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No ai rimedi della nonna per curare gli occhi dei bambini

di Redazione PianetaMamma - 10.12.2015 Scrivici

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I genitori ancora usano i rimedi della nonna per i problemi degli occhi dei bambini. Ecco quali sono da evitare e come prevenire i disturbi della vista

Rimedi nonna per problemi occhi bambini

Quanto ne sanno i genitori italiani di salute degli occhi e prevenzione dei disturbi della vista? A quanto pare si informano e scelgono il pediatra come principale fonte di consigli ed indicazioni, ma resistono ancora alcuni comportamenti sbagliati che rimandano ai rimedi nonna per i problemi degli occhi dei bambini, come quello di usare acqua e camomilla per gli occhi arrossati.

Ma vediamo cosa emerge da un'indagine condotta su mille genitori di bambini tra 0 e 14 anni da Datanalysis per Paidoss (Osservatorio nazionale sulla salute dell'infanzia e dell’adolescenza), presentata all'United Scientific Group International Congress on Advances in Pediatrics a New York.

I dati positivi non mancano - il 63% dei genitori si rivolge al pediatra per i problemi della vista e degli occhi dei propri bambini, il 56% sa che l'occhio pigro è un problema della vista  – ma resta il fatto che il 34% dei genitori cura con acqua e camomilla o acido borico le secrezioni degli occhi, il 10% usa il collirio per curare l'occhio pigro e il 20% aspetta che un occhio storto si risolva spontaneamente.

Insomma, c'è ancora molto da fare sul fronte dell'informazione. Basti pensare che resistono ancora molte false credenze. Il 14% dei genitori crede che la miopia faccia vedere bene sia da vicino che da lontano e comporti problemi solo la sera, il 25% porta il bambino a fare una prima visita dall'oculista solo quando ha imparato a leggere (solo l'11% sa che il primo controllo va effettuato entro i primi tre anni),  il 62% pensa che gli occhiali siano prescrivibili dall'oculista dall'inizio della prima elementare.

E allora gli esperti di  Paidòss hanno dato qualche consiglio per capire quali sono i segnali da tenere sotto controllo che possono indicare un disturbo alla vista:

  • il bimbo tiene sempre la testa reclinata su un lato quando legge
  • si avvicina troppo al libro, strizza spesso le palpebre e si sfrega continuamente gli occhi arrossati.
  • mai sottovalutare anche un riflesso bianco che si nota intorno all'occhio quando si scatta una fotografia.

E ancora, tenere sotto controllo questi elementi che meritano un controllo dall'oculista:

  • occhi troppo grandi o troppo piccoli, una palpebra abbassata, iride dal colore e forma irregolari, fastidio alla luce e occhi arrossati
  • occhi che non sembrano allineati o un occhio storto
  • se il bambino strizza gli occhi per vedere meglio da lontano, palpebre e ciglia ricoperte di secrezione
  • meglio programmare una visita dallo specialista se in famiglia ci sono casi di strabismo o maculopatie.

Infine consigli utili per tutti i genitori.

Giuseppe Mele, presidente di  Paidòss, raccomanda un controllo dall'oculista nei primi tre anni di vita e comunque prima dell'inizio della scuola primaria, e ricorda ai genitori l'importanza di vigilare sull'igiene e la prevenzione delle malattie della vista. Spetta ai genitori assicurarsi che il bambino porti gli occhiali, non usi giochi ed oggetti appuntiti, liquidi e sostanze irritanti e abbia sempre le mani pulite, soprattutto se in casa c'è un animale domestico

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