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Mamme che lavorano: in pericolo la salute dei figli

di Redazione PianetaMamma - 30.09.2009 Scrivici

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Secondo una recente ricerca, le mamme che lavorano (anche part time) mettono in pericolo la salute dei propri figli

Mamme che lavorano e bambini piccoli: un argomento sempre di grande attualità e che

suscita spesso discussioni

. Sappiamo bene che per una donna non è sempre facile potere conciliare la famiglia e l’attività lavorativa (proprio su Pianeta Mamma qualche mese

vi abbiamo informato che sono molte le donne che dopo la nascita del primo figlio smettono di lavorare

).

Tanto perché le ricerche sembrano create appositamente per scatenare polemiche ecco che secondo i risultati di una ricerca inglese, riportata dal

Corriere.it

e che ha coinvolto ben 12500 bambini di 5 anni i figli di mamme che lavorano avrebbero uno

stile di vita poco salutare rispetto ai figli di mamme casalinghe

.

Se la mamma lavora i bambini

mangiano molte merendine

e snack,

guardano troppa televisione

(più di due ore al giorno), stanno per lungo tempo davanti al computer e sono sedentari. Anche per raggiungere l’asilo preferiscono l’auto ad una camminata a piedi.

Pensate anche che lo stesso gruppo era già stato analizzato quando i bambini avevano tre anni ed era emerso che i bambini le cui mamme lavorano hanno un rischio più elevato di essere

obesi o in sovrappeso

.

Risultati scoraggianti per quelle mamme che cercano di trovare un equilibrio tra l’essere donna e l’essere mamma. Possibile che non si possa trovare la giusta via di mezzo per far sì che i bambini crescano in salute e la mamma lavorando possa anche contribuire al benessere economico della famiglia? Sembra essere un traguardo ancora molto lontano.

Comunque sia, Catherine Law a capo del team di ricerca aggiunge (ed in un certo senso queste parole hanno un tono rassicurante)

Il poco tempo a disposizione può limitare la capacità dei genitori di procurare ai figli alimenti sani e opportunità di esercizio fisico. Tuttavia i nostri risultati non implicano che le madri non dovrebbero lavorare; piuttosto, sottolineano il bisogno di politiche e programmi per sostenere i genitori.

Eh già. Si torna a parlare inevitabilmente di politica. Politica che sembra stare a

guardare i tanti bimbi esclusi dagli asili

. Politica che non presta attenzione a lecite richieste anche di congedi di maternità o paternità più lunghi quando esistano.

Ci vorrebbe anche un maggiore controllo all’interno delle mense e dei luoghi in cui i bambini mangiano. Forse sto fantasticando un ipotetico mondo delle meraviglie difficilmente realizzabile. Peccato.

Martina Braganti

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