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Riflessologia plantare come terapia per il bebè

di Dott ssa Teresa De Monte - 20.09.2018 Scrivici

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Fonte: iStock
La riflessologia plantare nei bambini: la pediatra ci parla dei benefici di questo massaggo per corpo, mente e spirito

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Riflessologia Plantare nei bambini

Le origini della riflessologia sono remote, quando i trattamenti manuali eseguiti come pressioni erano riconosciuti in qualità di medicina curativa e preventiva. Solitamente quando diciamo riflessologia pensiamo al piede, ma può essere applicata anche alle mani, al padiglione auricolare, alla testa, insomma a tutto il corpo. Presso alcune tribù e popolazioni ancora oggi la riflessologia è medicina e cerimonia sacra.

Le basi scientifiche della riflessologia, della teoria dei punti riflessogeni furono gettate e condotte da neurologi a partire dal 1890. Oggi è riconosciuta dal mondo medicale una scienza tal quale.

Perché parlare di riflessologia plantare?

Il piede è, come disse Leonardo da Vinci, un’opera d’arte, un capolavoro di ingegneria. I piedi rivestono un ruolo importante nell'anatomia,nella religione, nella mitologia e nella cultura generale. Basti pensare al tallone di Achille, alle lodi di Oscar Wilde e di Shakespeare, alla Bibbia che li tratta come metafora. Il baciare i piedi in oriente è segno di sottomissione innanzi a una persona autorevole, levarsi le scarpe innanzi a un tempio, un luogo sacro è segno di rispetto.

La riflessologia è un’arte gentile, delicata, una scienza che affascina, una forma di massaggio molto efficace. È un trattamento olistico che comprende corpo, mente, spirito. Pertanto questa metodica non è un banale massaggio del piede o di una parte qualsiasi del corpo, è una tecnica che si basa sulla pressione di specifici punti riflessogeni, che si fonda sulla premessa che queste zone riflessogene hanno delle specifiche corrispondenze in ogni parte del corpo.

Il piede come il palmo della mano, il padiglione auricolare, la testa sono la rappresentazione del microcosmo del corpo, ove organi, ghiandole, apparati sono rappresentati in una disposizione simile. I piedi sono quindi fondamentali per mantenere e raggiungere la salute e il benessere di un individuo.

Perché utilizzare la riflessologia

Il suo scopo è far scattare i meccanismi che portano verso l’omeostasi, ovvero lo stato di equilibrio e armonia, riducendo la tensione e inducendo il rilassamento, che è il primo passo verso la normalizzazione, ovvero verso il processo di guarigione.

Massaggiando un piede posso individuare le parti del corpo in disquilibrio e di conseguenza correggerli. La riflessologia non guarisce, ma aiuta a riportare in equilibrio i sistemi corporei stimolando le zone meno attive e pacificando le più attive, senza per altro interferire con le parti che lavorano in modo adeguato.

Ne consegue quindi che questo specifico metodo lavora su tre livelli: fisiologico, psicologico, spirituale. La riflessologia libera i sentieri energetici, stimolando la sfera fisica, emotiva, mentale dell’individuo trattato. La salute, secondo la medicina orientale, dipende dal flusso armonico dell’energia. L’Universo è permeato da una rete di flussi energetici “sottili”, il mondo altro non è che una manifestazione grossolana di tali forze. In Occidente si chiede la prova scientifica e spesso questi metodi curativi sono boicottati. Spesso la medicina dimentica o non tiene conto dell’energia che pervade il mondo e quindi l’Uomo. Noi stessi siamo energia, possediamo un'energia vitale variamente chiamata prana, lung-pom, sakia-tundra, ki, ch’i. Il flusso di energia segue una direzione ben precisa con caratteristiche peculiari e definite.

Chi fa un massaggio trasmette all’individuo una paroticlare energia che permette di riportarlo in armonia. Recentemente è stato pubblicato un interessante studio “Effect of foot reflexology on physiologic index of neonates” da Iranian Journal of Neonatology in cui si prende in esame l’unità di cura intensiva neonatale, considerata un ambiente stressante con forte rumore delle attrezzature, allarmi e luci luminose, e neonati pretermine di basso peso alla nascita.

Il massaggio neonatale riflessogeno, in accordo con altri recenti studi pubblicati, può aiutare questi neonati a ridurre lo stress e il dolore, migliorare la crescita e il loro sviluppo.

Come calmare un bambino che piange con la riflessologia plantare

Quali punti massaggiare? La digitopressione allevia efficacemente i problemi legati allo stress, alla tensione, al dolore, migliora la circolazione, aumenta il sistema immunitario e promuove una buona salute generale. I punti di digitopressione sono aree sensibili sulla pelle che hanno un alto livello di conduttività elettrica, consentendo in tal modo di canalizzare l'energia di guarigione in modo molto efficace.

Importante è disporsi positivamente e in modo rilassato verso il bambino, che sarà adagiato su di un piano per lavorare correttamente.

Calmare e ridurre il pianto se è di denti, cefalea, febbre con la riflessologia dei polpastrelli, o sfiorando fronte e testa. Se il pianto è legato al nervosismo la colonna vertebrale.

  • Per prima cosa dobbiamo individuare il punto di pressione;
  • Quando si esercita pressione sulle mani o sui piedi, assicuriamoci che sia leggera e stabile per 1 - 3 minuti.
  • Aumentiamo la pressione se la situazione permane immutata, poi la diminuiamo.
  • Assicuriamoci che la respirazione del bambino sia profonda per massimizzare gli effetti.

Dove massaggiare i piedi per questi problemi?

  • Le punte delle dita corrispondono alla testa e ai denti. Massaggiare quest'area può essere particolarmente utile quando i bambini manifestano la dentizione e quando iniziano a masticare. Applica delicatamente una pressione alle dita dei piedi del tuo bambino per lenire il dolore gengivale, la cefalea.
  • Il polpastrelli delle dita, la parte libera terminale, corrisponde ai seni frontali e paranasali del bambino. L'applicazione della pressione su questi punti aiuta a lenire il naso che cola, la congestione da raffreddore, la sinusite, la rinorrea. Appena sotto le dita dei piedi, sul cuscinetto morbido che appare rialzarsi, troviamo l'area di pressione per i polmoni. La digitopressione di questa area lenisce la congestione causata da un'infezione o da un raffreddore. Questo punto di pressione, unitamente alle indicazioni date dal pediatra, è un rimedio perfetto quando c’è difficoltà a respirare, mangiare, dormire.
  • La linea di demarcazione della base di questo promontorio corrisponde al diaframma, la digitopressione lungo tutto la linea, dall’interno verso l’esterno del piede, agisce direttamente sul diaframma, regolarizzando il respiro. È molto utile in caso di crisi respiratoria. Massaggiare trasversalmente il diaframma rilassa il respiro e di conseguenza facilita il riposo, il rilassamento.
  • Il plesso solare è un importante area riflessogena. Si trova subito sotto la linea del diaframma, esattamente a metà della sua lunghezza. La sua importanza è data dalla complessa rete di nervi presenti nell'addome e dietro lo stomaco. La pressione applicata delicatamente su quest'area può aiutare a lenire dolori, spasmi, senso di oppressione e problemi respiratori. Ha azione tonica sul cuore e sul respiro.
  • Poco al disotto troviamo una zona discretamente ampia che corrisponde all’addome superiore. Situato al centro delle piante dei piedi, il massaggio di quest'area aiuta e allevia le anse intestinali con ridotta motilità. Se aggiungiamo anche un massaggio l'intestino riprende la sua naturale motilità.
  • La zona antistante al tallone, perifericamente in senso trasversale, corrisponde all’addome inferiore. La pressione e il massaggio di questa area stimolano l’intestino crasso, alleviando la stitichezza. Questo punto di pressione è molto utile per favorire la riduzione della flatulenza.
  • Il tallone vero e proprio corrisponde alla regione pelvica. Si fa digitopressione e un leggero strofinamento di questa area quando il bambino manifesta dolore al pancino e quando si lamenta per i dolori di crescita localizzati alle anche.
  • Massaggiate fronte e testa se fa fatica a prendere sonno, fate della digitopressione anche lungo la colonna vertebrale tra vertebra e vertebra, poi carezzate anche tutta la schiena delicatamente. 

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