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Come scegliere il pediatra, suggerimenti pratici

di Dott ssa Teresa De Monte - 30.10.2017 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Nei primi anni di vita del bambino la figura del pediatra si avvicina molto a quella di un vero e proprio riferimento nella vita della famiglia. Ecco qualche consiglio su come scegliere il pediatra e quali sono i suoi compiti principali

In questo articolo

Il pediatra

Il pediatra è la prima figura di collegamento tra il cittadino e il Servizio Sanitario Nazionale che incontriamo nella nostra vita. È intelligente quindi scegliere il pediatra mentre si è ancora incinta, poiché mettersi alla ricerca quando il bimbo è nato solitamente diventa una scelta frettolosa e di scontento già alla prima visita del neonato. 

I vantaggi di aver scelto il pediatra presto, già prima della nascita del bambino, mette in luce come i bambini che vedono lo stesso medico durante i primi sei mesi di vita sia positivo in quanto hanno maggiori probabilità di ricevere le giuste indicazioni prima di rivolgersi a un secondo, terzo… pediatra, vale a dire che non si dovrà ripetere ogni volta le stesse cose, a un altro o ad altri pediatri.

Se si ha un rapporto continuo con un medico, avremo il tempo e la garanzia di andare più in profondità nella problematica salutistica del nostro bambino.

Quando fare la scelta del pediatra

  • Il momento migliore per iniziare a cercare un pediatra è tra la 28a e 34a settimana di gravidanza, quando probabilmente sappiamo quello che vogliamo e abbiamo così almeno alcune settimane per fare quello che più ci preme. Questa ricerca può sembrare difficile, ma dobbiamo pensare che non stiamo cercando di trovare il miglior pediatra al mondo, stiamo cercando il migliore per nostro figlio e il giusto rapporto tra noi e il pediatra.
  • Importante è anche conoscere la collocazione dell’ambulatorio, la distanza tra casa nostra e l’ambulatorio, gli orari di ricevimento, se il pediatra riceve per appuntamento e le modalità di reperibilità telefonica.
  • È nostro diritto avere un colloquio con il pediatra prima di fare la scelta e valutare se la persona ci ispira fiducia. Quindi non dobbiamo pensare, come molte volte si fa, di “prendere un medico”, ma di affidarci alla persona che si occuperà della salute e del benessere del nostro bambino dalla nascita e fino ai 14 anni.
  • Dobbiamo altresì sapere: qual è la disponibilità del pediatra, se lavora in gruppo, come molti pediatri fanno oggi, e quindi qual è la probabilità di vederlo per la maggior parte delle visite, inoltre se il nostro bambino ha febbre alta improvvisa a mezzanotte, chi devo chiamare la guardia medica, l’ospedale?
  • Altri elementi possono sembrare superficiali, ma possono ancora influenzare il mio rapporto e la scelta: meglio un pediatra femmina o un pediatra maschio o meglio ancora un tipo nonno? Un pediatra genitore o va bene anche uno senza figli?

La scelta di un pediatra è una delle decisioni più importanti che i genitori fanno nella e per la vita del loro bambino. Molti bambini visiteranno il pediatra fino a undici volte durante il primo anno di vita e ricordiamoci che il pediatra fa più che valutare, diagnosticare le malattie di un bambino: lui o lei saranno anche in grado di monitorare la salute generale e il benessere del mio bambino e può essere la mia guida per la migliore crescita e sviluppo del mio pargolo. Per questi motivi, è importante trovare un pediatra di cui fidarsi pienamente e con il quale io, mamma, e mio figlio ci sentiamo a proprio agio.

Assegnazione del pediatra. Come iscriversi

Dal punto di vista burocratico, è sempre scegliere un pediatra. Basta recarsi nell'ufficio di pertinenza della propria Asl e indicare quale pediatra si desidera tra quelli convenzionati disponibili. Per l'assegnazione del pediatra è necessario presentare i seguenti documenti:

  • un documento d'identità (di mamma o papà)
  • il codice fiscale del bambino
  • il certificato (o autocertificazione) di nascita

Il codice fiscale per il neonato viene richiesto dopo la nascita del piccolo. Possono farne richiesta sia i genitori italiani che quelli stranieri, presso l'Ufficio delle Entrate presente nel comune di dimora. Una volta che è stato emesso il codice fiscale bisogna recarsi all’ufficio ASL del comune di dimora per iscrivere il bambino al Servizio Sanitario e scegliere il pediatra.

Non esiste una tempistica entro la quale bisogna fare sia la richiesta del codice fiscale sia l’iscrizione al Servizio Sanitario, ma senza questo passaggio non è possibile avere l’erogazione totale dei servizi

Dove e come si sceglie il pediatra

Il PLS, pediatra di libera scelta, è il medico di fiducia impegnato nella prevenzione, cura e riabilitazione dei bambini e dei ragazzi di età compresa tra 0 e 14 anni, inoltre si ricordi che:

  • i bambini da 0 a 6 anni sono obbligatoriamente iscritti ad un pediatra di fiducia, scelto liberamente dai genitori;
  • i bambini da 6 a 14 anni possono indifferentemente essere iscritti ad un pediatra o ad un medico di famiglia, ma si consiglia di continuare ad avere il pediatra fino a 14 anni, gap di età molto delicata e giustamente valutata dal pediatra di fiducia;
  • gli adolescenti dai 14 ai 16 anni che versano in particolari situazioni, come la presenza di patologie gravi, handicap documentato, per una terapia intrapresa con il pediatra, su richiesta del genitore possono continuare ad essere assistiti dal pediatra di fiducia previa accettazione dello stesso, come regolamentato dalle scelte in deroga;
  • al compimento dei 14 anni, la revoca dal PLS è automatica e il genitore viene invitato presso l’Azienda sanitaria territoriale, ASL, per iscrivere il proprio figlio presso un medico di base.

Compiti ed obblighi del pediatra

Il pediatra di famiglia é dunque il primo, importante riferimento dei genitori per la salute globale del bambino.

Egli, accettando l'iscrizione del bimbo, ha l'obbligo di:

  • seguire il bambino nella sua crescita;
  • mettersi a disposizione dei genitori e fornire informazioni sanitarie, in particolare sui corretti stili di vita e sulle vaccinazioni pediatriche;
  • verificarne lo sviluppo con visite periodiche, i bilanci di salute;
  • farsi carico di sollecitare e incentivare queste visite periodiche i genitori che tendono a evitarle;
  • effettuare le visite ambulatoriali senza appuntamento in caso di malattia, poiché può fissare l'appuntamento ai suoi assistiti, ma non può rifiutarsi di ricevere un paziente che si presenti in ambulatorio entro l'orario di visita che abbia una richiesta urgente;
  • partecipare a progetti di educazione sanitaria formulati con l'Azienda sanitaria territoriale.

Nello specifico, i compiti del pediatra sono:

  • la presa in carico del neonato entro il primo mese di vita;
  • supportare l'allattamento al seno della madre;
  • il divezzamento e la corretta alimentazione durante le varie fasi di crescita del bimbo;
  • l'accesso e/o il contatto telefonico con i Colleghi presso gli ospedali durante la degenza e/o la dimissione del proprio paziente;
  • le visite ambulatoriali e domiciliari a scopo diagnostico e terapeutico, comprese le prescrizioni farmaceutiche e diagnostiche, la rimozione dei punti di sutura, le medicazioni;
  • il consulto con lo specialista in sede ambulatoriale o domiciliare;
  • attivare l'assistenza domiciliare in caso di bambini non autosufficienti o appena dimessi dall'ospedale, ( prestazione gratuita);
  • la certificazione di stato di buona salute per lo svolgimento di attività sportive non agonistiche sia richiesta dalla scuola, sia dal centro sportivo frequentato dal bimbo;
  • le certificazioni richieste per l'ammissione agli asili nido e, se richiesto, della riammissione alla scuola materna, dell'obbligo e scuole secondarie superiori;
  • il certificato di astensione dal lavoro del genitore per la malattia del bambino;
  • richiesta di indagini specialistiche, proposte di ricovero e di cure termali;
  • osservanza e rilevazioni di reazioni indesiderate post-vaccinali.

Gli orari dello studio di un pediatra

Lo studio del pediatra deve essere aperto agli assistiti per 5 giorni alla settimana:

  • dal lunedì al venerdì;
  • con apertura per almeno due fasce pomeridiane o mattutine alla settimana e comunque con apertura il lunedì;
  • l’orario di apertura dello studio è definito dal pediatra in relazione alle necessità degli assistiti iscritti nel suo elenco e deve essere in grado di assicurare una prestazione medica corretta ed efficace;
  • l'orario oltre ad essere rispettato deve essere congruo, in base al numero degli iscritti.
  • Nel caso in cui il bambino sia ammalato o impedito per motivi tali che non gli permettano di recarsi in ambulatorio, il genitore può chiedere la visita domiciliare, che, se ritenuta necessaria da parte del pediatra, deve essere eseguita di norma nel corso della stessa giornata, se la richiesta avviene entro le ore 10, mentre se la richiesta perviene dopo le ore 10, la visita sarà effettuata entro le ore 12 del giorno successivo. Se il proprio pediatra aderisce a uno studio associato con altri professionisti, gli orari cambiano e le visite possono essere effettuate anche in orari di chiusura dello studio.

Il pediatra è gratuito?

L’opera svolta dal PLS è gratuita, tuttavia ci sono alcune prestazioni e certificati medici a pagamento. Solitamente la tabella dei relativi onorari è esposta nell'ambulatorio del medico:

  • visite occasionali, fatte cioè a un bambino che non sia fra i propri assistiti
  • certificati diversi da quelli a carico del Servizio sanitario nazionale ad (es. per la palestra, per la piscina, per le assicurazioni)
  • visite ambulatoriali e domiciliari, richieste dal genitore ed eseguite fuori orario
  • esami diagnostici non previsti dagli Accordi Nazionali.

Già nella scuola materna il bambino viene preso in carico da tutto un gruppo di specialisti: l'allergologo, il foniatra, il pediatra, lo psicologo dell'infanzia, l'assistente sociale, l'esperto di educazione psicomotoria, la maestra. Costituendo questa équipe pedocratica, i numerosi e vari professionisti tentano di dividersi quel tempo che è diventato il principale limite all'attribuzione di ulteriori bisogni.

Ivan Illich scrittore, filosofo, sociologo, teologo 1926 – 2002

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