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Orticaria: causa, manifestazione, cura

di Antonella Di Lorenzo - 01.02.2021 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Orticaria nei bambini: i sintomi e le cause dell'orticaria in pediatria e quanto dura. I rimedi naturali e come intervenire per prurito e irritazione

Orticaria nei bambini

L’orticaria più che una malattia può essere considerata un fastidio o, ancora meglio, la manifestazione di un avvenimento strano che sta avvenendo nell’organismo del piccolo. Vediamo perché si manifesta l'orticaria nei bambini e quali sono le cause e le cure più adatte.

In questo articolo

Orticaria nei bambini sintomi

Si manifesta con un forte prurito diffuso su tutta la pelle, la presenza di numerosi ponfi circoscritti di varie dimensioni (la grandezza può andare da 1 a 2 mm, sino a qualche centimetro, dipende dall'entità della reazione corporea al fenomeno in corso).

La presenza di questi rigonfiamenti ha durata limitata, dalle 24 sino alle 48 ore massimo, tendendo poi a scomparire. La manifestazione dei ponfi è spesso accompagnata anche da gonfiore di lingua, labbra, occhi e bocca, reazione più frequente negli adulti che nei bambini.

I sintomi più comuni di orticaria nei bambini sono, quindi:

  • Zone gonfie pruriginose, rosa o rosse sulla pelle: s tratta di un rigonfiamento centrale di dimensioni variabili spesso circondato da eritema;
  • prurito;
  • durata nei casi classici tra 1 e 24 ore, con la possibilità di scomparsa dal luogo di origine e ricomparsa in altre sedi.

Orticaria nei bambini cause

Le motivazioni che scatenano questa reazione hanno origine allergica, soprattutto quando l'orticaria si manifesta immediatamente dopo l'assunzione di un farmaco o di altre sostanze alimentari. Può anche essere di natura cronica, e in questi casi, ovviamente, è consigliato un esame medico approfondito.

L'orticaria si manifesta per via di un processo chimico che avviene all'interno del corpo: si liberano mediatori chimici (in particolare la conosciuta istamina) che comportano questo tipo di risposta immediata ed evidente.

Sono prevalentemente gli alimenti o i farmaci a scatenare la reazione corporea, per via di una risposta allergica. La penicillina, i vaccini o sostanze alimentari come pesce, uovo, nocciole e noccioline, arance, pesche, latte sono i maggiori responsabili di allergie e quindi di orticaria.

Quando si tratta di orticaria non cronica, il fastidioso prurito accompagnato da ponfi, ha durata temporanea.

In molti altri casi l'origine, più che dovuta da un fattore alimentare, può essere scatenata da infezioni virali – epatite B, ad esempio – oppure infezioni respiratorie.

Altre cause irritanti per il piccolo sono il freddo, lo sforzo fisico, le emozioni improvvise o quelle che non riesce a gestire, oppure per via di altri fattori come punture d'insetti, contatti con sostanze irritanti.

Le preoccupazioni dei genitori si accentuano nel momento in cui l'orticaria non accenna a scomparire: può anche durare oltre 6 settimane, parleremo allora  di orticaria cronica.

Quanto dura l'orticaria nei bambini

La presenza di prurito, ponfi rigonfiamenti attorno alle estremità del viso possono manifestarsi subito dopo l’assunzione di un farmaco, dopo circa 15-20 minuti, ed in questo caso non sarà difficile capire la causa del fastidio. Qualora la mamma non riuscisse ad associare alcun evento a questo fenomeno, potrebbe trattarsi di una forma acuta di orticaria e la causa andrebbe ricercata a fondo: potrebbe derivare da un’infezione intestinale o anche respiratoria.

Molte volte, l’origine delle orticarie croniche si attribuisce alle allergie, e per questo si chiede risposta ai test allergologici che possono anche rivelarsi negativi. A quel punto, dove ha origine la manifestazione? Potrebbe derivare dalla presenza nell’organismo di autoanticorpi, cioè anticorpi prodotti internamente che si scatenano contro il proprio sistema: parliamo, in questo caso di malattie autoimmuni. In effetti, l’orticaria spesso si manifesta in bambini affetti da morbo celiaco o anche da tiroidite.

Orticaria nei bambini rimedi

Se parliamo di manifestazioni isolate, allora è possibile curarla con l’uso di antistaminici o, nei casi più gravi, con cortisonici. Se la causa è di origine allergica legata ad un farmaco o ad un alimento, va assolutamente vietata l’assunzione della sostanza. Se si tratta di casi più importanti, sarà il medico ad indicare il comportamento migliore da tenere per allontanarla

Fonti

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