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Save The Children: 650.000 bambini vivono in condizioni di povertà

di Francesca Capriati - 21.07.2011 Scrivici

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Un viaggio attraverso l'Italia che non ama i bambini: da Lampedusa fino a Milano, passando per Tivoli e l'Aquila

L’Istat rivela che sono circa 650mila i minori che vivono in una condizione di assoluta povertà. Save The children propone al Garante dell'Infanzia un viaggio attraverso l’Italia che “non ama i bambini”, toccando le zone più rappresentative di un’emergenza che colpisce centinaia di migliaia di bambini e adolescenti. Punto di partenza di questo viaggio è Lampedusa, dove sono transitati più di 1800 minori migranti, arrivati sull’isola in condizioni terribili, su barconi, molti dei quali si sono perse le tracce e molti altri hanno vissuto sull’isola in una situazione di caos e sovraffollamento inaccettabile.

Seconda tappa è il quartiere Zisa di Palermo per dare un’occhiata ai cantieri culturali – ex Officine Ducrot, un’area con 19 padiglioni e una sala cinematografica che, ristrutturata anni fa, doveva essere un centro per promuovere cultura ed educazione civica tra i ragazzi e versa oggi in un deplorevole stato di incuria e abbandono.

Il viaggio prosegue a Reggio Calabria, dove si registra la più bassa spesa pro-capite per l’infanzia: se a Trieste spendono 109 euro per ogni bambino, a Reggio Calabria non si superano i 3 euro e solo 3,5 bambini su 100 trovano posto negli asili nido.
Arrivando a Napoli ci si sofferma su un dato importante: nei quartieri Avvocata e Mercato Pedino si registra la più alta percentuale di dispersione scolastica di tutta la città nelle scuole secondarie di primo grado.



Salendo verso il Centro Italia arriviamo a L’Aquila: nelle new town Bazzano e Paganica non esistono spazi di aggregazione e svago per i giovani e la morsa della paura per il terremoto è ancora evidente, secondo i medici dell’ospedale Bambin Gesù di Roma, nel 38% dei bambini tra i 6 e i 14 anni che manifestano disturbi di tipo pisco patologico.

Sempre nell’Italia centrale, un occhio alla rotonda di Setteville, nei pressi di Tivoli, dove si registra un allarmante fenomeno di sfruttamento del lavoro minorile; uno sfruttamento che può anche avere le fattezze della prostituzione: alcuni dei 1500 minori che si prostituiscono si potranno incontrare “accompagnando una unità di strada di Save the Children a Civitanova Marche e Porto S.Elpidio, nelle Marche, dove come in altri posti la rete di protezione locale (unità di strada, case di fuga,..) invece di rafforzarsi si indebolisce per la mancanza di finanziamenti anno dopo anno”.

Arrivando a Milano, ultima tappa di questo viaggio, si può incontrare una bambina che viveva nel campo Rom di Rubattino e che nel corso dell’ultimo anno scolastico ha subito otto sgomberi mentre le sue maestre cercavano in ogni modo di tutelare il suo diritto alla scuola.

Fonte: Save the Children

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