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Inserimento a scuola: cosa fare se piange ancora?

di Mariaelena LaBanca - 12.09.2019 Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Dopo il periodo dell'inserimento a scuola alcuni bambini continuano a piangere. Ecco come aiutarli a superare il distacco mattutino con serenità

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Inserimento a scuola, cosa fare se piange ancora

Molto spesso, a scuola, le mamme sono preoccupate dal fatto che i loro figli piangano ancora al momento del distacco dopo il periodo dell’inserimento. Chiedono un inserimento prolungato (fino a 2 settimane) spesso viene loro concesso ma, nonostante ciò, i bambini continuano a piangere nel momento del distacco.

Cosa fare?

La campanella del mattino suona, la mamma entra con il bambino aggrappato ad una gamba ed urlante. “E' passata una settimana ormai”- la mamma guarda la maestra con aria interrogativa “perché piange ancora?” Questo accade sia al nido che alla scuola dell’infanzia

Le mamme cercano invano di tranquillizzare i bimbi con improbabili scuse farfugliate “vado a fare la spesa e torno” oppure cercano di corromperli con frasi tipo “se smetti di piangere quando torno ti porto un regalo”. Ma nulla sembra funzionare. I bambini continuano a piangere.
E come aiutare questi piccoli a superare il distacco mattutino con serenità? Ma cosa accade dopo l’ingresso?
 
Mettiamoci per un momento nei panni dei bimbi. Hanno passato un intero mese di vacanza con i genitori o i nonni (se non di più) e ora non tutti riescono ad abituarsi serenamente alla nuova routine. E’ un po’ come se noi ci mostrassimo contenti al primo giorno di rientro in ufficio dopo le vacanze. Hanno solo bisogno di qualche giorno in più, rispetto agli altri, per abituarsi. 
 
Quello che accade è che si instaura un circolo vizioso per cui il genitore che accompagna il bambino comincia ad innervosirsi pensando alla scenata che il bambino farà all’ingresso, il bambino si innervosirà vedendo il genitore nervoso e così via.

  • A volte basta un sorriso.
  • A volte basta che il genitore si mostri sereno e dica la verità: ”io vado in ufficio. Torno quando ho finito” e lo dica sorridendo, con decisione ed un pizzico di dolcezza. Basta dirlo così, perché è la verità. E potrebbe accadere dopo la scenata alla porta, degna di Oscar per l’interpretazione, che il bimbo, una volta in aula, si calmi immediatamente e cominci a giocare serenamente con i compagni.  Fino al ritorno del genitore che viene a prenderlo. Durante la giornata potrebbe venirgli un po’ di nostalgia, soprattutto se nella scuola si rispetta il momento del sonno. Ma la maestra è in grado di rassicurare tutti i bimbi, compresi quelli un po’ più reticenti. 
  • Abbiate fiducia nelle capacità dei vostri bambini. Mostratevi sereni ai loro occhi e trasmetterete loro la tranquillità necessaria per affrontare il distacco in maniera positiva.
 
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