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Come scegliere la scuola primaria. I consigli della pedagogista

di Mariaelena LaBanca - 28.11.2016 Scrivici

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Fonte: iStock
Come scegliere la scuola primaria migliore per nostro figlio? La pedagogista Mariaelena La Banca ci dice cosa valutare nella nostra ricerca

In questo articolo

Come scegliere la scuola primaria

Il nostro bimbo sta per finire il suo percorso alla scuola dell'infanzia e già ci stiamo informando sulle scuole primarie del nostro quartiere, partecipiamo agli open day e presto dovremo fare l'iscrizione online. Come scegliere la scuola primaria e di cosa dobbiamo tenere conto? Ecco alcuni consigli della pedagogista.

La prima scelta dovrà essere tra scuola pubblica e scuola privata.

Per quanto riguarda la scuola privata basta recarsi nella sede e pagare l’iscrizione. Per quanto riguarda la scuola pubblica le domande potranno essere compilate on line sul sito del Ministero. Sappiate che esiste un sito del MIUR ce si chiama "Cerca la tua scuola" che vi permette di fare una ricerca delle scuole della vostra città o quartiere e vi da tutte le informazioni utili.

Intanto cerchiamo di fare chiarezza su alcuni punti che si possono considerare sia per la scuola pubblica che per quella privata.

Esiste uno strumento importante per conoscere la scuola da far frequentare al nostro bambino: l’open day. Si tratta di un giorno in cui la scuola rimane aperta per incontrare le nuove famiglie e rispondere alle tante domande. Partecipate a più di un open day. Questo vi darà la possibilità di scegliere consapevolmente la scuola giusta.

Infatti, per la legge sull’autonomia scolastica, l’offerta formativa (POF) di ogni scuola cambia a seconda dell’orientamento che l’istituito decide di scegliere: corsi di musica, pittura, scacchi, percorsi di aiuto compiti o mini volley, lezioni di musica e canto.

Partecipare alle giornate di apertura ai genitori è l’unico modo che abbiamo di conoscere per tempo l’orientamento formativo della scuola prescelta. Ed è anche un momento importante per fare domande e ottenere risposte. Parlate con le maestre delle quinte elementari ricordando che, se vostro figlio frequenta la scuola pubblica, ci sono i progetti di continuità scolastica che vengono portati avanti tra scuola dell’infanzia e scuola primaria e tra primaria di primo grado e primaria di secondo grado.

Chiedete anche alle maestre della scuola dell'infanzia.

L'orario scolastico

Mentre alla scuola dell’infanzia, in molte scuole, si poteva scegliere tra tempo normale (8-16) e tempo ridotto (8-13) alla scuola primaria la scelta è più variegata. Ecco cosa si può scegliere (varia da scuola a scuola a seconda del piano dell’offerta formativa di ciascun istituto)

  • 24 ore: tutti i giorni dalle 8 alle 13
  • 27 ore: 4 giorni dalle 8 alle 13, 1 giorno 8-16
  • 30 ore: 2 giorni 8-16 e 3 giorni 8-13
  • 40 ore: tutti i giorni dalle 8 alle 16.

Questa distinzione di orario è importante. Ovviamente, se in famiglia lavorano entrambi i genitori, la scelta è quasi obbligata. Ma se uno dei due genitori non lavora oppure lavora part time, si potrebbe optare per una delle altre soluzioni. Tenete conto che ogni scuola e ogni città ha una sua offerta formativa e cambia, quindi, anche l'orario proposto. Non in tutte le scuole, ad esempio, c'è il tempo pieno oppure quello da 24 ore. Nella maggior parte delle scuole è possibile optare per il tempo pieno oppure per quello “prolungato” che prevede l'uscita alle 15 per due giorni alla settimana e alle 13,10 per il resto dei giorni. Quindi se avete particolari esigenze legate agli orari è bene informarvi subito su quali siano le opportunità offerte dalle scuole che vi interessano.

Normalmente, quando i bambini escono alle 16 ogni giorno, non hanno compiti da svolgere a casa (o ne hanno di meno, è sempre bene informarsi anche su questo punto quando si partecipa agli open day). Se, invece, escono alle 13, bisogna mettere in conto che dovranno impegnarsi a studiare anche a casa, nel pomeriggio. E con loro, dovremo impegnarci anche noi.

Servizi aggiuntivi

I servizi aggiuntivi tra scuola e scuola cambiano al variare del POF. In quasi tutti gli istituti esiste un servizio di pre scuola con orario anticipato rispetto alle lezioni e un servizio di post scuola con orario posticipato rispetto a quello di uscita.

Inoltre bisogna informarsi sul trasporto con scuolabus o piedibus qualora si fosse impossibilitati ad accompagnare o riprendere il bambino da scuola. Anche la mensa è un servizio aggiuntivo. Infatti non viene erogata dal ministero della pubblica istruzione ma dal comune di residenza.

Per usufruire del servizio mensa bisogna pagare una tariffa per singolo pasto stabilita in base al proprio modello ISEE. Non dovrete presentare il modello ISEE (che si richiede presso un CAF) solo se appartenete alla fascia di reddito più alta.

Corsi e laboratori di musica, teatro, canto che si svolgono dopo l’orario scolastico fanno parte dell’ampliamento dell’offerta formativa e, solitamente, cominciano dopo le vacanze natalizie. Eventuali centri estivi e centri natalizi fanno parte dei servizi aggiuntivi.

Non tutte le scuole ne sono provviste ma in molte c’è la possibilità di far frequentare ai bambini dei campi estivi o scolastici, con personale esterno, durante le festività di Natale e le vacanze estive per andare incontro alle famiglie in cui entrambi i genitori lavorano. E’ bene sapere se la scuola che stiamo per scegliere effettua questo tipo di servizi.

Cosa dobbiamo osservare?

Innanzitutto guardiamo bene l’edificio che ospita la scuola e valutare i seguenti elementi:

  • Parcheggio: abbastanza capiente da permetterci di fare manovra
  • Muri e soffitti: in buono stato di mantenimento
  • Aule: ampie e luminose
  • Spazio esterno: grande e assolato
  • Bagni: controllare la pulizia e l’igiene
  • Sala mensa: controllare la capienza e chiedere quanti bimbi mangeranno contemporaneamente e su quanti turni. L’edificio che ospita la scuola dovrebbe presentarsi in buono stato di conservazione. Sia internamente che esternamente.

Cosa chiedere alle maestre

  • Quanti bambini ci sono, in media, per ogni classe? (Ricordo che il numero di bambini per classe dipende dalla grandezza dell’aula)
  • Le maestre sono di ruolo? Se sì avrete risolto il 70% dei dubbi. Avere maestre di ruolo che accompagneranno il bambino dalla prima alla quinta elementare è importantissimo.
  • Sono previste, nella programmazione uscite didattiche? Se si, quali?
  • La mensa è interna o esterna? Facciamoci dire chi gestisce la mensa e verifichiamo la soddisfazione dei bambini attraverso famiglie di conoscenti che frequentano la scuola. Soprattutto per i bimbi che hanno intolleranze o allergie.

A questo punto dovremmo essere in grado di affrontare una scelta consapevole.

In bocca al lupo a tutti!

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