Il regalo di Natale? Cloni di figli e bebè finti. Non è un film ma quanto accade nella capitale.
Sappiamo bene che la scelta del regalo di Natale giusto rappresenta molto spesso un’impresa ardua; eppure c’è chi ha cercato di stupire tutti. In che modo?
Che ci crediate o meno alcune coppie romane quest’anno riceveranno in dono neonati con il cordone ombelicale, bebè di pochi mesi o un po’ più cresciuti,
cloni di figli mancati;
il problema è che si tratta di giocattoli, di un qualcosa di finto realizzato talmente bene da sembrare vero. Ed i destinatari di questi inusuali quanto, secondo me, discutibili giochi sono degli adulti.
Ed a quanto pare la ricerca di questo regalo è diventata quasi una caccia al tesoro se si considera che c’è gente
disposta a spendere anche diverse migliaia di euro pur di mettere sotto l’albero una copia perfetta di un figlio.
Giocattoli creati e curati nei minimi dettagli usando materiali ceramit o vinile pregiato, molto simile alla pelle di un bambino, lavorato con una tecnica chiamata
'reborn' (rinato, in inglese)
. Insomma qualcosa di veramente inquietante.
Sul sito dell'Ansa vengono riportate anche alcune testimonianze di donne che hanno già adottato (sì perché in questo caso non si usa il termine “acquistato”
bensì “adottato”
) queste bambole/giochi come Silvana, romana di 50 anni che in 10 anni ne ha “adottati” già tre. A quanto pare inoltre in giro per la capitale ci sono donne che
li portano in giro tenendo in fasce proprio come se fossero dei bambini veri.
Questo invece è quanto ha raccontato sempre all’Ansa Annamaria Manferdini, la titolare di un negozio di giocattoli e collezionismo a piazza Navona:
"Danno la sensazione del calore della pelle umana, con capelli e ciglia vere. Capita, raramente, anche che qualche coppia abbia chiesto di riprodurre il proprio figlio da piccolo, per ricordarlo così com'era. In quel caso abbiamo messo il cliente in contatto con alcuni artisti tedeschi: portando delle foto di un bimbo è possibile crearne le stesse sembianze"
Si dice che un bambino non sia un giocattolo ma dopo aver letto questo forse dovremmo cambiarlo in “un bambino per il capriccio di qualche genitore può anche essere un giocattolo”. E se non è follia questa …
Fonte:
Siti di creatori di bambole reborn dai quali sono tratte anche le foto di questo articolo:
http://wwwelfinalebamboledielena.blogspot.com/
http://www.ilboschettodeifolletti.it/page3.html
Martina Braganti
