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Pinocchio arriva al cinema con le musiche di Lucio Dalla

di Barbara Leone - 21.02.2013 Scrivici

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Esce al cinema il nuovo film d'animazione di Enzo D'Alò sulla favola di Pinocchio: guarda il trailer ufficiale e la clip in esclusiva

Esce oggi al cinema Pinocchio, il nuovo film d'animazione di Enzo D'Alò (GUARDA LE FOTO), il regista de La Gabbianella e il gatto e Opopomoz, con le musiche del grande (ed indimenticabile) Lucio Dalla (GUARDA LE FOTO). Scritto con Umberto Marino e disegnato dall’illustratore di fama internazionale Lorenzo Mattotti, il film ripercorre le avventure del burattino di legno. A rendere unico il Pinocchio di D'Alò, le musiche originali di Lucio Dalla e le voci di Rocco Papaleo (GUARDA LE FOTO) e Paolo Ruffini (GUARDA LE FOTO).



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La favola di Pinocchio
Il falegname Geppetto si costruisce un burattino da un ciocco di legno e lo chiama Pinocchio. Non appena però gli mette le gambe, il burattino scappa in strada e viene afferrato da due carabinieri che poi, non capendo il perché della fuga, arrestano Geppetto e lo portano in prigione. Pinocchio, rientrato in casa, incontra il Grillo-parlante che lo rimprovera per il suo cattivo comportamento. Il burattino, per tutta risposta, lo schiaccia contro il muro e si mette a dormire davanti al camino: il fuoco gli brucia i piedi e Geppetto, liberato dai carabinieri, glieli ricostruisce.

Il falegname si prende cura di lui e decide di farlo studiare. Per comprargli l’abbecedario vende la sua casacca, ma Pinocchio andando a scuola vende il prezioso libro per assistere a uno spettacolo di burattini, dando l’ennesima delusione al povero Geppetto. Il burattino fa vari incontri, tra i quali Mangiafuoco che inizialmente lo vuole bruciare ma poi, intenerito, gli regala delle monete d’oro da dare al babbo. Lungo la strada, tornando a casa, Pinocchio conosce due imbroglioni, il Gatto e la Volpe, che lo deridono, lo aggrediscono e arrivano a impiccarlo. Fortunatamente però la Fata Turchina lo salva e lo accudisce, con l’aiuto del Corvo, la Civetta e il Grillo-parlante.


GUARDA IN ESCLUSIVA UNA CLIP DEL FILM:



Ma Pinocchio continua a non imparare la lezione e si mette nuovamente in pericolo, oltre a dire le numerose bugie che gli fanno crescere il naso. Segue Lucignolo nell’Isola dei Balocchi e viene trasformato in asino. Quando finalmente riesce a scappare, si tuffa in mare, ma viene inghiottito da un gigantesco pescecane. Nel suo ventre Pinocchio ritrova Geppetto che con la sua barchetta era andato a cercarlo in mare e, naufragato, era rimasto intrappolato nelle viscere del mostro marino. Pinocchio salva il padre e lo porta fino a riva dove, stremato, si addormenta. La Fata Turchina lo ricompensa, trasformandolo in bambino vero.

Il regista, Enzo D'Alò, dal 2000 ha iniziato a pensare al modo migliore e più originale per portare di nuovo la storia di Pinocchio sul grande schermo. Per quale reale motivo Collodi scrisse una storia per bambini, moralista, troppo, lui che moralista non appariva? Perché una storia per i bambini? Qual era il punto di vista della storia? Pinocchio o Geppetto, la Fatina o il Grillo? Dopo la morte del padre, nel 2003, ha deciso di analizzare la storia dal punto di vista di Geppetto.



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Il falegname, mentre costruisce Pinocchio, si rivede nel suo volto. Immagina ciò che Pinocchio vede quando lo guarda. Si accorge di trasformarsi nel padre di se stesso. Nel bambino-burattino rivede il suo passato e, anche, le aspettative perdute. Si emoziona. Ha nostalgia per le scelte che non ha mai fatto. Forse Geppetto costruisce Pinocchio nella speranza di non finirlo mai? Il suo obiettivo è il percorso, la fantasia interiore che scatena il processo di creazione: è il suo punto di vista di bambino perduto ad immaginarsi tutta la storia. Il rimpianto, la memoria, il futuro e le aspettative diventano Pinocchio. Ed è proprio questo che ritroviamo nel film.

D'Alò, quando ha iniziato a lavorare al film, ha immaginato un solo musicista in grado di interpretare le sonorità di un'opera così fantasiosa e articolata: Lucio Dalla. E con il grande artista, scomparso lo scorso anno, ha iniziato a lavorare per sviluppare i temi musicali del film.  Un lavoro di passione ed esperienza durato tre anni, durante i quali, man mano che si sviluppava e prendeva corpo il film, le musiche di Dalla si adattavano e traevano ispirazione, crescevano insieme. Il risultato è una colonna sonora è ricca ed elaborata, poetica e raffinata ma allo stesso tempo rock popolare e contaminata, hip hop, charleston e R&B, come deve essere la musica di un film rivolto ad un pubblico eterogeneo.

Il punto di partenza per i personaggi sono stati invece i disegni realizzati da Lorenzo Mattotti, che, per dare vita all’immaginario fantastico di Pinocchio, ha mescolato il realismo delle colline, delle geometrie della Toscana e della società contadina dell’epoca a una sensibilità e una freschezza tutta contemporanea, soprattutto nell’uso del colore.

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