Home Il bambino Malattie

Invasione di meduse nei nostri mari: rimedi e precauzioni

di Redazione PianetaMamma - 10.07.2018 Scrivici

invasione-di-meduse-nei-nostri-mari-rimedi-e-precauzioni
Fonte: Shutterstock
Come prevenire e trattare le punture di meduse nei bambini: i consigli giusti per intervenire in modo corretto

In questo articolo

Meduse e bambini

Da qualche anno la possibilità di imbattersi in una medusa durante un bel bagno a mare è decisamente salita a causa dell'aumento di temperatura dei nostri mari. Un fenomeno, quello della presenza di banchi di meduse in estate, che ha fatto registrare un notevole incremento nell'ultimo decennio soprattutto nel Mar Mediterraneo. Ma come prevenire e trattare le punture di meduse nei bambini? E come comportarsi se i nostri figli vengono punti?

Come prevenire

Ricordiamo che la medusa non punge e non morde, ma irrita la pelle semplicemente perché la sfiora con i tentacoli dai quali fuoriesce, per un meccanismo di naturale difesa, un liquido urticante.

Quindi il primo consiglio utile e legato anche al semplice buonsenso è quello di evitare di fare il bagno se si avvistano sciami di meduse.

Punture di medusa come curare

Cosa bisogna fare in caso di contatto con una medusa?

Il rimedio migliore in caso di contatto con i tentacoli delle meduse è l'applicazione di un gel astringente al cloruro d'alluminio (utile anche per le punture di zanzara) che ha un'immediata azione antiprurito e blocca la diffusione delle tossine. In ogni caso prima di ricorrere a creme e pomate è sempre bene chiedere consiglio ad un medico. Esistono in commercio anche degli spray lenitivi a base di acqua di mare e sostanze astringenti naturali che sono abbastanza efficaci.

Come intervenire?

Tranquillizzare il bambino, portarlo in un luogo fresco e ombreggiato ed evitare di ricorrere ai “rimedi della nonna”, come quelli che prevedono l'uso di succo di limone, aceto o ammoniaca sui cui benefici la medicina moderna ha avanzato numerosi dubbi.

Ecco in generale cos'altro è sconsigliato:

  • lavare la zona irritata con acqua dolce perché ciò potrebbe favorire la produzione di neurotossine pericolose per il sistema nervoso centrale;
  • utilizzare acqua fredda o ghiaccio;
  • grattate o strofinare la parte irritata, perché servirebbe solo a mettere in circolo più velocemente la sostanza tossica;
  • usare alcol, perché potrebbe stimolare l'apertura dei nematocisti, le cellule urticanti delle meduse;
  • rimuovere i frammenti dei tentacoli della medusa con pinzette, perchè la lacerazione dei tessuti provocherebbe la fuoriuscita delle tossine dannose

  1. Lavare la parte colpita con acqua di mare e non con acqua dolce;
  2. rimuovere con un cartoncino o una carta bancomat eventuali residui di tentacoli;
  3. applicare, in caso di forte bruciore, una pomata a base di cortisone e non antistaminica.

In questa utile ed intuitiva infografica vi presentiamo le informazioni utili su cosa fare se si viene colpiti da una medusa.

Ricapitolando, dunque: togliere gli eventuali tentacoli con una carta di credito usandola come se fosse un rasoio. Può essere utile anche lavare la parte colpita con acqua di mare e disinfettarla con bicarbonato. Se si rende necessario ricorrere ai farmaci, sono consigliate le pomate cortisoniche che tuttavia non sono utili nella fase acuta; infatti non agiscono immediatamente ma solo dopo mezz'ora dall'applicazione.

Le pomate antistaminiche possono dare dei benefici ma c'è il rischio di incorrere in problemi di fotosensibilizzazione, per cui è bene evitare di esporsi al sole dopo l'applicazione.

Conseguenze del morso di medusa

Appena la pelle entra in contatto con la medusa si avverte un forte bruciore e un forte dolore. La pelle diventa rossa, si irrita e appaiono dei pomfi simili a quelli causati dall'orticaria.

Al primo contatto tra la pelle e la medusa, il bambino percepisce un forte bruciore e dolore. Subito dopo la pelle si irrita, diventa rossa, e compaiono piccoli pomfi (rigonfiamento della cute), tipo orticaria. La sensazione di bruciore comincia ad attenuarsi dopo 10-20 minuti. Poi il bimbo inizia ad avvertire un intenso prurito.

Quanto dura la puntura della medusa

Il bruciore comincia ad attenuarsi dopo una ventina di minuti al massimo, dopo si manifesta un intenso prurito.

La reazione infiammatoria dura due settimane al massimo e in questo periodo è bene tenere ben coperta la pelle dal sole e proteggerla con una crema solare ad elevato fattore protettivo. Dal momento che la pelle resta ipersensibile ai raggi del sole è importante evitare di applicare pomate antistaminiche che favoriscono la comparsa delle macchie.

Quando andare al Pronto Soccorso?

Gli esperti dell'Ospedale Bambin Gesù precisano che se viene colpita un'area più estesa del 50% del corpo del bambino l'intensità di dolore e del bruciore può diventare insopportabile. Chiamare il 118 immediatamente se dopo il contatto con la medusa la reazione cutanea si diffonde e compaiono:

  • difficoltà respiratorie,
  • pallore,
  • sudorazione,
  • disorientamento.

gpt inread-altre-0

Articoli correlati

Ultimi articoli