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"Si mangia!": il metodo Estivill per bambini che non mangiano

di Redazione PianetaMamma - 29.05.2009 Scrivici

Dopo i consigli per fare la nanna, Estivill ha elaborato un metodo anche per aiutare a mangiare i bambini inappetenti, in un altro suo libro piuttosto celebre “Si mangia! Metodo Estivill per insegnare a mangiare”

Quando si diventa genitori si è alla ricerca di metodi “perfetti” per fare la nanna, metodi per risolvere i problemi del cibo, metodi per togliere il pannolino, metodi per insegnare ogni cosa: parlare, camminare, gattonare.
Libri, programmi televisivi, esperti del settore, ognuno ci vuole convincere del suo metodo. Ma quale è il metodo migliore? E abbiamo veramente bisogno di un metodo?

Nella società contadina basata sul sostegno reciproco e su una rete di aiuti, le neomamme si facevano guidare nel bene e nel male interamente dalle loro madri, sorelle e parenti. La crescita dei bambini era affidata a tutte le donne e il saper badare ai figli era una conoscenza comune. Nella società moderna questa rete di contatti viene spesso meno; inoltre si fanno figli sempre più tardi e si inizia la ricerca dell’esperto per conoscere il Metodo Perfetto.

Qual è la reazione istintiva di un genitore che vede il figlio effettuare uno stoico sciopero della fame? Certamente quella di preoccuparsi, e insistere per farlo mangiare. Si passa da un sistema istintivo all’altro, preparando manicaretti, mascherando i cibi rifiutati in forme più accattivanti, insistendo per fargli mangiare almeno un boccone. Più ci si impegna in queste imprese, più si ottiene l’effetto opposto a quello desiderato.

A volte è veramente difficile sapere come muoversi e in alcuni casi forse un metodo può aiutare  ad avere delle linee guida da seguire.
Un metodo in primo luogo deve essere una tecnica in linea con il nostro modo di pensare e sentire e con il nostro essere genitori. Sì andare alla ricerca non di un metodo perfetto, ma il metodo migliore per ciascuno di noi
Quando abbiamo affrontato il tema del sonno, in un precedente articolo vi ho consigliato libro di Eduard Estivill “Fate la nanna”, dove l’autore spagnolo illustra il suo “metodo” per indurre i bambini a dormire con regolarità.

Estivill ha elaborato un metodo anche per aiutare a mangiare i bambini inappetenti, in un altro suo libro piuttosto celebre “Si mangia! Metodo Estivill per insegnare a mangiare” - Feltrinelli editore.
Il “metodo” Estivill per far mangiare i bambini è un “metodo” che viene presentato come “rigoroso” in cui il rigore, la ripetitività degli eventi, la possibilità di previsione non potrebbero essere più lontani! Quindi laddove promette di funzionare con certezza  prossima al 100% dei casi è una falsa promessa. In breve il metodo prevede:

1) Apparecchiare bene, soprattutto il posto a tavola del bambino, anche se si tratta del vassoio del seggiolone, e mettere in tavola il pranzo. Chiamiare a tavola il bambino inappetente e descrivere cosa c’è per pranzo, spiegandogli magari gli ingredienti di base. Mettersi a mangiare, aiutandolo, con calma ed affetto… il bambino non vuole mangiare e tiene la bocca chiusa spostado il cibo? Cercate di rimanere calmi anche se è difficile e non insistete per più di 3 minuti.
A questo punto, alzatevi e sparecchiate

2) Lasciare passare 3 minuti circa, facendo altro e lasciando che lui faccia altro poi rimettere in tavola il pasto, come se prima non fosse accaduto nulla e rimettersi a mangiare. Qualche bimbo mangerà qualcosa, altri rimaranno ancora a bocca chiusa. Senza ansia e panico ma sempre con calma, provare a mangiare per 4 minuti questa volta e poi si risparecchia;

3) Lasciare passare 4 minuti, dedicandosi ancora ad altro. Poi stessa rappresentazione. Se il bambino rimane ancora a bocca chiusa occorre tentare per 5 minuti poi, comunque, si sparecchia definitivamente. Il terzo è necessariamente l'ultimo tentativo, anche perchè voi non ne potrete più. Si ripete il tutto al prossimo pasto!

Ciò che è importante dinanzi ai bambini inappetenti è non entrare nella spirale dell’ansia e dell’agitazione ogni volta che ci si siede tavola: non si ottiene altro che innescare un circolo vizioso che procura ancora più ansia ed agitazione al bambino e peggiora, ancor di più, il rapporto con il momento del pasto.
Dal metodo Estivill ai possono estrapolare due concetti essenziali, che non sono un “metodo”, bensì sono atteggiamenti da interpretare in modo costruttivo e positivo.
Primo: apparecchiare la tavola in modo ordinato e piacevole serve ad inviare un messaggio positivo al bambino, qualunque sia la sua età. Spesso i bambini inappetenti hanno difficoltà ad interrompere l’attività che stanno svolgendo per andare a tavola. Molti genitori, infatti, avranno notato che i loro bambini non mangiano se chiamati a tavola, ma mangerebbero guardando la televisione o continuando a giocare. Negli asili e nelle scuole materne, infatti, ci si prepara al pranzo con gesti sempre uguali. Si rispetta sempre lo stesso orario, ci si lavano le mani, spesso sono proprio i bambini, anche molto piccoli, a prendere tutto il necessario per preparare la tavola. E' necessario anche a casa evitare improvvisazioni e fretta e annunciare per tempo l’ora di cena. Essere calmi e regolari anche prima del pasto.
Bisogna poi tollerare anche che un pasto venga saltato. Meglio un pasto in meno di un bambino che una crisi isterica!

Dott.ssa Giuliana Apreda
Psicologa Psicoterapeuta

 

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