese della città sono dedicate a san Giorgio e nel medioevo i tre sindaci della città venivano eletti nella chiesa di San Giorgio al Corso con un solenne atto ai piedi dell'altare dedicato al Santo.
A Ferrara, città di cui san Giorgio è santo patrono, viene organizzato un palio nel quale il premio è il drappo del "santo Zorzo".
San Giorgio, a dispetto di quanto spesso si crede, non il patrono di Genova (LEGGI). Tuttavia la città ligue è molto legata a questo santo al punto tale che la Repubblica marinara genovese era identificata con l'immagine di san Giorgio e la bandiera rossocrociata. Secondo la leggenda san Giorgio si era manifestato con un'apparizione ai combattenti cristiani impegnati nel 1098 in una dura battaglia contro gli inglesi.


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San Giorgio e gli scout
San Giorgio è da sempre considerato il protettore degli Scout e delle Guide. In Italia la Festa di san Giorgio è il giorno  dedicato al rinnovo della promessa: in questi giorni vengono organizzate attività anche dalle associazioni scout non confessionali.

Il pan meino
Il giorno di san Giorgio a Milano si usava preparare uno speciale pane di miglio (GUARDA): il pan meino. Si tratta di un delicato dolce zuccherato che, secondo la tradizione, veniva preparato il giorno di San Giorgio (23 aprile per il calendario ambrosiano), data antica in cui si stipulavano i contratti per la fornitura di latte tra mandriani e lattai.


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