Otto anni fa Jamie nacque per salvare il fratello maggiore affetto da una rara malattia. Oggi il dodicenne Charlie risulta essere ufficialmente guarito da una rara forma di anemia che lo ha costretto sin dalla nascita a sottoporsi a frequenti trasfusioni di sangue e un debilitante stile di vita.
Il caso fece scalpore. I genitori di Charlie pur di salvare la vita al loro bambino decisero di andare negli Stati Uniti e di sottoporsi a fecondazione assistita con selezione dell’embrione.
Cosa vuol dire? In pratica gli scienziati selezionarono in laboratorio un embrione che fosse geneticamente la copia del fratello e che non fosse portatore dell’anemia.
L'embrione selezionato venne poi impiantato nell’utero di mamma Michelle e, dopo il parto, le cellule staminali contenute nel cordone ombelicale di Jamie vennero impiantate nel midollo di Charlie.
All’inizio era poco più di una scommessa, ma con il tempo ci si è resi conto che il midollo di Charlie finalmente cominciava a produrre la giusta quantità di globuli rossi e che l’anemia poteva a un certo punto dirsi del tutto sconfitta.
Oggi sono passati ormai otto anni, i fratelli conducono una vita serena e normale e intervistata dal Daily Telegraph la mamma smonta le polemiche di allora e di oggi rinviando al mittente l’accusa che Jamie sia un bambino su misura: “piuttosto è un fratellino salvatore e Charlie sa perfettamente che deve la sua vita al suo fratellino”.
E voi cosa ne pensate?
Diteci la vostra opinione su un tema così importante: per voi Jamie è un bebè su ordinazione oppure un bebè salvatore?
Foto tratta da Daily Telegraph