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Cartoni "animali"

di Emanuela Cerri - 09.04.2010 Scrivici

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Chi ha figli piccoli lo sa bene: arriva prima o poi il momento in cui i bambini imparano a riconoscere gli animali. Ecco i cartoni animati con animali come protagonisti presentati da Dimmimamma

Chi ha figli piccoli lo sa bene: arriva prima o poi il momento in cui i bambini imparano a riconoscere gli animali e non perdono occasione per ripeterne il verso. È un momento che riempie di orgoglio: siamo noi stesse ad incalzare il bimbo perché faccia sentire alla nonna come fa l’elefante o perché “spaventi” la zia appena arrivata con il verso del leone.
Così si moltiplicano i libri sugli animali, Garfield e gatto Silvestro, orsi e topi fanno il loro ingresso in casa: i cartoni con animali come protagonisti fanno immediatamente cadere un profondo silenzio in casa in attesa che il piccolo dimostri di aver riconosciuto l’animale.

287La rappresentazione degli animali nei cartoni animati e nei libri non può certo essere esattamente fedele alla realtà: cambiano i colori, le dimensioni, i contesti abitativi.  L’elefante che prima era rosa ora parla in dialetto, il cane a pois a volte si veste e cammina su due zampe, i topi parlano e diventano investigatori, le città sono abitate da tanti animali diversi che parlano tra loro e si divertono insieme. Non c’è più distinzione tra Africa e Antartide: i pinguini non hanno caldo e le giraffe possono camminare sulla neve senza alcun problema. Fantasie che possono creare un pizzico di confusione.

Gli esempi? Sono davvero infiniti: dal gatto Tom al topo Jerry, dal cagnolone Scooby Doo alla gattina Hallo Kitty, da Duffy Duck a Willy Il Coyote. Un mondo di animali umanizzati, caricaturali, con doti fantasmagoriche e capaci di animare gag esilaranti, degne dei migliori cabarettisti d’avanspettacolo. Nulla a che vedere con i quadrupedi del mondo reale: che non parlano, non costruiscono oggetti e non guidano automobili.
Ve ne accorgerete quando deciderete di portare il bambino allo zoo. Mentre voi non state più nella pelle, il bambino vive l’attesa non capendo cosa lo aspetti ma captando chiaramente che sta per succedere qualcosa di importante. Superato l’ingresso... attenzione! Vostro figlio si trasformerà in un grillo (a proposito di animali), correrà da destra a sinistra urlando, indicando, sorridendo e rimanendo a bocca aperta ma - mai e poi mai - ripeterà un verso. Sì, ne rimarrà affascinato quando li ascolterà finalmente nella loro versione originale ma poi, guardandovi serio e indicando il recinto delle tigri, vi domanderà “Perché quello fa grrr come la tigre”?

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