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Napoli, bambino chiede al Sindaco più sicurezza

di Barbara Leone - 05.03.2013 Scrivici

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Dopo i due eventi che hanno sconvolto la città di Napoli, un bambino di una scuola elementare scrive al sindaco Luigi De Magistris per chiedere una città sicura

Ieri mattina un palazzo è crollato a Napoli, in via Riviera di Chiaia, nelle vicinanze di un cantiere dei lavori per la metropolitana. Un crollo forse causato dai vicini lavori stradali, che avrebbero "alterato la tenuta del sottosuolo". O da una infiltrazione d'acqua nelle fondamenta del palazzo, che avrebbe creato un vuoto sotto l'ala del palazzo stesso, causandone il cedimento. Un crollo che solo per un caso fortuito non ha provocato vittime. Da tempo gli abitanti del palazzo avevano segnalato la presenza di crepe nei muri. E ieri era in corso lo sgombero del palazzo per motivi di sicurezza.



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Questa notte, invece, un incendio ha completamente distrutto la Città della Scienza, il museo interattivo che è tra i gioielli culturali di Napoli ed attirava circa 350.000 visitatori l'anno. Ed aveva un'area dedicata ai bambini per avvicinarli alla Scienza. Una perdita enorme non solo per la città di Napoli. E non si esclude la possibilità che sia stato un incendio doloso.

Due eventi scollegati, che però hanno scosso l'opinione pubblica. Non solo gli adulti, ma anche i bambini. E si torna a parlare di sicurezza. Alessandro, un bambino di 9 anni di una scuola elementare della città, ha pensato di scrivere al sindaco Luigi De Magistris (GUARDA LE FOTO) per chiedergli di rendere la "città sicura". Nella sua scuola sono entrati i ladri ed il piccolo si sente pieno di paura e teme che possa accadere di nuovo. Per questo vuole chiedere al sindaco di fare in modo che la città sia sicura e che queste cose non accadano più.







Grazie ad internet, la lettera sta facendo il giro di tutta l'Italia. E si possono notare le speranze e le paure di un giovane cittadino nella Napoli di oggi. Una lettera che quasi non sembra essere stata scritta da un bambino così piccolo (magari i genitori lo avranno aiutato... anche se il piccolo assicura di averla scritta senza dirlo ai genitori!).

Ecco la lettera:
Caro signor sindaco di Napoli, sono uno dei tanti piccoli alunni della scuola elementare Sacri Cuori di via Manzoni, 204. Mi sento così triste alla mia giovane età; ho appena 9 anni e al pensiero che io e i miei compagni abbiamo paura (al solo pensiero) di vederci di nuovo i ladri addosso. L’altro ieri hanno fatto irruzione nella mia scuola, portandosi via computer, telefonini, chiavi della macchina e pochi guadagni da destinare alle nostre 9 insegnanti (tutte con figli a carico).

Grazie ai sacrifici di noi bambini, le famiglie delle nostre insegnanti possono tirare avanti. Quanta tristezza nel sentire ogni giorno che questa bellissima città di Napoli è diventata terra di brigantaggio! E lei caro signor sindaco cosa sta facendo per mettere in sicurezza la scuola di noi bambini e di altre?




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Ho visto la bellissima pista ciclabile (all’avanguardia) che lei e il suo consiglio comunale hanno realizzato: cosa bellissima! Ma sarebbe stato più bello ancora sentir parlar di lei come l’uomo più vicino ai bambini, ai poveri, al sostegno economico di tante scuole che hanno il solo scopo di formare cittadini onesti e solidali con ogni forma di povertà. È da molto che avevo aspettato questo momento per scriverle all’insaputa dei miei genitori e della mia maestra Floriana. La mia insegnante ci dice sempre che non dobbiamo assomigliare al Sindaco della città e che dobbiamo stare dalla parte dei poveri e difenderli. Ma io non le credo.

Ci aiuti, ci dia speranza e faccia qualcosa per rendere più vivibile e sereno il quartiere Posillipo, solo così lei, per me, sarà Illustrissimo Sindaco, un uomo che farà storia nella mia vita e nel mio futuro. Voglio poterla sentire vicino a noi o forse è il sindaco solo dei potenti? Ce li hai dei figli anche tu? Allora potresti capirmi. Come mi piacerebbe averti nella mia scuola con una tua visita “a sorpresa”. Resteranno tutti a bocca aperta, compresa la mia maestra che ti ha votato e che oggi, da come la sento parlare in classe, non si fida più di te!

Con l’aiuto dei miei genitori manderò questa lettera via Internet, per essere aiutato da chi la pensa come me. E inoltre, voglio pubblicarla sui quotidiani più letti della mia città, sempre con lo scopo di ricevere “un aiuto concreto”! Tenterò anche con il nuovo presidente della Repubblica. Speriamo bene! Ora devo andare a dormire, perché è tardi, mi addormenterò con questo segreto nel cuore con il sogno fantastico che un uomo generoso e solidale farà qualcosa per un piccolo cittadino della sua città.

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