Home Il bambino Malattie

Tosse nei bambini: cause e rimedi per curarla

di Dott ssa Teresa De Monte - 05.10.2016 Scrivici

tosse-nei-bambini-cause-e-rimedi-per-curarla
Fonte: iStock
La guida della pediatra sulla tosse nei bambini: le cause, la differenza tra quella grassa e secca. Quanto dura la tosse e come calmarla e curarla con rimedi naturali

In questo articolo

Tosse nei bambini

La tosse è un sintomo, non una malattia, dovuto a cause diverse e quindi va capita per cercare la causa del disturbo in presenza della tosse nei bambini. Tossire è utile per liberare le vie respiratorie da qualcosa che le ostruisce: muco in eccesso, un pezzo di cibo, una sostanza irritante, è il tentativo di espellere tutto ciò che disturba il normale respiro. Il trattamento della tosse varia secondo le cause che l'hanno determinata perché essa rappresenta solo un sintomo di malattie che possono essere molto varie tra loro, ma soprattutto, trattandosi prevalentemente di un meccanismo di difesa del nostro organismo, va curata solo in pochi casi e su indicazione del pediatra. 

Cause della tosse nei bambini

La tosse è un meccanismo protettivo, una difesa naturale del corpo, attraverso il quale l’organismo cerca di liberare trachea e/o bronchi dalla presenza di sostanze che tendono a ostruirli, es. il catarro, o a irritarli, es. il fumo. Nelle vie aeree si trovano i recettori dello stimolo della tosse, che attivati dalle sostanze irritanti fanno partire il riflesso della tosse, ovvero l’emissione sonora e brusca di aria attraverso le vie respiratorie e la bocca. Vi sono quindi vari tipi di tosse in relazione alla presenza o meno di sintomi come febbre, catarro, congestione, rumori del torace, per cui posso sospettare una malattia infettiva delle vie respiratorie come influenza, bronchite acuta, polmonite, raffreddore o un fenomeno allergico, asma.

Tosse grassa e tosse secca 

La tosse non è tutta uguale, sapere di che tipo è ci facilita verso la malattia più probabile. La tosse in caso di un’infezione virale iniziale, fumo, allergia è secca, stizzosa, senza catarro; in caso di laringite è catarrale (fase che di solito segue quella stizzosa); abbaiante, tosse da foca o da cagnolino); in caso di asma è con fischio o sibilo; in caso di pertosse è convulsa, ovvero tosse violenta con accessi, ma può essere la manifestazione di alcune situazioni emotive.

In presenza di una tosse secca o catarrale con muco giallo o verdastro e dura da più di due settimane, si sospetta una sinusite. Nei bambini piccoli, specie quelli che frequentano i nidi per la prima volta o la scuola dell’infanzia, durante il periodo invernale la tosse catarrale è la risposta alle prime infezioni virali, ma se il bambino è vispo, gioca, mangia e riposa regolarmente, anche se tossisce di notte, non ci dobbiamo preoccupare.

Quanto dura la tosse nei bambini 

Non c’è una formula predittiva di durata della tosse, solitamente qualche giorno quando si risolve spontaneamente senza per altro creare disagio al bambino, ma può essere anche persistente, e in questo caso bisogna valutare:

  • il tipo di tosse (grassa o secca)
  • l'insorgenza della tosse
  • la periodicità della tosse
  • l'esposizione a sostanze inquinanti o irritanti
  • l'associazione con altri sintomi (per esempio febbre o vomito)
  • l'aspetto delle secrezioni
  • il contatto con altri bambini

La tosse di notte

La tosse di notte è un sintomo che infastidisce il bambino, non lo fa dormire, talvolta gli provoca il vomito, crea ansia e preoccupazione nei genitori, ma va vista come un meccanismo utile per eliminare il catarro o muco o muchi, sostanza vischiosa prodotta dalle ghiandole presenti nelle vie respiratorie, protettiva verso sostanze irritanti e inquinanti, virus, batteri. Il catarro anche se fastidioso, non va mai represso, ma va reso fluido per favorire l’eliminazione proprio con i colpi di tosse. A volte il muco viene eliminato anche con le feci ed è chiaramente visibile.

Se l’aerosol è utile sopra i 3 anni, perché aiuta il bambino facilitando l’espulsione del catarro rendendolo più fluido, l’acqua è il mezzo più importante per fluidificarlo. Ecco quindi che in caso di tosse è consigliabile

  • far bere molti liquidi caldi come infusi, tisane, latte
  • fare i lavaggi nasali con fisiologica, meglio se con la lota della medicina ayurvedica, e fare aerosol con acqua fisiologica.
  • importante umidificare l’ambiente, 40-60%, senza aggiunta di sostanze balsamiche che possono essere irritanti. L’umidificazione è utile in caso di tosse abbaiante, infatti l’ambiente saturo di vapore, come la doccia del bagno, assicura la ottimale idratazione delle vie respiratorie.
  • Se la tosse è molto forte, può essere necessario ridurre o sospendere l’attività sportiva e specie se è fatta all’aperto: l’aria fresca inalata rapidamente potrebbe scatenare l’accesso di tosse secca e stizzosa.
  • I farmaci che sciolgono il catarro, mucolitici, secondo una nota del Ministero della Salute sono sconsigliati sotto i due anni di età. I farmaci agiscono sul centro della tosse a livello centrale e che contengono codeina sono sconsigliati nei bambini.
  • Solo se la tosse disturba o impedisce il sonno, il pediatra prescriverà un sedativo della tosse non di tipo centrale. Normalmente la tosse catarrale si risolve in una decina di giorni. In alcuni casi però il catarro potrebbe depositarsi nell’orecchio e nei bronchi, dando origine a un’otite o una bronchite.
  • In questi casi la visita del pediatra, per valutare se è necessario iniziare una terapia antibiotica, è la regola.

La visita del pediatra è urgente in caso di

  • tosse con respirazione difficoltosa
  • se il bambino è piccolo e ha meno di un mese, ha ridotto il mangiare, appare sofferente, se le labbra diventano cianotiche durante l’accesso di tosse e da alcuni giorni c’è forte rialzo termico
  • se il bambino ha pochi mesi e la tosse è presente da oltre due giorni
  • se il bambino respira rapidamente o con difficoltà
  • se la tosse fa dei rumori diversi dal solito (il bambino sembra che "fischi")
  • se la tosse è improvvisa e c'è possibilità che il bambino abbia inalato un oggetto
  • se la tosse persiste per più di 10 giorni
  • se il bambino è molto infastidito o appare affaticato (in generale o in seguito ad un accesso di tosse)
  • se il bimbo avverte dolore al torace mentre tossisce

Rimedi naturali per calmare la tosse nei bambini

  1. Bere molto (soprattutto in caso di tosse grassa): introdurre liquidi caldi aiuta catarro e secrezioni a sciogliersi più rapidamente e ha un ottimo effetto emolliente sulla gola irritata.
  2. Aerare gli ambienti per garantire sempre aria pulita e “nuova” in casa.
  3. Mantenere nelle stanze una temperatura non superiore a 18°
  4. Lavaggi nasali con fisiologica o con la Lota ripetuti più volte durante il giorno: sono davvero efficaci per ammorbidire le secrezioni e sciogliere il catarro.
  5. Aerosol con fisiologica.
  6. Umidificare l’aria della stanza, attraverso l’utilizzo di un umidificatore (a caldo o a freddo) oppure anche semplicemente appoggiando panni o pezze bagnate sui termosifoni.
  7. Far dormire il bimbo con la testa rialzata di circa 30°/45° per aiutare le vie respiratorie a rimanere libere, basta anche un cuscino in più sotto la testolina.
  8. Bagni caldi con vapore prima della nanna: per un effetto emolliente e calmante.
  9. Suffumigi con acqua e bicarbonato per i bimbi di 4-5 anni: mettere a bollire una pentola di acqua calda, arrivata a ebollizione versare un cucchiaio di bicarbonato e togliere dal fuoco, mettere la testa sul pentolone caldo – magari con uno straccio in testa per non far disperdere il vapore – e respirare con naso e bocca aperta
  10. Sciroppo di lumaca (consigliato soprattutto in caso di tosse grassa): può far senso solo l’idea ma chi lo utilizza ne parla sempre e solo benissimo, è un prodotto completamente naturale e per rendere il suo sapore gradevole viene spesso unito allo sciroppo di lampone. Da provare assolutamente!
  11. Cataplasma di semi di lino: da porre sul petto avvolto in un panno caldo.
  12. Semi di pompelmo, in gocce o fialette per aerosol, ad azione germicida e antibiotico naturale.
  13. Tisana al tiglio o alla malva, indicate in particolar modo in caso di tosse secca.
  14. Haloterapia o grotta di sale.

Tosse nei bambini e cortisonici

Il Betametasone è il principio attivo di molti farmaci corticosteroidi, tra i più abusati in pediatria. Perchè in alcuni casi questo tipo di farmaco è utile a placare la tosse mentre in altri casi no? Se la tosse dipende da broncospasmo o laringospasmo e se concomitano evidenti difficoltà respiratorie, c’è possibilità di beneficio dopo somministrazione. Di certo bisogna tener conto che in tali situazioni la prima scelta ricade su farmaci inalatori: broncodilatatori in caso di broncospasmo; cortisonici in aerosol. Se invece la tosse dipende da muco piuttosto che spasmo delle vie aeree, come raffreddore, tracheite, laringotracheite, bronchite…, il Betametasone non la calma. L'attacco di tosse, in questi casi, è la necessità del bimbo a smuovere ed espellere muco e secrezioni accumulati nell'apparato respiratorio. L’usodi questo farmaco serve poco, a meno che non ci sia anche un broncospasmo o laringospasmo. Ecco quindi spiegato perché pur avendolo somministrato la tosse può persistere e il raffreddore non si dissolve. Agisce se c’è allergia, se c’è dispnea.

Il Betametasone dà effetti collaterali anche se usato per previ periodi:

  • Nervosismo e disturbi comportamentali
  • Insonnia
  • Iperattività psicomotoria
  • Aggressività
  • Pallore e occhi alonati

gpt inread-altre-0

Articoli correlati

Ultimi articoli