Sul sito del
si legge questo 'inquietante articolo' che non possiamo far altro che riportare per capire cosa ne pensi la nostra utenza. Voi che parto avete fatto? Vi hanno spinte verso il cesareo anche se non c'era reale motivo o lo avete chiesto espressamente voi?
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"Malgrado il tentativo vano di arginarlo, il fiume dei cesarei è in piena. E il parto chirurgico ha il predominio quasi assoluto in molte cliniche italiane. Una delle strutture all'avanguardia, anche da questo punto di vista, è la Mater Dei, a Roma, quartiere Parioli, solo ricoveri a pagamento".
Il rapporto dell'efficiente Agenzia per i servizi sanitari del Lazio (Asp) aggiornato al primo trimestre del 2008, la pone al secondo posto nella classifica delle nascite col bisturi.
L'84,4% dei bambini sono venuti al mondo con questo sistema. Quasi 9 su 10
. Di meglio sempre nello stesso periodo ha fatto solo
Villa Europa
, quartiere Eur, che ha raggiunto quota 86,2% prima di chiudere i battenti per ragioni legate alla proprietà. E' una tendenza che si sta affermando rapidamente in tutto il Paese, in alcune Regioni più che in altre, salvo realtà locali, nonostante ogni anno linee guida e piani sanitari si prefiggano di abbattere percentuali di cesarei superiori al resto d'Europa.
Enrico Zupi è uno dei nove ginecologi che lavorano alla Mater Dei:
"Non c'è ragione di essere criminalizzati. E' un atteggiamento comprensibile. Noi medici veniamo denunciati per eventi e complicanze non classificabili come sbagli, che non creano danni. Applichiamo la medicina difensiva. E finché non depenalizzeranno l'errore medico, così sarà. Non siamo martiri. E se una donna è minimamente a rischio la spingiamo verso la chirurgia, se non è lei stessa a chiederlo come il più delle volte accade, specie quando si tratta di donne informate. E' una sua libera scelta che rispettiamo. L'incisione è minima, 3 giorni di ricovero, dolore contenuto, anestesia leggera".
La clinica dei Parioli, frequentata da clientela di classe sociale medio-alta, rientra nell'identikit delle strutture dove il cesareo gode di grande popolarità. Private, numero contenuto di parti, medici che si dividono tra attività pubblica in ospedale e privata.
Tranne che in isolate realtà territoriali, dove il cesareo è tra 20 e 30%, si avverte un senso di resa tra gli operatori sanitari. Allarga le braccia Corrado Melega, ospedale Maggiore di Bologna:
"Noi siamo al 29% in tutta la provincia ma la curva cresce malgrado gli sforzi. La pressione dell'opinione pubblica e il timore dei contenziosi agiscono da alimentatori. Non vorrei essere un cattivo profeta ma ho l'impressione che non ci sia più nulla da fare"
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Gian Carlo Di Renzo, direttore della clinica ostetrica di Perugia, azzarda la stessa previsione: "I parti naturali saranno una rarità. Ma se si dedica attenzione qualcosa può migliorare. Noi siamo scesi dal 34 al 32,5%. Il problema è che nessuno ha più voglia di seguire un lungo travaglio». Domenico Di Lallo, dell'Asp, commenta gli ultimi dati:
"Nel Lazio l'aumento è di un punto all'anno. Non dobbiamo più illuderci. Tra 10 anni quasi tutte le donne partoriranno in sala operatoria".
Voi che parto avete fatto? Vi hanno spinte verso il cesareo anche se non c'era reale motivo o lo avete chiesto espressamente voi?