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Il teatro entra a scuola e diventa materia curricolare

di Francesca Capriati - 31.05.2016 Scrivici

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L'annuncio del MIUR: il teatro entra a scuola e la cultura artistica diventerà un diritto di tutti gli studenti

Teatro a scola Miur

Il Miur annuncia l'entrata del teatro a scuola, in modo che la cultura artistica possa diventare un diritto di tutti gli studenti. E' la novità presentata dal  Sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone in vista della prossima Giornata Mondiale del Teatro.

La didattica si arricchirà delle attività teatrali al fine di sensibilizzare i giovani ai valori culturali, artistici ed educativi del teatro. Tutto è contenuto nelle Indicazioni strategiche per l'utilizzo didattico delle attività teatrali per l'anno scolastico 2016/2017 presentate nei giorni scorsi.

In che modo il teatro entrerà nelle scuole? Fino ad oggi molte scuole hanno inserito il teatro e l'educazione teatrale all'interno di programmazioni curricolari ed extracurricolari a mo' di laboratori o progetti speciali. Citiamo, ad esempio, il progetto Opera Domani, che da vent'anni coinvolge migliaia di bambini e ragazzi in tutta Italia insieme ai loro insegnanti e propone ogni anno la scoperta di un'opera lirica diversa.

Gli studenti per tutto l'anno svolgono attività didattiche legate all'opera scelta insieme ai loro insegnanti che hanno preventivamente partecipato ad incontri formativi e alla fine assistono allo spettacolo messo in scena dalle compagnie teatrali partecipando attivamente cantando arie e cori celebri.

In questo modo i bambini possono essere introdotti, sin dalla tenera età, all'amore per l'opera, per la musica e la finalità è essenzialmente quella di coltivare in loro una cultura musicale e teatrale sin da piccoli.

Dall'anno prossimo queste ed altre iniziative di tal fatta entreranno di diritto nelle scuole per diventare materia curricolare, una garanzia per tutti.

Come spiegato da Davide Faraone:

L'Italia può e deve ripartire dalle sue due risorse più grandi: il suo capitale umano e il suo patrimonio artistico e culturale, riconosciuto e ammirato in tutto il mondo. Grazie alla Buona Scuola il teatro diventa materia curriculare e non prologo alla ricreazione o insegnamento di serie B, come è stato in passato.

È un'inversione di tendenza importante che i ragazzi e le ragazze hanno accolto con entusiasmo e passione: questo ci conferma che siamo sulla buona strada per un domani di crescita e sviluppo

E allora ecco cosa leggiamo nelle Indicazioni strategiche per l'utilizzo didattico delle attività teatrali: la scuola ha la responsabilità di formare persone responsabili e ricche sul piano culturale ed umano e le arti dello spettacolo hanno una indiscussa rilevanza pedagogica e sono particolarmente efficaci se usate in funzione didattico-educativa.

In quest'ottica l’attività teatrale abbandona definitivamente il carattere di offerta extracurricolare e si eleva a scelta didattica complementare.

Le attività teatrali devono essere inserite nell’offerta formativa e nel piano didattico disciplinare e avrà l'obiettivo di educare gli studenti a essere sia fruitori che produttori (autori, attori, registi ecc.) di spettacoli teatrali.

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