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Il riposino pomeridiano

di Redazione PianetaMamma - 19.07.2016 Scrivici

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Il riposino pomeridiano è importante per i bambini. Come far sì che sia una sana abitudine

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Riposino pomeridiano

Nel forum della Pedagogista di Pianetamamma, si è parlato più volte del riposino pomeridiano dei bambini più o meno piccoli. Farlo fare? Perchè molti bambini non ci possono rinunciare e altri non ne vogliono sapere?

Ecco il messaggio di una nostra utente

Salve sono Michela mamma di Raissa che tra 3 giorni compirà 8 mes, avevo un quesito da porle premettendo che la bambina pranza e cena con minestrine varie mentre colazione merenda e prima di dormire prende il latte materno.Tutte le mamme che conosco e anche quelle qui sul forum mi hanno detto che i loro bambini riposano minimo 2 ore il pomeriggio dopo mangiato e io allora mi domando se è normale che Raissa dorma solo mezzora la mattina dalle 11 alle 11:30 mezzora il pomeriggio dalle 14 alle 14:30 massimo 15 e mezzora la sera dalle 19 alle 19:30 per poi dormire la notte svegliandosi 1/2 volte.Sò che per loro il sonno è fondamentale e ho paura che le manchi però è una bambina serena che si sveglia ridendo e giocando subito. Grazie del suo parere. Michela

Ed ecco la risposta della Pedagogista

Premesso che il sonno è fondamentale e che ognuno ha i suoi orari, vedrai che molto presto anche la tua regina abbandonerà il riposino mattutino per dormire più tempo il pomeriggio.

Mi sembra però che i suoi ritmi sonno-veglia siano perfetti per l'età che ha.Cerchi di creare una routine per la nanna, sia di pomeriggio che di sera, prenda un carillon, adagi la bimba nel lettino, le faccia tante coccole ma senza tirarla su o darle il seno. ambiente sereno (senza telefono o tele), luce attenuata, non troppo buio, a tanta, tantissima pazienza.

In genere fino ai tre anni il bambino ha bisogno di recuperare le energie con un sonnellino dopo pranzo.

I nostri ritmi fondamentali si dividono infatti in due periodi di sonno: il primo, più importante, di notte; il secondo, come recupero, a metà giornata.

Numerose ricerche dimostrano che la pennichella fa bene sia per agli adulti che ai bambini. E' emerso infatti che dormire per un certo lasso di tempo nel pomeriggio produca numerosi effetti positivi sul cervello, migliorando la memoria e la capacità di concentrazione e permettendo di recuperare il senso di benessere.

Le ricerche dimostrano che durante la giornata, in particolare nella fascia oraria che va dalle 14 alle 16, si verifica un fisiologico abbassamento della capacità di attenzione e vigilanza.

E’ giusto dunque che un bambino dorma di pomeriggio

Il sonnellino pomeridiano quindi è indispensabile all’equilibrio di ogni bambino piccolo, perché serve a rigenerare le energie e permette al bambino di ritemprarsi e di affrontare con energia e buonumore il resto del pomeriggio fino all’ora di cena. Inoltre il sonno ha una funzione di apprendimento, serve cioè a rielaborare le informazioni apprese durante il giorno, migliora la memoria e la capacità di concentrazione e permette di recuperare il senso di benessere. Quindi eliminare il pisolino nella giornata di un bambino piccolo potrebbe essere controproducente.

I tempi giusti del sonnellino pomeridiano

Come si legge su questo forum In genere fino ai tre anni di età i piccoli sentono il bisogno del riposino pomeridiano, ma non c’è una età precisa per “smettere”: alcuni piccoli rinunciano prima, altri vogliono farlo ancora a sei-sette anni. Lo stesso vale per la durata del sonnellino: c’è chi è già “carico” dopo un’oretta, e chi invece dopo due o tre ore dorme ancora beatamente. Di solito i bambini si autoregolano e se continua a dormire vuol dire che ha bisogno di recuperare energie.

L’unica accortezza valida per tutti è quella di non far addormentare il piccolo dopo le quattro-le cinque del pomeriggio, ma fare iniziare presto il riposo, sfruttando il momento di stanchezza che il bimbo avverte subito dopo pranzo e che fa capire con segnali inequivocabili: si strofina gli occhi, diventa capriccioso, non risponde alle proposte di nuove attività.

L'ideale poi sarebbe permettergli di svegliarsi spontaneamente, ma se il riposo pomeridiano è eccessivamente prolungato potrebbe essere causa di insonnia notturna o potrebbe ritardare l’ora della nanna la sera. In questo caso non bisogna proibire al bambino di dormire (potrebbe arrivare all’ora di cena troppo stanco e con poca voglia di mangiare), ma si può svegliare il bambino utilizzando però metodi “dolci”: il bimbo infatti potrebbe essere in una fase di sonno profondo e reagire irritato.

Per il riposino pomeridiano è importante che il bimbo riposi nel suo lettino, dove passa la notte; così facendo il piccolo comprende da subito che quello è il luogo della nanna e che quando la mamma lo adagia lì è arrivata l’ora di dormire. A differenza della sera però è consigliabile non fare buio nella stanza, ma lasciare il piccolo al massimo in una leggera penombra per abituarlo a dormire anche con la luce e per aiutarlo a distinguere il giorno dalla notte.

Anche per il pomeriggio possono essere utili dei piccoli rituali per favorire l’addormentamento, ma poi è bene lasciare che il piccolo si addormenti da solo.

Se per vari motivi (una festa, una gita, una visita di un parente) il sonnellino pomeridiano dovesse saltare, in questo caso per una volta si può anticipare di circa un’ora, un’ora e mezza la cena e il sonno notturno del bambino. Il piccolo infatti molto probabilmente si sentirà stanco prima del solito e avrà poco appetito; allora è meglio assecondare il suo bisogno di riposo piuttosto che forzarlo ad arrivare fino all’ora consueta.

Se al contrario il bimbo non ha voglia di dormire l’importante è che si instauri un momento di calma, di pausa: anche se non dorme, il piccino deve starsene nel suo lettino o in un posto comodo dove potrà stendersi in qualunque momento e giocare tranquillamente.

Molte volte il sonnellino pomeridiano diventa più importante per la mamma che per il bambino, perché ha disposizione piccoli ritagli di tempo da dedicare a se stessa o utili per sbrigare alcune faccende quotidiane che non riesce a svolgere quando il bambino è sveglio.

E’ importante capire quando il piccolo non ha più bisogno del pisolino e in tal caso non si deve costringere il bambino ad andare a dormire per forza, perché se intorno ai due-tre anni il bambino abbandona l’usanza del pisolino, è solo l’espressione di un cambiamento fisiologico che va rispettato.

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