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Abusi sessuali nascosti dalla Chiesa: scoppia la polemica

di Barbara Leone - 11.03.2013 Scrivici

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Fa discutere l'inchiesta delle Iene sul parroco ligure che per 20 anni avrebbe abusato dei bambini senza che venisse fatto nulla per fermarlo ed la gente chiede giustizia

Sta facendo molto discutere l'inchiesta della trasmissione televisiva Le Iene sugli abusi sessuali che il parroco Don Nello Giraudo avrebbe compiuto dal 1980 al 2010 su diversi bambini della Liguria. Una storia terribile che fa discutere anche perché, secondo l'accusa delle Iene, gli abusi del parroco sarebbero stati coperti da vescovi e cardinali. Una tremenda accusa che coinvolge la Chiesa in un momento molto delicato, dopo che il Papa Benedetto XVI (GUARDA LE FOTO) ha deciso di ritirarsi ed ora la Chiesa si sta preparando ad eleggere il nuovo papa.



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L'inchiesta “Abusi nascosti dalla Chiesa” è stata portata avanti dal giornalista Pablo Trincia, che ha raccolto diverse testimonianze di ex parrocchiani del parroco. Parrocchiani che denunciano il parroco di aver compiuto abusi sessuali sui bambini. Non è la prima volta che la Chiesa viene travolta da uno scandalo sessuale. E questo parroco non è il primo ad essere accusato di abusi sessuali.

Ma ciò che, in questo caso, fa indignare ancora di più la gente è il fatto che i suoi abusi sarebbero stati coperti da alcuni vescovi, che avrebbero dovuto occuparsi di questa storia e che avrebbero invece nascosto ciò che stava accadendo. Tra questi ci sarebbe anche Monsignor Domenico Calcagno, uno dei vescovi che parteciperanno al Conclave per eleggere il nuovo papa.







E nei suoi confronti è arrivata anche una petizione per non farlo partecipare al conclave: "Alla luce degli ultimi avvenimenti che hanno sconvolto la Chiesa cattolica, dopo tutti i gravissimi reati di pedofilia clericale che tante innocenti vittime hanno mietuto, in relazione alle accertate omissioni e coperture attuate da prelati e monsignori vari a protezione di sacerdoti che hanno abusato ripetutamente di tanti adolescenti chiediamo che a monsignor Domenico Calcagno, attuale membro del conclave in Vaticano, sia precluso questo privilegio di cui sicuramente non è degno per la sua completa e totale inazione nei confronti di preti pedofili savonesi a cui egli ha permesso di agire come lupi in un gregge di pecore".

Secondo la ricostruzione fatta dal Secolo XIX anche Papa Ratzinger sarebbe stato a conoscenza di questo scandalo: “Anche Joseph Ratzinger, all’epoca prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, era a conoscenza dei casi di pedofilia che si sono verificati all’interno della Diocesi savonese. Ma, come del resto i vertici della curia locale, non ha denunciato alla magistratura i fatti". Una ulteriore accusa che rende tutta la vicenda ancora più tremenda.

Pablo Trincia ha provato ha parlare con i Cardinali del Conclave, ma nessuno ha voluto rilasciare dichiarazioni sulla vicenda o sulla possibilità di escludere monsignor Calcagno dal Conclave. E dopo che il servizio è andato in onda, è esplosa la rabbia della gente, che chiede maggiori spiegazioni e pretende (giustamente) che simili episodi non accadano più.



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Trincia ha anche raccontato la storia di Massimiliano, una delle prime vittime del parroco: "Era il mio insegnante di religione: ricordo bene quando palpeggiava i ragazzini, a luci spente, mentre mostrava alcune diapositive. Ogni volta che tocco il velluto ricordo i suoi pantaloni. A mia madre crollò un mondo non appena seppe dei suoi abusi: i miei genitori volevano denunciare il caso alla magistratura, ma poi si fecero convincere da monsignor Sanguinetti, che promise di risolvere il tutto dall’interno”. Ma ci sono anche le storie di Francesco, Mirko e Luca, altri ragazzini molestati. Bambini che spesso erano troppo piccoli per riuscire a capire quello che stava accadendo, come racconta anche Giornalettismo (LEGGI). Bambini che però sono rimasti segnati da quella esperienza. Ed alcuni di loro hanno anche pensato al suicidio, non trovando la forza ed il coraggio per denunciare la violenza subita.

Francesco ha raccontato di essere stato violentato dal sacerdote nel 1981, quando aveva 11 anni. Ora ha 42 anni ed ha passato metà della sua vita a cercare prove contro il parroco: “Ci portava in campeggio o alla casa della madre: era l’occasione ideale per restare da solo con i ragazzi e abusare di loro. Ci diceva che voleva vedere le differenze tra il suo piccolo pene e i nostri, poi ci toccava e masturbava: a volte si trattava di rapporti completi. Provavo a respingerlo, ma poi ti puniva a livello psicologico, isolandoti”. E l'accusa lanciata dai servizi delle Iene è terribile: tutti sapevano cosa accadeva, ma il parroco non veniva allontanato, ma semplicemente spostato da una parrocchia all'altra. Ed ha aperto anche una comunità per ragazzi disagiati, finché una delle sue vittime, Filippo, non lo ha denunciato. Ed il parroco è stato condannato ad un anno di carcere con la condizionale.

Il nuovo papa si troverà a dover affrontare una questione molto delicata. E tutti si aspettano che dichiari apertamente che, se confermati, certi episodi non accadano più, perché la sicurezza dei bambini viene prima di tutto ed i genitori che vogliono mandare i propri figli all'oratorio devono essere certi che questi bambini frequentino un ambiente sicuro, che non possa nuocergli in alcun modo.

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