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Neonati: i follow up. Cosa sono e perchè sono utili

di Redazione PianetaMamma - 02.03.2011 Scrivici

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Si tratta di esami e visite che vengono eseguiti a intervalli di tempo regolari per tenere sotto controllo sviluppo e salute del bambino

Sicuramente questo termine composto da due parole che tradotte significano letteralmente "inseguimento" è sconosciuto a molte mamme. Solitamente interessa i piccoli prematuri e i bimbi che, per varie ragioni, eseguono visite ripetute nel tempo.
 
Quando è nata la mia Helena, dopo aver contratto la toxoplasmosi in gravidanza, la neonatologa mi ha subito parlato di Follow Up. Arabo, praticamente, che ho imparato invece a tradurre nel tempo.
Niente di preoccupante, mamme.
Ovviamente è più facile a dirsi che a farsi, essere consapevoli che si varca la soglia dell'ospedale perché "qualcosa non va" non è mai tranquillizzante (ovviamente se siamo lì qualcosa è successo) ma cerchiamo di vedere il lato positivo e cioè che noi siamo lì per eseguire tutti i controlli e per verificare se tutto è a posto.

I follow up sono delle visite ripetute e scandite nel tempo che si eseguono per "osservare " il piccolo, seguirne la crescita, lo sviluppo e l'eventuale andamento della patologia o della guarigione che interessa alcuni bambini, come i piccoli prematuri o ad esempio come i piccoli nati dopo una trasmissione verticale di una qualche infezione passata da mamma a feto. L'unica differenza in queste visite è che non vengono eseguite dal pediatra ma in strutture specifiche e più attrezzate e sono più approfondite e atte a riconoscere immediatamente qualsiasi anomalia della crescita e dello sviluppo, miglioramenti, peggioramenti ecc.
 
I piccoli prematuri generalmente, così come i bambini a rischio per trasmissione verticale, durante tutto l'arco del primo anno di vita, come nel nostro caso, o fino al secondo, nei casi più delicati, eseguono i follow up ad intervalli regolari per l'appunto. Durante queste visite, che si susseguono ad intervalli regolari programmati, lo specialista esegue una serie di analisi cliniche e ambulatoriali e controlla lo sviluppo degli apparati neurologico, visivo, uditivo, lo sviluppo psico-fisico ecc.
 
Lo "staff" che esegue i follow up ...
Una volta nato, e sopratutto una volta tornato a casa dopo la dimissione, inizierà per il neonato il lungo iter dei follow up, che non ci deve preoccupare ma anzi tranquillizzare poiché proprio grazie a questi esami potremo avere sotto stretto controllo la crescita dei nostri piccoli.

A  prendersi cura del bambino durante i tanti appuntamenti che si susseguiranno nei primi 12 / 24 mesi, non sarà soltanto un pediatra o neonatologo ma un vero e proprio staff che in linea di massima sarà così composto:
- medico pediatra-neonatologo, per neonati a rischio specializzato in malattie infettive;
- infermiere specializzato in neonatologia;
- neurologo con specializzazione nel trattamento del neonato a rischio;
- psicologo;
- psicomotricista;
- oftalmologo;

A seconda dei casi e delle patologie cui è a rischio il piccolo è possibile contare anche sul parere dei seguenti esperti:
- pneumologo;
- gastroenterologo;
- dietologo;
- logopedista
- endocrinologo (auxologia);
- nefrologo;
- ematologo;
- genetista;
- dermatologo;
- allergologo;
- chirurgo generale;
- neurochirurgo;
- cardiochirurgo-chirurgo vascolare;
- ortopedico;
- otorinolaringoiatra;
 
Le tappe del follow up...
In linea di massima i controlli del follow up sono così scanditi:
- a circa 10 giorni dalla nascita, esami ematochimici, follow up sierologico in caso di trasmissione verticale, ecografia cerebrale, visita oculistica con valutazione del fondo oculare nei neonati a rischio di lesioni alla retina e cecità, valutazione neurologica, screening dei deficit uditivi;
- a circa 3 mesi di età (corretta nei piccoli prematuri), si aggiungono valutazione della motilità spontanea e valutazione neurologica più valutazione del quoziente di sviluppo mediante le scale di Griffiths e/o Bayley;
- a 6 mesi gli stessi esami, anche attraverso dei test e dei "giochi" seguiti assieme al bambino, più la valutazione della motilità e della postura libera su tappeto, ripetuti a 9 mesi, 12 mesi, 24 mesi;
 
Ingrid Busonera
(informazioni tratte dall'Ospedale Giannina Giannini di Genova, Malattie infettive in gravidanza)

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