Bombe a Boston. Morto un bambino di 8 anni, e diversi feriti

Due ordigni, alle 14,50 locali (le 20,50 in Italia) e a distanza di venti secondi l'una dall'altra, sono esplosi ieri al traguardo della maratona di Boston. Doveva essere un giorno di festa, e si è trasformato in un inferno. Sarebbero tre i morti accertati, tra i quali un bambino di otto anni. Oltre 140 i feriti, alcuni in modo grave. Tra questi ci sarebbero anche una mamma con i suoi bambini. Molte persone sono state trasferite negli ospedali, e si parlerebbe di diverse amputazioni. Molti gli italiani in gara, ma nessuno di loro sarebbe rimasto coinvolto nelle esplosioni.


LEGGI ANCHE: Strage nel Connecticut, le donne morte da eroine


Secondo fonti della polizia riportate dai media Usa si tratterebbe di due bombe, e di altri due ordigni trovati in città e disinnescati. La città dovrebbe rimanere aperta per le normali attività lavorative, ma la zona delle esplosioni sarà chiusa al pubblico. Non si escluderebbe l'atto terroristico, ma nemmeno la pista interna. Intanto è scattata la massima allerta anche a New York e Washington. Barack Obama ha parlato alla nazione e ha commentato così l'accaduto: "Non sappiamo ancora molto ma sappiamo che chiunque sia stato pagherà".


LEGGI ANCHE: Strage in una scuola elementare, uccisi 20 bambini


Il presidente quando si è rivolto alla nazione, ha ricordato inoltre che è in questi momenti, i più tragici, che la speranza si presenta sotto forma di eroi ordinari come i vigili del fuoco, chi si è occupato di prestare i primi soccorsi, il personale ospedaliero, la gente che ha rotto le barriere lungo il percorso della maratona per offrire il proprio aiuto, chi ha donato il proprio sangue etc. Obama ha così chiesto al suo popolo di ringraziare chi ha fatto il possibile per salvare il maggior numero possibile di vite umane