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Torna l'ora solare: quali sono gli effetti sui bambini e come aiutarli

di Barbara Leone - 20.10.2023 Scrivici

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Ora solare effetti sui bambini | Tra sabato 28 ottobre e domenica 29 ottobre 2023 torna l'ora solare. Cosa comporta questo cambio nei bambini? Consigli per evitare i disagi

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Ora solare effetti sui bambini

Nella notte tra sabato 28 ottobre e domenica 29 ottobre 2023 torna l'ora solare. Si devono quindi spostare indietro di un'ora le lancette dell'orologio. Questo vuol dire che domenica si potrà dormire un'ora di più (sempre che i bambini ce lo permettano). Ma l'ora in più di sonno purtroppo non basta per permettere al nostro orologio biologico, e soprattutto a quello dei bambini, di abituarsi al cambiamento senza disagi.

Il passaggio dall'ora legale all'ora solare potrebbe creare dei problemi (una sorta di effetto jet lag), soprattutto nei bambini che vanno a scuola. Nei neonati i disagi possono essere minori, soprattutto perché ancora non hanno una routine precisa sull'orario dei pasti e del sonno. Ecco qualche consiglio per evitare il più possibile i disagi nei bambini.

Come abituare i bambini al cambio dell'ora?

Il cambiamento dell'ora può causare maggiori disagi nei bambini, rispetto agli adulti, perché i bambini sono molto abitudinari negli orari dei pasti e del sonno e hanno minori capacità di adattamento. Per evitare che i più piccoli risentano di questo cambiamento è importante quindi iniziare a prepararli con qualche giorno di anticipo. Iniziare a posticipare leggermente le varie attività della giornata, come ad esempio gli orari dei pasti, già alcuni giorni prima la data del cambio dell'ora.

Secondo Oliviero Bruni, direttore dell’unità di neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma,

gli eventuali problemi di sonno legati al cambio dell’ora riguardano essenzialmente i bambini in età scolare, che hanno giornate con ritmi ben definiti, mentre non toccano l’equilibrio dei neonati, che hanno delle loro abitudini molto diverse. I bambini potrebbero soffrire nei primi giorni di problemi di insonnia, andando a dormire un'ora dopo rispetto alle loro abitudini degli ultimi mesi oppure addormentandosi (e svegliandosi) un'ora prima rispetto al solito. Bisogna quindi cercare di farli abituare gradualmente al nuovo orario. Lo stesso discorso può valere per il pranzo.

Nei giorni precedenti al cambiamento dell'ora si può iniziare posticipando i classici "appuntamenti" della giornata del bambino di 10 minuti per volta, in modo da arrivare in maniera graduale al nuovo orario.

Il dottor Bruni ha spiegato anche il "segreto" per assicurare un sonno tranquillo ai bambini:

Ogni bambino ha delle caratteristiche individuali che lo rendono diverso dagli altri anche nel sonno, ma una regola da insegnarli è quella dell'autonomia al momento di addormentarsi. È importante che il riposo del bambino non sia legato alla presenza della mamma e del papà o che il piccolo non dorma solo se ha il ciuccio: bisogna insomma che sia in grado di autogestirsi, perché questo giova anche al sonno dei genitori. Fondamentale anche è provare ad assecondare il più possibile i suoi ritmi di veglia e sonno, provando magari a modificarli a poco a poco. Una tecnica che può funzionare è quella della presenza del genitore nella stanza che però non interagisce col bambino, in ogni caso meglio non lasciare il piccolo piangere a lungo.

Ora solare: i disturbi nei bambini

Tra i disturbi più frequenti nei bambini per il ritorno dell'ora solare ci sono sicuramente l'irritabilità ed i disturbi nel sonno. I bambini, la sera, potrebbero aver sonno o addormentarsi prima del solito. Al contrario la mattina potrebbero svegliarsi prima. E questo scombussolamento di orari potrebbe portare un po' di stanchezza e sonnolenza durante il giorno.

Stesso discorso vale per il momento dei pasti: potrebbero aver fame prima, perché il loro orologio biologico è ancora impostato sul precedente orario. Per questo bisogna cercare di abituarli da alcuni giorni prima, per far risentire di meno il cambiamento. Se i bambini appaiono più nervosi del solito, cercate di essere pazienti e di non rimproverarli troppo. Ogni bambino ha i suoi tempi per abituarsi al cambiamento. Ci sono bambini che non mostrano alcun tipo di disagio ed altri che al contrario ne risentono molto.

 

Ora solare: come aiutare i bambini

Al mattino, quando i bambini si sveglieranno, il sole sarà già sorto e al pomeriggio farà buio prima con inevitabili conseguenze sull'umore. Non c'è dubbio infatti che la luce solare regali energia e voglia di muoversi, ma proprio per questo gli esperti consigliano di far stare i bambini all'aria aperta il più possibile, godendo appieno della luce naturale. Un aiuto può arrivare anche dall'alimentazione: è infatti consigliabile far mangiare ai piccoli riso, pane, pasta, formaggi o offrirgli latte caldo, che li rilassa. Evitare invece il cioccolato, un alimento eccitante, che potrebbe far aumentare i disturbi. L'alimentazione deve essere ricca di vitamine, magnesio e potassio, capaci di dare una carica energetica. Se i bambini sono abituati a fare il riposino pomeridiano, potrebbe aiutarli per riprendersi dalla stanchezza del cambio dell'ora. Occhio anche all'ambiente in cui si dorme: deve essere correttamente aerato e con una temperatura che si aggira intorno ai 22 gradi.

Alcuni pediatri consigliano invece di continuare a far mantenere al bambino gli stessi orari, nonostante il cambio. Quindi se mangia alle 12.00, deve continuare a mangiare alle 12.00, anche se ha fame prima. Oppure se la sera va a letto alle 21.30, deve continuare ad andare a dormire a quell'ora, anche se ha sonno prima. È un approccio diverso, rispetto al consiglio di farli abituare gradualmente. L'ideale è cercare di capire cosa sia meglio per il proprio bambino e comportarsi di conseguenza. Molti bambini, se hanno sonno e non possono andare a dormire, diventano nervosi. Allora in questo caso conviene rispettare le esigenze del piccolo e, magari, anticipare l'orario della nanna. In ogni caso, se anche dovesse esserci qualche disagio legato al ritorno all'ora solare, non c'è da preoccuparsi perché si tratta comunque di disturbi passeggeri che spariranno nel giro di qualche giorno o al massimo qualche settimana.

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