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Computer vietato per i bambini sotto i nove anni

di Redazione PianetaMamma - 16.06.2010 Scrivici

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Uno studio britannico riferisce che l'uso del pc nei bambini al di sotto dei nove anni dovrebbe essere vietato, poichè questo interferirebbe con lo sviluppo neurologico e cognitivo del cervello. I medici italiani non sono d'accordo con questa tesi

"Talvolta anche io quando faccio le pulizie o magari mentre sono in doccia, lascio il pc alle mie bimbe di 5 e 8 anni,con una paginetta di giochi virtuali di bambole,cuoche ecc, e le lascio giocare quell'oretta buona. Ora mi chiedo, e' giusto permettere ai nostri figli di usare il pc e magari passare ore davanti allo schermo facendo compiti o usando videogames? E sopratutto, i bambini rischiano di compromettere la loro salute con questa abitudine?"

Lo studio di un noto psicologo britannico, Aric Sigman membro della Royal Society of Medicine e psicologo associato della British Psychological Society, riferisce che

l'uso del pc nei bambini al di sotto dei nove anni dovrebbe essere vietato, e lo sconsiglia condannandolo poichè questo interferirebbe con lo sviluppo neurologico e cognitivo del cervello

dei bambini, compromettendo tra le altre cose le abilità di calcolo e di lettura. Lo studioso sostiene infatti che i bambini hanno bisogno di sentire, toccare, vedere e spostare le cose reali per educare la loro infrastruttura neurologica e cognitiva. Per questi motivi, le nuove tecnologie devono essere introdotte, e con giudizio, in età successive, idealmente a nove anni. In particolar modo lo studioso ha puntato il dito contro il programma "Nappy curriculum", che prevede l'uso del computer e di altre tecnologie negli asili e nelle scuole materne gia' a partire dai 22 mesi.

Gabriel Levi, direttore dell'Istituto di Neuropsichiatria Infantile dell'Universita' degli Studi La Sapienza e consigliere della Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza non la pensa invece cosi', sostenendo che

iniziare a utilizzare il computer a due anni portera' ad un'evoluzione della corteccia cerebrale dei bambini

, cosi' come con altre esperienze, ma non è detto che questa debba necessariamente essere negativa. Anzi, l'utilizzo del computer in modo "sano" e "protetto", con l'uso di programmi educativi e di giochi specifici e sotto la supervisione di un adulto puo' essere di aiuto allo sviluppo e all'apprendimento del bambino.

Insomma,sono arrivata alla conclusione che senza che questa esperienza tecnologica diventi l'esclusiva e senza impedire al bambino di avere le sue esperienze tattili, visive e sensitive (proprio come sostiene Sigman) e naturalmente di giocare e interagire con compagni e amici reali, utilizzato in tempi e modi corretti e moderati, il computer puo' essere un arricchimento e una bellissima esperienza anche per i piu' piccoli

Ingrid Busonera

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