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Monti: solo un mese di vacanze a scuola

di Barbara Leone - 29.01.2013 Scrivici

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Mario Monti nella proposta della riforma del mercato del lavoro ipotizza la possibilità di ridurre le vacanze estive ad un mese per agevolare i genitori che lavorano, ma scoppia la polemica

Solo un mese di vacanze estive per i bambini ed i ragazzi che frequentano la scuola. E' questa la proposta contenuta nella bozza sulla riforma del mercato del lavoro preparata da Mario Monti e dal suo partito Scelta Civica. Secondo Monti infatti la riforma del calendario scolastico "in modo da limitare ad un mese le vacanze estive" sarebbe necessaria non per "aggravare il lavoro degli insegnanti, ma modernizzare un sistema che penalizza i genitori lavoratori".



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Si baserebbe comunque "sulla partecipazione volontaria delle famiglie" e, sempre secondo Monti, "le attività sportive, di recupero, alternative e per la comunità possono trovare più spazio se la scuola rimane aperta per 11 mesi l'anno, incoraggiando ogni istituto ad essere autonomo nella scelta dell'impiego per il tempo in più".

Ma una notizia del genere ha immediatamente suscitato numerose polemiche, soprattutto perché per poterla attuare ci sarebbe bisogno di "un consistente aumento delle risorse", come ha dichiarato il presidente dell'associazione nazionale presidi, Giorgio Rembado: "la condizione necessaria anche solo per parlarne: o aumenti degli stipendi o più insegnanti".







Le opinioni contrarie alla proposta si sono immediatamente sollevate, come ha dichiarato anche il segretario generale della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo: "Gli istituti non sono parcheggi"; o Donatella Poselli, presidente Unione italiana genitori: "Le scuole non sono strutturate per ospitare i ragazzi nel periodo estivo, specie da Roma in giù". Contrari anche Roberto Campanelli, coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti: "E’ un paradosso, dopo i tagli, un’offesa alla scuola pubblica" e Giuseppe Bagni del Cidi: "Ma di che scuole parla Monti, quando sono già sempre aperte tra esami, corsi di recupero, debiti, appuntamenti con i genitori. Noi non guardiamo i figli ai genitori, li formiamo". L'unica che non trova così negativa la proposta di Monti è Elisabetta Scala del Moige: "La scuola dovrebbe garantire attività alternative, per andare incontro alle famiglie che lavorano".



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Ma viste le tante polemiche, il partito di Monti ha fatto un passo indietro, precisando: "la riforma del mercato del lavoro sarà presentata nei prossimi giorni e non conterrà alcun taglio delle vacanze scolastiche". Insomma, tanto rumore per nulla.

Probabilmente Monti pensava alla possibilità di organizzare nelle scuole dei corsi alternativi durante il periodo estivo, lasciando solo un mese di vacanza, per offrire a tutti i genitori che lavorano e non possono prendersi 3 mesi di ferie la facoltà di lasciare i figli in un posto sicuro anche nei mesi estivi, senza dover cercare baby-sitter o affidarli ai nonni per tutto il tempo. Ma per poter attuare una proposta simile, la scuola ha bisogno di risorse maggiori, di cui al momento non dispone. E ci sarebbero i fondi per garantire queste risorse? Probabilmente no.

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