SCUOLA SENZA AUTORITA'-
Studenti indisciplinati, insegnanti lasciati soli,
: come si può ripristinare una qualche forma di
autorità
in classe?
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Magicmaman lo ha chiesto a Jeremy Collot, autore di un saggio sul tema, che spiega che è proprio il concetto di autorità ad essere cambiato radicalmente negli ultimi anni: la gioventù si è evoluta parallelamente con l'evoluzione del potere, che è diventato sempre più democratico.
Secondo Collot non si tratta necessariamente di un cambiamento in negativo: il fatto che la relazione tra insegnante e studente sia cambiata è una buona cosa e il cambiamento dell'autorità è una reale opportunità: "i ruoli non bastano a condizionare il rapporto tra studente e insegnante, vince l'ascolto, vince la negoziazione e bisogna uscire dai ruoli sociali predefiniti e inventare un nuovo modo di rapportarsi".
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Ma gli insegnanti sono pronti per questa mutazione?
Collot è certo che non lo siano e che sia necessario formarli adeguatamente per prendersi cura dell'altro: "si chiama Care, prendersi cura dei propri studenti che non è un segnale di debolezza, ma uno strumento per una maggiore flessibilità nel rapporto tra docenti e studenti".
Insomma, bisognerebbe studiare nuovi modi per lavorare a scuola, insieme, abbandonando l'idea che la scuola sia degli insegnanti e lasciando il posto all'intelligenza collettiva nella quale ognuno si assume la responsabilità della sua fragilità e dei suoi limiti.
Collot auspica che gli insegnanti siano in grado di condividere esperienze e invenzioni del passato, per aiutare lo studente a diventare un "inventore intelligente", facendo appello alla loro innata curiosità e ai loro talenti.
Questo perchè con la crisi economica e i problemi legati alla disoccupazione i giovani devono essere guidati con fiducia verso il futuro. Un futuro che devono essere in grado di costruirsi con le proprie mani e le proprie capacità.
Innegabile il ruolo dei genitori.
Perchè non c'è speranza, curiosità ed educazione che non parta dai propri genitori. E sono proprio loro che devono fornire ai figli gli strumenti giusti per trovare se stessi e per costruire con i loro insegnanti e i loro compagni un'intelligenza relazionale capace di creare e reagire.